J0' MDXXX, vin, ma voleno meler una parie di far uno libro nuovo dove cadauno noli il suo credilo a quello li sla; et poi falò si vengi al Pregadi per deliberar quid agendum. Tamcn in queslo mezo non si poi vender alcun il suo Monle novissimo nè di Sub-sidio. in questa mallina veneno in Collegio fi oratori di la Pairia di Friul, i qual sono: domino Jacomo Florio dolor vestilo di veludo cremexin; domino Ugentio Emiliano dolor; per i castellani Piero Ar-coliano (Arcoloniano) elSebaslian Montagnano; per il popolo sier Lorenzo Saeliia et sier Francesco de .... Et il Florio fece una oration alegrandosi di la pace eie. ; et li altri erano vestili di veludo negro, et uno di loro, nominalo......., volse esser fato cavalier, et fato, si vesll di reslagno d’oro con ........et una cadena d’ oro al collo, e(,tfo acompagnato con le trombe fino a caxa di Forlani dove sono arivali. A dì 18, la malina. Non fo ledere. Li Cai di X steleno lonzamente in Collegio. Dapoi disnar, fo Conseio di X con la Zonla fino bore 3 di notte su coso particular, nulla da conio. Fono sopra le cose di Sovergnani et nulla feceno. Item, fono sopra i danari di Jacobo fiol di Anseimo dal. Banclio che prestò al vescovo Landò di Candia. A dì 10, la malina. Fo lettere di Pranza, di sier Sebastian Justinian el cavalier oralor, da T)igiun, di 10 di questo, portate per nostro corier. Scrive del zonzer li di monsignor di Prato oralor di Cesare : è venuto per far la consignalion di fioli qual sarà a mezo et forsi tutto marzo. Et però il re Christianissimo onderà a Fonlerabia dove verà i fioli ella sorella di Cesare et si farà le nozze. Scrive colloqui ha habuli dillo Prato coni’oralor noslro, che Cesare ha falò volentieri la pace aziò si vedi lui non esser cupido di dominar Italia; el come in la publicalion fala a Venezia èslà falò gran solennità eie. Scrivo come hessendo in camera col re per comunicarli alcune lettere di la Signoria nostra, monsignor l’armiraio era lì el havea un falcon in pugno et disse a lui orator: « La Signoria non ha mandà falconi al re ma ancora non ha voluto ne vengi. » Et disse una parola in rechia al re, el qual vollalo, visto l’orator, si parli senza dirli nulla ; ma dapoi il Gran maistro li parlò che’l non havesse a mal, et che’l re non si parli a mal fin, et altre parole ete. Scrive come li si ritrova sier Zuan Francesco Justinian qu. sier.......suo nepole, in grandissima existimation di le cose da mar dal re, febbraio. 588 et ha domandalo al re cinque nave per andar in India. Il re è slà contento dargele et lo ha fallo ca-pilanio zeneral di l’armada soa di le Indie. De Ingalterra, di sier Lodovico Falier orator, di 27 et de 20 de zener. Come con le lettere di la Signoria andò dal re et li comunicoe la paxe et liga falla; al che Soa Maestà disse non li piaceva di la liga, maxime perchè diceva contra christia-nos, cosa che quella Signoria era solila far conira infideli, dicendo altre parole ut in litteris. Item, era zonlo li domino Joachin oralor del re Chrislia-nissimo, sichè con quel re lien stretta amieilia. Desidera sopralullo si fazi il divorlio, et a questo parlamento, si farà a....., se intenderà. El reverendissimo Eboracense, dove el sta, è slà amalato gravemente, et il re li havia mandalo a la sua cura el suo medico.. Scrive come de lì è nova che’l re di Portogallo feva armata per mandarla in Africa contra il re di Fessa. In Quarantia Criminal in questi zorni è slà introitino, per li Avogadori extraordinarii, sier Jacomo Similecolo, sier Ferigo Itenier et sier Maphio Lion, uno caso del condutor del ilalio del ferro nominalo ......absente, et altri, presi di relenir, el è carzeradi, i quali haveano intelligèntia con loro, adeo robavano il dalio, et de ducati 20 milia si afilava, per questi tali non si scodeva 3 in 4000 ducati per le fraude facevano. Ilor compito di lezer le scrilure, sier Jaeomo Similecolo avogador introdusse et non compite. Da poi disnar fo Conseio di Pregadi el lete le lettere notate di sopra el uno aviso di 12 di Bologna, del duca al suo orator, Zerca le eose di Alemagna ; la copia del qual sarà qui avanti scritta. Di Bologna, venne lettere di 8 oratori et di sier Gasparo Contarmi solo, et di sier Gabriel Ve'iier orator solo. Prima avisano come Cesare se incoronerà a dì 22 con la corona di ferro, senza cerimonie ; poi a dì 24 si farà la solenne. È zonto li il Cardinal Doria, vien da Zenoa, dice vien etiam suo barba domino Andrea Doria, qual è varilo. È zonlo etiam il marchexe de Monferà .... Et si aspella il vescovo di Trento, qual sì divulga il papi il farà Cardinal a complacentia di l’imperador. Di la venuta del duca di Ferrara, non vanirà per non discompiacer il papa; et il marchexe di Mantoa aspetta la resolulion di la precedentia col marchexe di Monferà, el si dovea terminar questa cosa. Etiam si aspella il duca di Urbin. Scrive è morto il Cardinal Monreal, havia uno vescoado in Sicilia di Mon-real, over chiamato Carbone, et il papa l’ha dato al