189 MDXXlX, NOVEMBRE. ign accompagnato Sua Maestà. Io vi ho dillo quello mi aricordo haver visto ; per lettere di altri forse li tutto più particolarmente inlendereli, ma certo è siala una honorevolissima iutrala et cosa mollo bella da veder. Cerca la coronalion, molli la rne-teno per dubiosa. Per la prima ve ne darò aviso. Hozi, ad aviso nostro, el magnifico ambasador ha disnalo con el pontefice. 128 Copia di una lettera di Bologna, di 5 novera- brio 1.529, scritta per monsignor Brcvio di V intrata di V imperator. Iteri li cardinali tulli, numero 25, olirà il Gran cancelier, il qual è infermo, andorono incontro a Cesare un miglio et mezo fuori di la lerra con tutla la corte et nobilita di Bologna, et lo allogarono fuori di la terra miglio uno nel monaslerio di la Certosa, ove stelle la notte. Era Sua Maestà accompagnala da forsi 500 homeni d’armi el fanti 3000, benissimo a ordine di cavalli et drappi, el tulli homeni veterani et apti ad esser ogniuno di loro capitano, et non, come si depingono costi da chi Vole vedere la ruma di cotesla cilà, scalzi et sgraziati. Era vestita Sua Maestà di uno saggio di bro-chalo d’oro sopra rizo, tagliato a traverso il petto talmente che vi si vedeva sollo il corsaletto, et in gamba le schiniere o arnese, che li vogliamo dire, con una baretta di vclulo, sopra un c.W;do bardalo medesimamente di brochalo soprarizo. Ha Sua Maestà bonissima ciera, è bianco, et ha uno aere mansueto el benigno, quanto adisconzo é il mento grosso el longo, ma non però mollo, il qual diffello è aconzo da la barba. Questa sera su le 22 bore è in Bologna intrato con l’ordine che seguirà. Primieramente una banda di schiopelieri a piedi poi un squadron di zelile d’arme borgognone; et drieto 10 pezi di artellarie, C de quali erano tirati da 6 cavali per pezo, poi do da 12, et un da 14, elun da 15. Seguiva poi una banda de capilanei de fantaria a cavallo, et una di fanti cum le piche a piedi, el drieto un’ altra banda di schiopietieri. Poi Antonio da Leva sopra una seggeta, però che egli non pò caminar: il qual Antonio mostra homo di età di 38 in 40 anni, è macro, et ha ciera de ingegno. Drielo a lui una banda de fantarie con le piche, poi 14 bandiere et li tamburi, et drieto un’ altra banda di fantarie. Drieto a quelli veniva una cavalcata di varie genti. Olirà a questi un’allro squadron di zenle d’arme borgognone, tulli a la livrea di Cesare, cum capeleli d’ormesin roso et pene bianche, 128* li saggi di panno rosso, zalo et paonazo. Seguiva questi una cavalcala di balestrieri a cavallo et, drielo a questi, 20 pagi de Cesare a cavallo, cum sagi di velulo zalo, sopra li più cari cavali di Sua Maestà, il penultimo di quali cavalcava un cavalo baio scuro sopra il ifuale era il re Chrislianissimo el zorno che Sua Maeslà fu preso. Li qualro ultimi haveano in lesta quatro cimeli di Cesare, I’ ultimo de quali ha-vea una aquila per cimiero cum uno penachio nero. Seguivano questi li homeni d’arme, il pezo a ordine de’ quali era vestilo di velulo nero, ma d’oro, d'argento, di rechamo assai, et tutti sopra bellissimi cavalli bardati di drapo di seta et d’oro. Drieto a questi venivano li trombetti. Poi Sua Maestà sotto un baldaehino d’oro, a cavallo, vestito de un sagio de pano d’oro, disarmalo : et uno manzi che bulava danari. Drielo a quella alcuni prelati spagnoli; poi una banda de homeni d’arme tutti baroni et signori, drielo a quali seguiva un squadron di zenle d’arme fiamenge ; poi li cavalli lizieri et un altra con schioppi,'et, per non lassar nulla, le pu-tane, ma poche et brutte, et più presto rnassare che altro. Sua Maeslà, zonla in piaza andò a far reverenti al Nostro Signor, il qual sopra un palco fato manzi la chiesia de San Petronio l’alendeva con li cardinali et prelati, et basoli il piede, il ge-nochio, la mano et poi la facia. Al qual Sua Santità disse che ringratiava Dio che 1’ havesse mandato, perchè sperava di assetar le cose de Italia et metter fine a le guerre. Fallo questo, Sua Maestà entrò in chiesia acompagnalo da qualro cardinali ; in questo tempo Nostro Signor tornò in palazo et il medesimo fece Cesare, pur acompagnalo da li dilli cardinali. Summario di una lettera da Bologna, scritta 129 per Zuan Maria di la Porta nontio de lo illustrissimo signor duca de Urbino, data a dì 5 novernbrio 1529, drizata a esso illustrissimo duca in Bressa. Arivai beri quà non hessendo potuto arivare prima per la necessità che havevo di fermarmi in provedermi di qualche vestimenti da poter comparer Ira li altri in questa entrata di Cesare, la qual è stata hozi zerca le 23 bore con questo ordine. Prima cerca 100 alemani a cavallo, arehibusieri con 100 cavalli lizieri apresso, con 10 pezi di artellaria da bater, sequitati da 13 bandiere di lanzinech, in mezo de quali slava il signor Antonio da Leva portalo su la sua sedia ordinaria, dietro il qual seguivano due insegne di homeni d’arme in bianco, circa 150, una parte con sagi d’oro et di drapo con sora-