Sii 9 accccc, llioro depositìom etc. fieni, ha diligerà, per ¡1 più brieve eamin. andar a l’isola de Metelin, per veder di scontrarsi im p irte o tuta l’armada turehe-seha, e far quanto è il suo desiderio, e honor di la Signoria nostra. E per le bonaze, le nave lo fa tardar el camini; le fa remurrhiar a le galie sotil, e, trovando la armada, se intenderà qualche bon exito. Si duol non haver più biscoto etc. ; si vede impazzato; et se non fusse, eri zonse” ier Hironimo Pisani, provedador, da Cerigo con 360 stara de fermento, aria fato mal ; à scrito a Corfù e Candia li mandi, et 0 apar. fieni, a Legena, a dì X di note, per la buo-ra, la galia Basadona andò in terra, se sfondrò a pope; pur fo ajutata; 1’ à lassata de lì a ronzarsi con la galia sier Gabriel Soranzo, e poi vengino presto a l’isola de Metelin, al Segri. Aricorda biscoto, armizi, feramenta, arbori, alitene et timoni per le galie si mandi; e aspeta ordine di le galie e di quelle di viazi. Manda le dite letere per via di Candia, per uno gripeto, et à letere di 29 avosto, di Candia etc. Li à rescrito, confortandoli eie. Ileni, alcune velie di 1’ armada turchescha fono a Zia, e ha fato carne, e turchi sono andati al castello. Li home-ni lo abandonorono c fuziteno a la montagna ; tól-seno essi turchi quello poteno, e subito si parlino. Et veneno li homeni di Zia, da esso zeneral, volse uno homo per governo, non li ha provesto ma li à dà bone parole. La qual isola è bona, el è parte di quelli zentilomeni da cha’ Permarin, e parte di uno signor .lanuli, sì che la Signoria termini quello li piace. Item, eri vene a lui sier Carlo Contarmi, fo castelan al Zonchio, e subito lo fece meter in Ieri, per ricerchar cussi li soi demeriti; formerà el processo, e, trovandolo in manehamento, non darà cargo a li avogadori, ma li darà la condegna pena, et cussi a tuli altri falirà o habi falito, non li manderà de qui; perhò sempre con le justifìeatiom chiare, e sia chi si voglia. Item, per molte querele rii la compagnia rii Hironimo da Cao d’Istria, eontestabcle su l’armada, expedito di Venecia, e per manzarie e per infidelità l’à privato dLcontestabele, e ristituischa li danari rii la Signoria nostra, et le manzarie fate a la compagnia, ni trova niun diebi bene di lui. Deposiiiom di uno nurra molte cosse di l’ armati et exercito turchescho, mandala per il zeneral, 1500, a dì 12 seplembrìo, in galia a presso /’ ixola de Zia. Constantin de Michali, ria Corphù, scampato al Cao di le Colone, a dì 9 dii presente, di la nave tur- 950 chescha grossa, patron Carnali, referisse, che ri Irò vandossi calafao sopra la nave Pandora, et hessendo scapolato, lui e il marangon di dita nave dal fuogo, e preso da’ turchi, è stato insieme con el marangon sopra la ditta nave grossa fino a dì 9 dii presente, et essendo al Cao di le Colone scampò con el ni;.rango n ditto, e li tolse uno brigantin era per pope, et è venuto qui a 1' armaria. Dice a dì 24 avosto, el zor-no fo prese le galie grosse Leza e Mosto, lui era su la nave, e tutti turchi lenivano per certo che la sua armada fosse dii tutto rota, quando veteno investir quelle galie grosse. E la galia Leza menò per un bon spazio via la galia del bassa, e li turchi, erano sopra la riita nave rii Camalli, se pelavano la barba, perchè non potevano dar socorsso. Erano di là di Sapientia col vento e ntra ; ma poi veleno le altre galie grosse, passorno per mezo l’armada turchescha, che i se butavano da brazo, i erano del luto 378 roti, e haveano messo ordine di scampar in terra. E le nave vedendo non se acosiar, preseno animo, per modo che tute le galie turchesche circondono essa galia Leza, e-la combateteno da hora di vesporo lino a la sera; la qual, per quelli di la galia, fo sfon-drata, et quanti janizari montavano sopra, tutti o ver se anegavano, o ver erano amazati da quelli di la galia, per modo che inoritene a torno quella galia, avanti che l’andasse a fondi, più de 500 janizari, e tutti di la galia forono taiati a pezi. L’ altra galia Mesta, immediate fo presa, e hanno mandato a Con-stantinopoli Andrea de Re, che era suo cernito, et el marangon per far galie grosse su quel sesto. Hanno armato quella galia grossa, el 3 sotil che preseno. Item,, che ’1 signor se vide disperalo, che ’1 non podeva prender Modon, et che mandò a chiamar Carnali, dicendoli che l’.era vergognato, et che non sapeva con qual volto 1’ andari» a Rodi, non possendo prender Modon. Et che Carnali sempre lo confortava, et fece discargar di la sua nave una bombarda grossa, et la messe centra la terra ; qual-le 0 faceva, et se non fosse sta el socorsso mandato in Modon, per el qual fo abandonato le poste, e turchi se messene a montar sopra le mure senza contrasto, e’ mai lo haveriano auto. Et che il signor à fato meter in feri, sopra la nave de Carnali, alcuni sopracomiti turcheschi, che lassono intrar le 4 galie al socorsso de Modon. E da poi preso Modon, soprazouse dei ambasadori dii re di Hongaria al signor turco, e li fece asaper come el suo re ge havea roto guera, et che ’1 ge havea preso alcune terre, e quelle liaveva brusate, e menato via le anime. El signor li rispose, che li inanellava mesi 6 OTTOBRÉ.