MCCCCc OTTOBR E. al qual vi manda la custodia; non à danari da compii'. Item, di fanti et stratioti eie. Da Spalato, dii conte, sier Piero Trimsan. Zer-cha el bastion di Narenta, chome li custodi si parte, et se li provedi, o vero sarà abandonà. Fu posto per lhoro savij, che per dar forma che le caxe poste in la Signoria per la parte .30 zener 1499 siano vendude eie. Item, siano electi tre di ogni oficio e olìcio continuo, excepto di colegio, quali vendano da poi li tre incanti eie., ut in ea. Sier Antonio Trun, el consier, messe quelli poteseno eliam esser electi dii colegio. E andò le parte: una non sincera, 10 di no, 70 di savij et 82 dii consier. E questa fu presa. Et cussi fono fato il scurtinio; haveano gran pene a refudar. Et rirnaseno : sier Piero Balbi, fo savio dii conseio, 117; sier Lunardo (’.rimani, savio a terra ferma, 113; et sier Andrea Cabrie], savio dii conseio, 111. Fono tolti : sier Francesco Foscarini, savio dii conseio; sier Lunardo Loredam, procura-tor, savio dii conseio; sier Antonio Bernardo, dotor, eavalier; sier Domenego Paruta, è di pregadi; sier Antonio Codio, fo a le cazude; sier Andrea Dandolo, fo a Trevixo. 355 * Fu posto per lhoro savij, che cussi chome se intendeva, il stabele di debitori haver tempo 6 mexi, cussi se intendi dii mobele, zoè caxe et possessioni di fuora. Ave tutto il conseio. Et fu consigliato di meter, atento sier Antonio Trun, el consier, voleva meter di conzar la terra, che fussè preso come 1469, per sier Jacomo More-xini, el consier, fu messo che non si potesse parlar, ni meter. di conzar la terra, fino anni 5, et lamen, soto pena ducati 1000; nè si possi revochar, se non per 6 consieri, 3 cai di 40, e lutto il colegio unito, • et li tre quinti dii pregadi, da 150 in suso congregati. Ma nulla fu posto, et fu il meglio. Fu posto, per nui savij ai ordeni, confinar li ca-petani di Baruto e Alexandria, per luto dì 14, et a • dì 16 partir, et a dì 18 le altre do galie. El ave la ditta parte: 5 di no, 129 de sì ; et lamen non haveano levà bancho, nè tutte le zurnie. Fu posto per nui, ut supra, e li altri savij intrò, scriver al capetanio zeneral, mandi il barzoto, patron sier Hironimo Morexini, in colfo, a obedientia dii capetanio dii colfo ; al qual sia scrito, che, non havendo bisogno, lo mandi in Quarner con la fusta di Veia, per custodia de li contrabandi si fa. E ave 4 di no. Fu posto per nui, ut supra, scriver al capetanio zeneral, mandi de qui a la Signoria nostra sier Francesco Zigogna, provedador di la Morea, con el primo pasazo. Et have 9 di no, 140 di la parte. Fu posto per nui, ut supra, scriver a sier Jacomo Venier, capetanio di le galie grosse, vengi a disarmar con la soa galia, tuttavia con consentimento dii capetanio zeneral, al qual li sarà dato noticia, el dre-zerasse le letere. Ave tutto il conseio. Fu posto per tutti li savij la comissiom di sier Francesco Fosca ri, el eavalier, va orator in Pranza. Si aliegri col re di la salute e viteria eontra Lodovico, causa di ogni mal di la chrislianità ; li acerti la bona disposition nostra, versso la soa majestà ; poi in materia chrisliana procuri fazi eie. conira il tur-elio ; visiti la raina e il Cardinal Roam et altri ; et ne avisi spesso. Et ditta comissiom have tutto il conseio. Restò conseio di X con la zonta di danari, procuratori e colegio, per far l’ubligalion di danari, si ha in Candia da sier Zorzi da Canal, per mandar a comprar vini per l’arma’ di Spagna. Tamen nulla fu fato, per non esser reduto il numero di la zonta. A dì JO octubrio. In colegio vene sier Anzolo Trivixan e sier Zacliaria Dolfim, provedadori, exe-cutori sora le cosse da mar, et aceptò; et comenzono operarsi, et a spedir le cosse per Nona. Di Roma, di l’orator, di 4. Come lodai papa a solicitar eie. Soa santità li disse in secreto, doman voleva in concistorio far promotion di legati, o ver nomination a lalere. Videlìcet in Alemagna el Cardinal curzenze, qual à gran praticha, è caldo a queste cosse dii turco; in Pranza poi vadi, Ingaltera, Scocia et passi in Spagna, el Cardinal di Salerno, no-viter creato. Et questo perchè l’orator di Pranza li à mostra letere dii roy, li scrive mandi legati a li principi et a lui. Et prima 1’ orator diceva, soa majestà non vorà. El uno altro in Ilongaria, che sarà il Cardinal governador, pur noviter electo ; sì che li disse dauiatina, avanti che concistorio si re-dugi, debbi venir da soa santità, li dirà. Et eliam manda brievi a la Signoria nostra. El la caxon non volemo far legato fermo, e in Pranza, è per esser uno 356 nostro orator. Nota, è P arzivescovo di Arles, et il re richiede orator et non legato; ma questo Cardinal passerà Ingaltera, e lì lasserà uno, e anderà in Spagna per adur a la expedition eie. Item, el roy li à scritto di andar im persona, volendo venir. Soa santità li à risposto, esser contento andarvi, e di questo fa voto a Dio ; et chiamò P orator di Franza dentro, qual afermò di questo. Et P orator nostro ad omnia rispose sapientissime. Poi il papa lo ringra-tiò di haver la nostra Signoria levato il secretano di Rimano. Dii dillo orator, di 5. Chome, justa P ordine, quella matina fo a palazo; et, disciolto concistorio,