DIARII I OTTOBRE MDXXIX. - XXVIII FEBBRAIO MDXXX 1 Del mexe di octubrio 1529. Adì primo octubrio. Hessendo heri intrali li Consieri nuovi et Cai di XL et do Cai del Conseio di X, hozi introe il terzo sier Piero Laudo, qual etiam è rimasto savio del Conseio. Introno solurn di Savii, sier Francesco Venier et sier Francesco So* ranzo perchè li altri do savii del Conseio erano di Zonla, videlicet sier Alvise Mocenigo el cavalier et sier Lunardo Emo. Savii ai Ordeni, sier Nicolò Boldù, sier Sebaslian Barbo el sier Andrea Bembo introno, et da malina inlrarà sier Zuan Maria Ma-lipìero et sier Orsato Manolesso. Da Brexa,fo lettere di sier Polo Nani prò-veàitor generai, di 29. Come al signor duca di Urbin era tornato la febre. Et scrive la cosa del conte di Caiazo, et di la soa compagnia non si sa. Item che Antonia Da Leva, qual con Io zente era andato a campo a Pavia......... Vene 1’ oralor del duca di Milan per saper di novo, et comunicoe lettere del suo signor duca zerca le occorrentie presente. Vene I’ orator di Fiorenza. Etiam lui comunicoe lettere, di 24, di sui Signori, el dimandano soccorso di le zente nostre è sul slado di Urbin. A questo il Serenissimo disse che quelle zente bisognava vardasse quel stado eie. Vene l’orator del duca di Urbin capitanio ze-neral nostro, et monstre lettere del duca, li scrive la cosa seguita al conte di Caiazo. La copia sarà qui avanti, et dice che la sua egritudine impedisse a molle cose. Da TJdene, di sier Marco Antonio Contarmi luogotenente di la Patria del Frinì, di 29. Scrive cussi. Hozi sono zonti dui, vengono da le bande di sopra, nostri exploratori, uno di quali parti da Linz a li 14, et l’altro di Viena a li 18 del presente. Per quello parte da Linz si sa che il principe Ferdinando era in quello loco dove etiam li era zonlo 6 zorni avanti la regina olim de Hongaria sua sorella. Al partir suo di ditto loco si atrovavano fanti da 3 in 4000, et ogni zorno si facea consiglio per la guerra, ancor che due fiate esso principe nel suo star lì fosse stato a la caccia, et per quello ili-lese da messer Guido da la Torre thesorier de la regina esso principe potrà haver in diversi loci in tutto da fanti 40 milia. Dice etiam haver inteso dal ditto che l’havia impegnato certa parte del suo territorio a le Terre franche. Questo altro, qual vien.da Viena et è stalo alquanti giorni in ditto loco, persona molto assenlida, referisse afrovarsi in ditta terra più de 25 milia soldati tra piedi et cavallo senza quelli de la terra, et si fa provisione de bastioni et ripari et de ogni altra sorte monilioni ; hanno mandalo fora tulle le donne et robe sue, et afferma il zuoba proximo da 200 carette di done el robe partirono, quale tutte furon fatte tornar indriedo ; et il giorno seguente poi, che fu il venerdì, ne partirono infinite che più non si devedava ad alcuno. Al partir suo vide zouzer in Viena da