35 MCGCCLXXXXlX, OTTOBRE. 36 Miraeoi ai di nostri borendo e strano, Udir parlar un spirto senza lingua, E come le parole ben distingua De’archani ebe non sa intelleto umano. Chi è per philosophia troppo facundo Con soi doctori............. Vinto è da tal contrasto e spento al fondo. Per questo apar se Idio morte suferse. Dunqua, spirto gentil, sta in questo mondo, Che tu potrai servar mille alme perse. 12 A dì 14 octubrio. Fo pregadi. Et in questo zor-no gionse in questa terra sier Andrea Zanehani, stato provedador in la Patria di Friul, qual era preso, venisse a presentarssi a le prexom. Et andato prima a caxa sua, fu ben visitato; e poi la sera si vene a presentar a le prexom, a requisiliom di avogadori, e andoe in 1’ Armamento. Dii capelanio zeneral sier Antonio Grimani, procurato/', da Gorfà, di 3. Come havia mandato una galia a Modom, a revocar le galie di trafego et Barbaria, che torni in armada a Corfù ; et scrisse a la Signoria, come voleva vegnir con la sua galia, et vo-lea mandar le 4 galie di Puia a disarmar, secondo la promessa, per esser li 6 mexi. Et scrivendo voler venir con la galia, li fo scrito, prima venisse con uno gripo, e la sua galia rimanesse. Unde li savij di colegio messe per parte, si esso capetanio veniva de qui con altro cha con il gripo, sia messo in la pre-xon Forte, et con ferri ai pie’ debbi star fin sarà expedito per questo conseio. Et sier Francesco Bo-lani, cao di 40, parloe et messe : si veniva con la galia, li fosse immediate taià la testa. Et ditta parte bave 29 ballote. Ancora fu preso, el capetanio di le nave si venisse a presentar a le prexom, come ho scrito di sopra ; et in suo loco electo sier Marco Orio, uno di gover-nadori. Item, che li provedadori tutti venisse di qui, et siano examinati e comessi a li avogadori, con la galia di sier Domenego Malipiero, e le altre galie di essi do provedadori restasseno in armada, come ho scrito di sopra ; et che ’1 primo gran conseio siano electi do proveditori in armada. Et è da saper, atento sier Polo Pixani, el cavalier, avogqdor, era assa’ mormorato per la terra, per haver parlato in favor dii Grimani, unde fono alcuni di colegio voleva ineter per parte di elezer do avogadori di coni un, ai qualli fusseno coinesso la expedition di questi di l’armata; ma, considerando che si faria torto, e maxime hessendo sier Marco Sanudo, avogador, che inanellava, di opositiom, fu fato O. Et si have letere di sier Tonni Zen, el cavalier, cu-pelanio di le galle grosse in armada, di 2. Dii suo zonzer a Casopo ; etiam sier Luca Querini era zonto provedador a Corlù, qual faceva assa’ preparation. Item, fu electo sier Anzolo Trivixan, provedador in veronese, come ho scripto-di sopra; qual refudoe per esser dii conseio di X. Di Cao d’Istria. Si have letere, come turchi danizava in l’Histria, e haveano brasato el palazo di San Viceiiti, di sier Marco Morexini, fo di sier Polo, el savio ; etiam soto Montona fé danno. Di Eiemagna. Vene nova, el re di romani iacea dieta a Starzem, e il signor Lodovico er*a a Yspurch, Iacea zente e haverà 30 milia persone, e voi romper in veronese. A dì XVI ditto. Im pregadi fu electo sier Chri-stofal Moro, fo cao dii conseio di X, quondam sier Lorenzo, provedador in veronese, qual subito si parti. È da saper, che li avogadori fono im prexom a examinar sier Andrea Zanehani, unde, per la terra fo mormorato, dicendo non doveano andar; lumen e a sier I'ilipo Corer e altri li avogadori andono, et feno per bon rispeto ; sì che si formava il processo. A dì 18 dillo. Nel mazor conseio fono electi do provedadori in armada, sier Thomà Zen, el cavalier, è capetanio di le galie grosse in armada, et sier Iliro-nimo Pixani, fu capetanio a Bergamo; el qual ace-ptoe, et fo scrito a sier Th'omà Zen, era in armada, exercitasse l’olicio. Fo divulgato, el re di Spagna, Anglia e ducha di 12' Bergogna se univa contra Pranza, temendo non si lazi mazor signor di quello è. Et, dicilur, in questi zorni im pregadi fo consultato quello proponeva el re di Franza, era a Napoli ; el qual tenta di voler ocupar el regno di Napoli con nostro auxilio, senza oferir perhò partito. Per tanto si verificha, Spagna, che ha ocupato alcuni lochi in Calabria, teme che Franza non occupi Napoli e poi la Calabria e l’isola de Sicilia ; e Anglia teme, che fazandossi il re di Franza mazor, li occuperà Cales e altri lochi ha su la Franza, qual li rende grande utile de’ comerchi. Bergogna etiam, che tien alcune terre in Franza, teme esser eazado, aquistando mazor signoria; e tutto prociede da sugestion fate per el duca di Ferara, suosero dii signor Lodovico eli’ è a Milan ; adeo li nostri oratori non erano cussi carezati dal re, come prima ; et par, li dimandasse el Polesene di lluigo, che teniva la Signoria. E il re li rispose, non havia fato ancora cossa, che ’1 meritava tanto don. Et il marchcxe di Mantoa fu conduto con ducati 6000 di provision per la sua persona dal re, et conduta