247 mdxxix, e similissimo de l’amorevole offerta che gli ha fata, et per stabilir seco una buona amicilia. Li lanzinech sono ancora a Castelfranco ove hanno avuto una paga : el conte Felix è slato qui et ha otenulo non li levar de questi buoni logiamenti, fin che l’artigliala non sia vicino a Fiorenza, dove dice li condurà poi a buone giornale et in tempo de bater Fiorenza et darli l’arsallo; li spagnoli fanno il camino per le montagne di Rezo. Il signor duca de Ferrara dà 4 canoni al papa et a l’imperatore et 400 balote et buovi con li fornimenti necessari. El papa ascolta adesso assai benignamente li ambassadori de sua excelenlia, quali li hanno ditto che ’I Signor suo vole restituirli el spoglio se la ragione vole, et offerisce voler riconoscer quelle terre da la Chiesa el pagarli un censo honesto al iudilio de l’imperadore, qual par inclini assai a questo parlilo. Lo imperatore ha terminalo andar a ponersi in qualche locò vicino a Fiorenza, per favorir l’impresa, quando quell’ altro exercilo vi sarà gionto con l’artigliarla. 171* Lettera di Bologna, di 15 deCembrio, di mis-sier Gioan Batista Malatesta, scritta al ditto signor marchese. Lo imperator doveva risolversi con lo suo consiglio sopra quelle poche diffìcullale che restano ne la eomposilione del signor duca di Milano, le qual difficullale ho scritto a la excellenlia vostra per le mie ultime, el expedila questa si atenderà a quella de Signori Veneliani, in la quale restano solo queste difficullà, zoè che l’imperator vole ad ogni modo 100 milia scuti oltra li 175 milia de li quali epsi confessano esser debitori, poi dimanda che al presente gli sborsino luti li pagamenti che son obligati de li 175 milia per li lermeni et tempi che sono passati, come si contiene in la capitulalione fata con Sua Maestà in Venetia, da la quale essi non si vogliono remover in altro, el in quela pace doveano pagar 20 milia ducati d’oro l’anno ; però l’imperatore domanda che salisfaciano di questi anni passati, pur, secondo mi disse beri monsignor di Vason, el qual interviene in tutto questo manegio, il papa troverà un qualche»termine conveniente et si com-ponerà anche questa pace. 172 A dì 19. La terra, fieri,'niun di peste, et 10 de altro mal. Vene in Collegio el signor Sigismondo Malatesta de Arimino, condutier nostro, vien da Brexa, ve* NOVEMBRE. 248 mito a giustificarsi de la custion el parole seguite con el signor Cesare Fregoso, conira el qual scrisse el provedilor zeneral Nani, et il capitauio zeneral ha scrito in suo favor, et iuslificossi dicendo che . Da Bologna, de V orator Contarmi, di 16. Come si aspetava la venuta del duca de Milan, cjual sarà li fin 4 zorni et, come vidi per lettere di l’ar-ziepiscopo di Corfù Codio, par Cesare li perdonerà et lasserà in luto el suo stado, dandoli ducati 6CO milia in 10 anni, et li voi dar per moier sua sorelu fo moier del re di Ilongaria, senza dola, el il duca li fa contradota etc. Item, che Antonio da Leva et altri milanesi fanno mal officio cou l’imperadore conira dito duca, dicendo non è apio a governar quel stado. Scrive el principe di Orangie et don Ferando di Gonzaga partivano da malina per tornar al campo solo Fiorenza ; voleva ducali 150 milia, ma P imperador non ha danari, et li darà solimi 30 milia scudi, el qual principe voi far do campi a torno Fiorenza, però si beva parte de le zelile de Lombardia, al qual elielo andò domino Bernardin da la Barba, è governador in Piasenza. Scrive, el papa non ha denari. Da poi disnar, fo Collegio di Savi ad consulen-dum et non fo alcuna lettera. A dì 20. La malina. La terra, niun di peste, et 172* 14 de altro mal. Da Bologna, di V orator Contarmi, di 17. Come erano stati da lui alcuni milanesi et agenti del conte Lodovico Belzoioso, dicendo, el duca de Milan non è abile al stado et però, volendo la Signoria, Cesare darà quel ducalo al diio conte Ludovico, et da mò esso conte è contento lassar a la Signoria Cremona et la Geradada, come havea prima. L’orator rispose che la Signoria non desidera altro stado, ma ben mantenir la fede data al duca de Milan, et altre parole in simel suslantia. Andò dal papa, qual li disse el tulo. Soa Santità laudò de la risposta, et li disse che l’imperador havia diteli che ’1 voria la Signoria facesse un salvo condulo a li corrieri de Soa Maestà vanno in Alemagna. Esso oralor disse non poteva far, ma scriverà a la Signoria. Item li disse come 4 nave francese, che vanno in corso et vien in Levante, havia preso una nave spagnola la qual è fuzita da loro el zonta a Genoa. Scrive, il papa ha promesso dar al principe di Orangie per l’impresa di Fiorenza ducati.... milia al mexe, et lui ne voria 70 milia. Item scrive la cosa seguila al Cardinal de Ingalterra, che’l papa