339 MDXXIX, DICEMBRE. 340 Die 19 dicto. In Malori Consilio. Ser Aloysius Malipetro, Ser Paulus Donato, Ser Andreas Trivisano, eques, Ser Vincentius Capello, Ser Laurentius Braga deno, Consiliarii. Ser Stefanus Griti, Ser Nicolaus Longo, Capita de Quadraginta. Posuerunt partem suprascriptam de qua fuere: De parte 952 De non 257 Non sinceri 23 Fu posto, per li Savi, una lettera a sier Gasparo Contarmi oralor, in risposta ili soe, et aziò si vengi a la conclusion de la paxe, li demo licentia clic ’I promeli ducali 80 milia, et non polendo, sino a ducali 100 milia : videlicct li daremo a di ... . zener ducali 50 milia a conto di 175 milia, a raxon di 25 milia a l’anno, il resto fin a li 100 milia vidi prometee più tempi longi che ’I polrà, videlicet.....et cussi col nome de Dio vengi a la stipulation de capitoli di la pace. Et ave 7 di no. Fu posto, per li Savi, elezer in Gran Conseio per scurlinio tre Avogadori exlraordinari, con molte clausule, ut in parte, la qual dia esser posta et presa in Gran Conseio, la copia sarà qui avanti. Fu presa. Fu posto, per li Consieri, Cai di XL et Savi, la parte posta do altre volle, di dar altri ducati 2 a Alvise Fratello, alende a li.camerlengi, sì che l’hahbi per sua fatica ducati 4 al mese, et ballota do volte non have il numero di le ballote. Ave la prima volta............. Fu posto, per li dilli, che a li proveditori sora le Camere, quali si hanno affaticalo in scuoder li danari di le francation di le daie di terra ferma a raxon di 8 per 100, et però li sia donalo ducali 100, da esser partidi tra loro, atenlo habbino scosso di le daie ducati 63 milia, i qual ducati 100 li siano dati di danari di le dille francation, La qual parte voi li Ire quarti, et ballota do volte non fu presa. Ave: 129, 58, 4. Iterimi: 115, ’ 71, 3. Fu posto, per li Savi, atenlo la richiesta de oratori di la comunità di Vicenza, che siano scomoda li debitori di le colte et impresiedo el sub-sidio, et possino pagar senza pena, per tanto sia preso, che li dilli debitori habbino termine uno mexe a pagar senza pena, zoè fino 8 zener, et poi siano aslreti a pagar con la pena. Et ave: 178, 7, 0. Fu posto, per li Consieri, Cai di XL et Savi, poi leto una suplicalion di sier Nicolò Permarin qu. sier Toma, vechio infermo ?,à 4 anni, qual ha la provision di Negroponte, per tanto sia preso che a quattro soi tioli, videlicet Antonio, Toma Pulisena et Paula, li sia dato a l’anno stara 5 farina, a 1’ oficio-de le Biave, per uno, al Sai, ducati 3 per uno, a le Legne, cara 6 per uno, con questo che, mancando uno, verà in li altri la ditta parte, et sia pagato di 6 mexi in 6 rnexi. Ave: 171, 21, 3. Fu posto, per sier Sebaslian Barbo, sier Andrea Beinbo, sier Zuan Maria Malipiero, Savi ai Ordeni: atento le lettere del rezimenlo di Candia, di primo et 15 avoslo, zerca far li cinque volli de I* arsenal, et alditi li oratori, et li fo scritto 1’ bordine come i debbano fabricar prima 3 poi li do, et fazi pagar a tulli, exceto a quelli che vi-veno di arte manual, ut in lilteris. Ave: 197, 5,2. Fu posto, per li Savi, sier....., sier Se- baslian Malipiero, sier Justinian Contarmi, esecutori sopra l’impresledo di Gran Conseio, una parte, la qual si ha a meter a Gran Conseio, per tanto non !a scriverò qui. Ave: 146, 38, 10. A dì 10. Veneno in Collegio do oratori del 234* duca de Milan, videlicet domino Zuan Francesco Taverna stalo residente in questa terra, è zoulo beri sera, et l’altro che slà fermo qui ; el qual Taverna, con lettere di credenza, disse el bisogno del suo signor duca di danari, et dovendo dar ducali 50 milia a dì 6 zener, non è il modo di trovarli senza lo aiuto di questa Signoria, però ha-vendoli fato'tanto ben et da lei cognosse el suo slado, voria che la Signoria lo servisse ad impre-stedo ducati .... Vene sier Zorzi Diedo, stalo capitanio de le barche armade in Puia, vestilo di . . . ., et refe-rile di quelle occorrentie, justa el solilo. El Serenissimo molto lo laudoe, et . ...... Vene 1’ orator del duca di Ferrara.