879 MCCCCC, OTTOBRE. 880 che à toclii, per questa creatimi, tla ducati 120 mi-lia ; et lui orator li visiterà, maxime Capaze, qual si mostra di la Signoria nostra. Conclude, che questi 351 cardinali novi non è per esser mandà legati. E il papa pocho pensa dii turcho, ma soluin di la sua impresa ; sì. che saremo solli. Item, el ducha di Valen-tinoys partirà fin do zorni per Romagna. Del ditto oralor, di 30. Come eri fo dal papa ; qual, inteso el veniva, li mandò a dir non poteva darli audientia. Et ozi andoe, et exortò soa santità a far la provision di brevi, e li legati. E soa santità rispose, voler far in Hongaria, Alemagna e Pranza ; ma che 1’ orator di Spagna à ditto, quelli reali non vorà legato. Item, mandarà li brevi e il jubileo ai via-chi, e una letera dii ducha a la Signoria, havendola. Item, quel dì el ducila à fato la mostra di 800 fanti spagnoli. Di l’arma’ yspana nulla intende. Conclude, saremo soli a l’impresa. Tochò zercha quel beneficio di Cremona eie. Di Napoli, di sier Francesco Morexini, doctor, orator, di 26. Come il re era a Casal dii Principe, et ne era letere di ‘21 da Messina, l’armata yspana non esser partila ; et domino Asmodeo partì. Si dice il capetanio è in nave, aspeta tempo. Item, domino Zuam Adorno, a dì 21 morse a Nolla in 6 zorni ; ritornava di Apruzo di far mostre. 11 re molto li à dolto. Solicita sia mandà il successor; non à danari, à impegnà i arzenti. Dii Ravena, di sier Antonio Soranzo, podestà el capetanio, di 3. Dii venir lì uno secretano dii signor di Rimano, a pregarli volesse lassar condur bestiami e robe su quel teritorio, si che aspetta risposta. Item, di Faenza, domino Guidarello, citadim de lì, li à ditto, quel signor e populo si voi difender, et hanno retenuto el castelam ; et che missier Zuan Bentivoy e missier Hercules voi darli ajuto. Item, Vicenzo di Naldo li à ditto, che quelli di Val di Lamon voi etc. Da Rovere, di sier Maflo Michiel, podestà. Come quelli guastadori, lavoravano de lì, sono quasi tutti fuziti ; sì che non si poi lavorar. Intrò el signor Carlo Orssini, nel levar dii principe. Dimandò la letera dii ben servir e di passo, dicendo haveva pressa ; laseria uno suo qui a veder li conti. 11 principe li disse, andasse, se li faria. Ta-men parse alcuni di savij poi, per bon rispeto, 0 darli. Et avanti fusse lecto la rnità di le letere, li capi di X mandono tutti fuora, et fè lezer alcune letere. Steteno assa’ ; credo sia cosse da mar. E poi disnar fo conseio di X con zonta di colegio. A dì 6 octubrio. In colegio vene l’orator di Pranza, e li fo lelo li sumarij da mar, e ditto si ha-vea da uno zenoese, a Nicomedia il signor turcho feva lar 200 galie, sì che bisognava tuta la christia-nità si movi, aliter aduni est. E lui mostrò una sapientissima letera, scrive in risposta a Roma al Cardinal curzense, con molte auctorità; carga il papa non atende a l’impresa; e narò lo exempio dìi Cardinal di Foys a ’Vignoin. Diceva dii bancheto fato, dove fu posto carne, di Cardinal; e niun vi volse manzar, dicendo : Omnia preciosa, cara sunt; el in ore vulyi fabula sunt populi, di la creation di cardinali per danari etc. ; e pregò sia secreta. Da Milam, dii secretano, di 3. Come fo letere di la creatiom di novi cardinali, e di lo episcopo di Como e monsignor di Lucion con il senato regio ; e lui secretario andò a casa di esso episcopo ad ale-grarsi, qual si oferse a la Signoria, dicendo non era sta creato un zenthilomo nostro sollo, ma doy ; e scrive una letera a la Signoria. Item, hessendo lì, si ha ve letere di monsignor di Chiamonte, da Bobbi, scrive haver auto la toreta, e con quel Piero Antonio ver-menesco andò a Zavatarella, qual have a pati ; ma, trovato alcuni rebelli dii re, li fè retenir, et li hanno mandati a Parma et Pavia a farli impiehar. È sta di 351 ' questo molto laudato da’ francesi. Item, si à di Ze-noa, esser morto domino Zuan Adorno in Reame, di repentina febre, senza confesarsi ; francesi li ha piaciuto. Item, manda uno aviso abuto da Casal, di alcuni ordeni fati in Alemagna. Item, Obignì è a Parma ; va poi a Tortona. Avisi di cosse di Alemagna. Come il re era stà privo dii governo per anni 6; andava a stara Yspurch con la raina; e hanno in la dieta electi 24 al governo, e fato governador per adesso l’arziepiscopo di Maganza, qual stagi a Vormes, e habi 1000 fiorini di pensioni. È stà fato capetanio il ducha Alberto di Baviera, qual à di pension fiorini X milia, e cussi hanno lì electori di l’imperio, quali trarà da li mer-chadanti. E questo è stà, perchè il re processe a li electori non investir il signor Lodovico, lui e successori, e lamen l’investì. Poi voleno l’archiducha cognossa da l’imperio quelle terre el tiem di l’imperio; poi di la guera tolta con sguizari de.; lamen è cosse, come fojudicato, non vere. Da Ferara, dii vicedomino, di 3. Come era stato a Cento dal Cardinal San Piero in Vincula, qual sta con doie ; lo honorò assai, et feno coloquij di turchi. Si duol di Modon, et si offerisse. El disnò con soa signoria. Era 1’oralor fiorentino, qual lo ho-norò assai, et è lì per praticha dii prefeto, qual si