171 MDXX1X, NOVEMBRE. 172 115 Copia di una lettera di Augusta, di 22 oct u-brio 1529, scritta per maistro Beneto di Bani medico a Francesco di Contisi da Faenza, in Venetia. Francesco carissimo. Vi aviso come ha verno nove come a di 21 de questo, come il Turco, avendo bombardado la lerra di Viena, a 9 di questo mese di octubrio comenzò la matina a bona bora a dare la bataglia, durò luto quanto el giorno. Scriveno che non fu mai veduta tanta crudelilade, sono romasi li fossi pieni de turchi, el de nostri n’ è morti assai, ma hanno tenuto tanto la bataia. El Turco, da poi questo, si ha riposalo el dì seguente che è sialo el 10 di ; e li 11 di, che fo la domenega, comenzono a dare una altra bataia si grandissima che non si vedevi nè cielo nè terra, nè rcslò una minima hora per luto il giorno. Fu morto di grande gente el valenti homeni de li nostri, ma de li turchi una quanlitade grandissima, . perchè li nostri haveano grandissime boche di ar-teHarie fece una gran mortalitade de turchi. Et perchè la note lue, restò la bataia. La malina, che fu a li 12 di, vene il Turco in persona con laute gente [ter dare indrieto una grandissima bataia venendo su li repari ; et se Dio non fosse stalo da parie nostra non era possibile de lenir la lerra. Le gente del Turco non hanno voludo andar manzi, si hanno lassado amazare, sono cascadi in terra, cussi hanno habuto paura de le artellarie. È stalo uno miracolo de Dio, havendo date laute crude! balaie, non ha-vendo lassalo riposo nessuno a li nostri cum tanto assedio, che nissuno non hanno possudo darli soccorso nè di genie, nè di vituarie, che lui non l’hab-bia presa, et sic est, si Deus prò nobis quis con-tra nos? Le prime novele che venirà, vi scriverò. Non si sa si ’I Turco sia partito totaliler da Viena. È cosa, a 13 dì s’è parlilo et levato il campo del Turco da Viena; non sapemo quanto di longo di la terra sia andato. Per la prima posta che venirà, vi darò aviso. 115* Summario di una lettera di Bologna di primo Novembrio 1529, scritta per il profilano tarlo Brevio a Fiero Antonio dola. A questi zorni non scrissi del levar de turchi da Viena persuadendone che de qui si dovesse ha-ver inteso per lettere di Cesare. Nostro Signor fu avisato come l’exercito lurchesco, dopo haver dato 14 balaglie a Viena, intendendo che l’archiduca andava a soccorrerla con 50 milia boemi per una parte, el per un’altra con altratanle gente il duca ili Baviera, deliberò di levai se, et se ritrasse esso Turco 5 miglia che sono 20 de li nostri; driedo al qual an-darano con grande animo 120 milia alemani et speravano di levarli le artellarie. Hieri per questo si cantò una messa papale. L’ìmperator iulrarà giovedì proximo, che sarà a di 4, incontro al quale ho inteso-esser ilo il duca di Ferrara fin a Modena. Summario di una lettera di Crema, di primo novembrio 1529, hore 3 di notte. Come beri et hozi habbiamo sentito mollo bombardar Santo Anzolo, et per lettere de hozi da Lodi, del signor Zumi Paulo Sforza habbiamo che atomo Santo Anzolo si atrova il conte Ludovico Belzoitfso cum spagnoli, di vechii el altri, 3000, et 3000 italiani, di là et di qua da Lambro, el che baleno il castello, tamen che non si ha da dubitar perchè quelli che sono dentro slannodi bon animo et senza paura, et cerio dentro vi sono da 700 boni fanti, et si hanno ben reparalo perché hanno habuto tempo et guastatori 60 de questo territorio, che hanno lavoralo lì molti zorni. Copia de capitoli di Crema, dati a dì 3 j |g novembrio 1529, a hore 3 di note. De novo habbiamo da alcuni fanti che erano in Santo Anzolo, venuti hozi qui,svalizati da inimici, dicono che fin heri 22 bateleno fortemente quel loco, come etiam (pii si sentiva, et poi ge deteno la ba-laglia, el lo hebbeno per forza da la banda del castello con occision de fanti circa 400 da una parte et l’altra, et sono restati presoni li capi la nei Agu-stin Cluson et il Macerata. Del capitanio Manza viti ancora non se intende quel sia seguilo. Lion dal Guasto non era dentro. Questa matina alcuni cavalli del conte di Caiaza et fanti da Lodi andavano per darli soccorso, ma sono sta tardi. Lettera del ditto di 4, hor.e 3 di notte. Scrissi di la presa di Santo Anzolo per inimici, hora aviso, il capitanio Manzavin che era dentro, ricuperato cum danari, hozi è zouto qui con molti tanti mal menali. Se intende che inimici venirano a Cassano, et senza dubio Io haverano, et paserano Ada facendosi patroni de li castelli di la Geradada, maxime che se intende li lanzinech, erano in bre-