459 MDXXVII, LUGLIO. 460 voleva aldirlo, et mandato una barca del Conseio di X a levarlo. In Quaranlia Criminal fo laià una balotation di Consieri per risponder a una gratia di uno fiol di sier Benedelo Guoro, qual fo bandizà per sier Se-bastian Justinian el cavalier olirti podestà di Padoa per homicidio, et per sier Pandolfo Morexini podestà di Padoa per la morte di sier Zorzi Guoro suo barba, et è stà preso : Et li Consieri preseno non li far gratia, et liozi li Avogadori, et parlò sier Ari-zolo Gabriel avogador, messe di laiar la balotation di Consieri atento bisognava la risposta di sier Se-bastian Justinian el cavalier, qual è Oralor in Franza; et fo 17 di taiar, 11 di no ; e fu taiada. Item, a la Zuecha seguite certa occision perchè fo mandato li ofìciali per prender alcuni che vendevano carne, atento la crida fata per aricordo di Governadori di l’intrade, et quelli contrabandieri non voleano che la carne li fosse tolta, fo ferison et menà in presoti alcuni; quel seguirà ne farò nota. 303* Adì 7. La malina fo lettere di Fiorenza di sier Marco Foscari orator nostro, di 2. Come era grandissimo morbo in Roma, il qual in Fiorenza procedeva ; infetà 24 caxe nove, tra le qual una di Vili di la Balla. Scrive colloquii auti con quelli signori, che havemo pochi fanti in campo et. . . Vene in Collegio l’orator di Fiorenza, et parlò in conformità exortando questo Stado a impir le compagnie, et il campo stagi dove 1’ è, perchè us-sendo inimici di Roma il campo si conveniràretrar, che sarà danno di la impresa. Di campo, da lliozo, del proveditor generai Contarmi di 4, fiore 2......... Noto. Il messo venuto da Malamocho non è nulla. Fece per poter venir de longo, et portò le lettere di Fiorenza. Vene in Collegio sier Piero da cha da Pexaro procurator, electo Orator a monsignijr di Lutrech, et acetò con bon animo. Vene sier Bortolomio Contarini electo provedi-tor a Ravenna et etiam lui acetò, et sarìa presto ad andar. Vene sier Bironimo da cha da Pexaro electo Proveditor zeneral in campo, dicendo la soa ele-¿¡tion è stà fata con disordine, et la Signoria non poteva acetar la scusa di sier Francesco da Pexaro suo zerman, zà electo senza parte di Pregadi iusta }e leze : ¡ejt fo messo la cosa al Pregadi. ’ Vene Obizo Raspon fora ussito di Ravenna, 304 qual va vestito di bianco, dicendo esser venuto per 4 cosse; 1’ una per voler far dar il castello di Ravenna a questa Signoria, ma havendolo habuto non accade più; l’altra per scusar che quello feno questi zorni sotto Ravenna non è slà per far cossa contra la Signoria nostra, ma per voler intrar anche loro in la sua terra ; l’altra per dolersi che le sue caxe sieno stà sachizate in Ravenna, hessendo fìdelissimi servitori di questo Stado, predando la Signoria li voy lassar tuor le soe intrade; la quarta disse havea da 1500 fanti el 400 cavalli vicino a Ravenna, li qual li offeriva a questo Stado, et con danari et senza danari volendo acelarli ; con altre parole. Il Serenissimo li disse che erano venuti sollo Ravenna cridando «Imperio». A questo lui disse era slà uno suo fratello zovcne. Poi il Serenissimo disse si vederia di farli cosa li fosse di piacer, perchè questo Stado abrazà tutti. Dapoi disnar fo Collegio di Savii ad consulen-dum. Di Bavena, fo lettere di Alexandro Ga-vardo, di.. . Scrive come si ha hauto il castello; che hessendo ussilo di quello uno fanle nominalo Davit per comprar certe cose per il vice castellan qual era nominato.......fio- rentin, et quelli di Ravenna li fono atorno prome-lendoli assai s’il dava il castello, el qual si oferse ; et cussi a quella hora seconda di notte andato al castello fe segno era lui, dicendo è slà lardi perchè havia lettere da suo fratello il castellan andato a Fiorenza. Il vice castellan si levò in camisa et andò aprirlo, et come fo a la porta introno molti dentro, sichè a questo modo si ave dillo castello : el qual vice castellan volendo bravar fo morto, et lui fu contento, dicendo non voleva più viver poi che sì tristamente era stà inganato. Bor Zuan di Naldo intrò in castello con fanti, et mandò a chiamar sier Zuan Tiepolo qu. sier Marco era sopra la fusta, era stà mandato a questo effecto di qui, eh’ el venisse a intrar per castellan in ditta rocha eie. ; et come la terra, grandi et piccoli lutti feno feste grandissime tutta la notte di fuogi, soni eie. Il governador per il Papa chhmato...... Da Fiorenza, fo lettere di 3, di%’ Orator go4* nostro, in la materia scritta. Che fiorentini protestano etc. aliter prenderanno partito. Del campo, da Castel di la Pieve, di 2, del Proveditor zeneral Pixani. Zerca danari ; li fanti parteno et resta pochi eie.