333 MDXX1X, DICEMBRE. 334 clusion come 1’ acori]o del duca di Mìlan era seguito et concluso, videlicet Cesare li lascia il stado, et lui li dà ducali 800 milia, zoè 300 milia per le spese fate et 500 milia per la vestitura, di qual 500 milia dà ducati 50 milia a l’anno, et di 300 milia mele aconto ducali 80 milia dete per avanti, et 50 milia per la Ephifania, 50 milia sto marzo, et altri 50 milia in altri tempi, sichè questo anno li darà 150 milia et il resto poi in tempo ut in capi-tulis. Resta in le man a Cesare il castel di Milan, fino li dagi li danari, ella terra et castello di Como. Promette Sua Maestà restituirli qual di do cose el duca vorà, habuli li ducali 150 milia, el melerà el caslel di Milan in man del marchese del Guasto che non è homo di falda. Scrive, il duca si aconlenla, et ha sotoscrito, et è molto aiegro. Lui oralor Contarmi fo da Cesare, li disse questo acordo, e che ’1 duca di Milan è bona persona. Item, fo dal papa, per concluder mo’ li nostri capitoli, qual li disse bisognava offerir danari a l’imperador el darne parte in contadi et, come si havesse questo ordine, tutto seguiria. Nolo. In lettere dite scrive, a di 6 haver scritto, le qual lettere ancora non è zonle. Item, come il re d’Ingallerra ha condanà il Cardinal eboracense in crimen lesae maiestatis, per il processo fatoli conira, per tuorli la roba et la vita, tamen di la vita è sta lassa in misericordia del re: el qual Cardinal è ritenuto in casa. Ilor lelo queste lettere di Bologna, parve al Conseio di suspender la lettera si scriveva a Bologna di ducali 80 milia, et doman chiamar questo Conseio, et scriver al ditto orator ; et siete su Pre-gadi fino hore 5 et meza. A di 9, la mallina. Vene le lettere di Bolo-gna, di V orator Contarmi, di 6, per le qual si inlese li tratamenti del duca di Milan con li agenti cesarei ; il qual duca, bisognandoli omnino darli danari, ha expedito a la Signoria nostra domino Zuan Francesco Taverna dotor per suo orator, qual fo avanti di questo domino Benelo da Corte, et vo-ria la Signoria lo servisse di ducati 15 milia ad imprestedo, dando cauzion di restituirli questo.... proximo. Di Verona, di rectori, et sier Zuan Dolfin proveditor sonerai, di iteri. Del zonzer li, venuto in uno zorno il duca di Urbin, capilanio zeneral nostro, con cavalli... Il proveditor Nani è resta a Brexa. Di Brexa, del proveditor sonerai Nani. De! partir del duca di Urbin, et voi danari per pagar le zeute, i quali fanno danni grandissimi. Vene il legato del papa, dicendo, sopra questa 231* pratica di la paxe, che la seguirà omnino perchè il pontefice voi si concludi, però non si vardi a danari eie. Vene l’oralor di Franza, dicendo ..... Vene l’orator di Fiorenza, et mostrò lettere haute di soi Signori, di . . . . , il sumario sarà qui avanti. El come vien il suo successo!’ in questa terra domino .... (Lorenzo Strozzi) qual è zà zonto a Ferrara, sichè presto eonverà repalriar. In questa matina, in Quarantia Criminal, per il caso si mena, el vene sier Pandolfo Morexini el consier qual non è stato a li altri Consigli per non si sentir, compite a parlar domino Francesco Fileto dolor, avocalo, el tulio liozi parlò sopra esser sta tolto dal monaslerio di San Zanepolo. Parlò con gran vehemenlia et exelamation, alegò il breve di papa Julio fato al patriarca nostro, del 1508, orator sier Zuan Badoer, sopra questi sedesti fuzeno in ehiesia, qual fu butà a stampa, llcm, allegò 3 caxi : 1491, 7 zener, uno, di uno Pasqualiu pescador, as-sassin, preso in ehiesia in la villa di Ceia, bandito di terre et lochi, fo manda a prender di ehiesia per sier Baldassare Trivixan et sier Hironimo Zorzi el cavalier, avogadori, per farlo morir, el poi sier Nicolò Michiel dolor cavalier, sier Andrea Capelo, avogadori, voleano farlo morir, el falò il soler in piaza, sier Hironimo Bernardo avogador intromesse, per esser slà preso in chiesa, lo menò in Pregadi, non fo spazà ; fo rimesso a le Quaranlie, fu taci quel prender et riposto in ehiesia; ave 19 di si, 2 di no, 12 non sinceri. Item, il caso del 1515, 4 decembrio, di Toma di Scardo-vara, avogador sier Francesco Bolani, preso in chiesa a Santa Croxe, li fo riposto. Item, del 1510, quela femena losegò il marito, presa a Santa Maria, fu preso rimeterla dove fu lolla, poi con licenlia del patriarca tolta, el posta in cabia al campaniel di San Marco el morite. Con altre parole, cargando li XL a zudegar questo caxo. El compite. Da poi disnar, fo Pregadi, et leto questa lettera di Bologna et di Brexa, del Nani. Nulla da conio. Fu balolà 25 debitori di la Signoria nostra, da esser fato exation contra di loro reai et personal, tulli rimaseno, exeepto sier Almorò Venier qu. sier Zuanne, che non passò. Fu posto, per li Consieri, Cai di XL et Savii, atento il reverendissimo domino Marin Grimani, Cardinal tituli Sanati Vitalis el patriarca di Aqui-