299 UDXX1X, NOVEMBRE. 300 Francesco di Calabria capo di bombardieri, per tanse, lire 5, soldi 18 . 9*2. 66 Marco da la Torre qu. Martin, per (anse, lire 8, soldi —......103. 55 f Sier Hironitno Contarmi, qu. sier Priamo, Raxon nuove, datio e per-deda, lire 190, soldi —. Item, per tanse, lire 1 soldi 10. Item, per goti, burchi et magazeni, lire 80 soldi 14. Item, sopra il regno de Cypro, lire 10, soldi— .... 91.63 t Sier Alvise da Mosto qu. sier Francesco, per tanse, lire 7, soldi — ... 90. 63 208* Sier Ilironimo et Jacomo Taiapiera, qu. sier Zuan, Raxon nuove, per mes-setaria, i qual è falidi, lire 5 soldi —. Item, per messetaria in sier Uiro-nimo Taiapiera, lire 4, soldi—. . 91.63 Otavian di Roverti et fratelli, quali pagan, per tanse lire 8 soldi — . . 102. 54 Sier Nicolò Falier provedilor sopra le Camere, per daie, lire 13 soldi 14. 98. 51 Zuan Maria Sanson, scrivali ai Signori di note, per limitation, lire 5 soldi 10 . : ........94. 62 Zuan Batista Grando, toscan, per tanse, lire 7 soldi —. Item, per Raxon nuove, per perdeda, lire 84 soldi — 102. 55 209 Fu prima posto, per li Savii del Conseio et Terra ferma, una lettera a sier Gasparo Contarmi orator in Bologna, in risposta di soe, zerea la liga è sta proposto di far a conservation de Italia, sicome fu fata del .... a la capitulation de Vormatia, et li mandemo il syuichà a far tale eflello, seguita la paxe eie. Et sier Marco Dandolo dolor cavalier, savio del Conseio, et sier Ilironimo da chà da Pexaro, savio a Terra ferma, voleno le lettere, con questo, se dichi seino contenti far la liga contra queli voleseno far danno per terra a Italia, et non dir nulla per mar, ut in parte. Et sier Valerio Marzello provedilor sora le vi-luarie, andò in renga, et voleva in questa Iralalion si dimandasse le terre havevano in Puia, dovendo renderli le terre, almanco ne dagi Maran et Gradisca eli’ é state nostre. Et venuto zoso, fo terminato indusiar a doman, et comanda la solila credenza, et veneno zoso a hore 24. A dì 26. La tera, beri, di peste fo . . . . Vene 1* orato? de Ingilterra in Collegio, protho- noiario CitXalio. Di Iìrexa, fo lettere del provedilor generai Nani, di 23. Come i lanziuech erano passali sul niantoan a Canedolo, vanno a passar Po, per andar a Bologna, poi al campo a Fiorenza. Paulo Luzasco con li cavalli era driedo, aziò non li fosse fato qualche danno da li nostri. Scrive el ritorno del cola-leral zeneral et pagador, stali a Bergamo a pagar quelli fanti; riporta in bergamasca non è più alcuna zenle inimica, et tamen queli reclori nulla di questo scriveno. In questa matina, in Quaranlia criminal, fu posto, per li avogadori di Comun, che quel Andrea Crovara zenoese preso nel monaslerio di San Za-nepolo, che amazò quel Lorenzo Ceria genoese, suo compagno, in leto, sia ben relenulo el colegiato eie. Et ave tutte le balole. Da poi disnar, fo Pregadi, et leto le ledere di Brexa et di Bergamo. Da Monopoli, di sier Andrea Gritti prò- 209* veditor, di 15. Zerea danari per pagar queli fanti è de li ; et come (ha) auto aviso do galle cesaree erano venute a Cao di Otranto. Fu posto, per li Consieri, Cai di XL et Savi, una parte, che aiento sier Alvise Soranzo qu. sier Vetor sia credilor a le Cazude di lire 39, soldi 7, pieoli 25, per il resto di case vendute del suo, et essendo debitor di tanse, sia preso, che ’I dillo debito sia porta a li Governadori, el saldalo in le (anse senza pena alcuna ut in parte. Ave: 134, 31, 13, et lo strida presa. Fu posto, per li dilli, che a uno daciaro de Bergamo, videlicet Silano de Curie Regia, et compagni, dalieri di le biave, over pizamanlello, e di la fera- ■ reza, del 1528, per la guerra et peste è restalo de-bilor di lire 8000 del dalio di la l'erareza per lire 11355 à perso lire ^834, et di pizamanlello per 20805 ha perso lire 5236, per tanto li sia falò re storo sul dalio di la ferareza ducali 450, su quel di pizamanlello ducali 250, el il resto debino pagar fra termine di 6 mexi: non pagando, pagi tutto. Ave : 165, 3, 8. Fu presa. Fu posto poi, per li Savi del Conseio, excepto sier Marco Dandolo dolor cavalier, et Savi a Terra ferma, exceplo sier Ilironimo da Pexaro, una letera a sier Gasparo Coniarmi oralor a Bologna, in risposta di soe, zerea la proposta lata per il papa et Cesarea Maestà, overo soi agenti, di far una liga a conservalion di stadi de Italia, per tanto senio contenti di farla con li capitoli fo Iralà del 1523, et li