569 MDXXX, FEBBRAIO. 570 riissimo Principe compare et quanto magior fratello suo carissimo. In corte del Serenissimo Principe. In Venetia, 384 A dì 5, la malina. Non fu lettera alcuna da conto. Vene in Collegio el legato del papa, con avisi di Bologna, che l’imperator se voi incoronar lì el dì da San Mathio ; et il papa ringratia la Signoria de l’ordine dato de la consignation de Ravenna et Zervia ; et altre particularità ut in eius relatìone patet. Veneno a Rialto li Consìeri a reincantar la galìa di Fiandra, tolse sier Antonio Alberto qu. sier Ja- como per ducati.....et questo perchè . . . . Et fo deliberata a sier Zuan Balista Grimani qu. sier Bernardo, per ducali 2502. Itern, in Quarantia novissima la causa di sier Zacaria Vendramin qu. sier Zacaria con sier Nicolò Querini oficial a la Camera d’imprestici, di ducali 80 per la sua lansa che M Vendramin dice haverlì dati et lui Querini disse di no. TJnde a l’Avogaria fu fatto processo, et fallo sententia, per sier Jacomo Similecolo et sier Marin Juslinian avogadori contra il Querini, el sier Marchiò Michiel avogador, di vo-luntà de le parte, la introduse a questo Conseio. Eri fo parlato per domino Mathio Fidel, per il Querini, et per sier Dionise Contarmi, per il Vendramin. Fo 4 per il Querini, 5 per il Vendramin. Questa mali-na parlò domino Alvise da Noal dolor per il Vendramin, et li rispose domino Francesco Fileto dolor. Andò le parte: 8 non sincere, 14 de taiar la sentenlia di Avogadori, 14 che la sia bona ; et cussi la causa se impalò. Bisogna in do Quarantie expe-dirla. È caso di memoria di tuor la fede a uno oficial publico ; quel sarà ne farò noia. A dì 6, domenegci. La malina vene in Collegio sier Alvise Trivixan di sier Domenego cavalier procuralor, stalo podestà et capitanio a Cividal de Belun, per danari, vestilo di paonazo per corotlo del fratello ; in loco del qual andò sier Domenego Michiel, etiam per danari. El relerite ; el come ha-via adalà la cosa di l’estimo eie. Da poi disnar, fo Gran Conseio. Non fu il Serenissimo ; vicedoxe, sier Francesco Foscari. Fo fato 9 voxe. Tutte passoe. Non cose da conio. Da Bologna, di oratori, date a dì 4. Come erano stati a visitation del Gran canzelier, el scrive colloqui hauti insieme, dicendo questa paxe sarà perpetua ; el che l’imperador voi andar, subilo iu- coronado, in Alemagna, per esser chiamado con grande instantie maxime per le cose lulherane, et lui è mal condillonato, non voi andar, voi venir a veder Venelia et poi andar a star a Roma.- Et altre parole ut in litteris. Jtem, haver visitado do altri cardinali. Di sier Gasparo Contarmi orator, solo, di 4 et 5. Come era sialo dal papa, per saper quando li oratori dieno venir a tuor licenlia. Soa Santità li ha dillo è meio i restano quà per la incoronalion, et se i non fusse la Signoria li manderia, con altre parole. Item, come li oratori fiorentini stati dal papa voleano indusiar de haver qualche risposta di soi Signori. 11 papa li ha licentiadi, dicendo i vadino via. Item, par sia stà mandà muli 150 con balote, polvere et altre cose di guerra al campo sotto Fiorenza ; et quelli capitani dicono, zoule le saranno, voleno dar la bataia et sperano haver la terra o per forza p a pati. Item scrive, il duca de Milau li vene colica et non se lassava visitar ; pur stava meglio. Scrive li 4 oratori aspetarano ordine nostro di quanto habbino a far. Di sier Gabriel Venier orator solo, da Bologna. Scrive de la malatia del duca de Milan di colica, et come stava meglio ; tamen non se havia voluto far visitar. Item, come l’imperalorà mandalo a dir quel suo agente scuode li danari ha promesso e>so duca che di 50 milia ducati dia dar li debbi haver con deslerilà eie. Scrive et suplica sia eleclo el suo successor aziò possi venir a repatriar. In questo zorno, sul campo di San Stai, fu falò una caza el festa fin hore .... di note con soleri, et.non fo compita. Si farà domenega el resto. Et la sera, fo fato un bancheto a caxa de sier Antonio di Prioli procuralor dal bancho, dove vi fu suo cugnado el Cardinal Pisani, con li oratori Anglia et Milan, el patriarcha Grimani de Aquileia, P arziepiscopo de Nicosia Podacataro, lo episcopo di Ceneda Grimani, el cavalier di Garzoni, el pro-thonotario de Padoa primocierio Lippomano et.... Item, procuratori sier Andrea Lion, sier Francesco di Prioli, sier Antonio Capello. Poi questi senatori sier Hironimo Loredan fo del Serenissimo, sier To-mà Contarmi, sier Polo Valaresso qu. sier Ferigo, sier Piero Bragadin qu. sier Andrea, sierLazaroj Mozenigo cao di X, sier \nlonio da Mula, sier Nicolò Venier, sier Marco Querini qu. sier Alvixe el sier Zuan Moro qu. sier Damian. Item, vi era el conte de Fuenles spagnol con 3 altri yspani. A tavola col Cardinal erano numero .... Et fu 18 done parente che ballono assai. Fu fallo una come-