ili MDXXVH, MAGGIO. 11*2 nie parole de non voler dar cosa alcuna, per esserli troppo spesso dimandali denari, né altro eie. Sottoscritta : Andrea Paribon. 72 Fu posto, per i Savii del Conseio et terra ferma, hessendo per compir li do anni eie respecto di lo illustre signor duca di Urbin capilanio zeneral nostro, et facendo per la Signoria lenirlo per li presenti tempi, sia preso che li sia fatto saper che semo contenti perseveri per Capitanio zeneral nostro ancora per li do anni di rispetto, quali siano per fermi, con li modi et conditoti è stalo fin ora. 24 di no . . . di si. Fu posto, per li ditti, scriver a sier Alvixe Pixani procuralor, provedilor zeneral una lettera calda, che’l sii col signor Capitanio zeneral el vedi di andar con lo exercito verso Roma, perchè non soccorrendo il Papa, si poi dir Italia sia persa. Con altre parole. Ave...... Fu posto, per li ditti, una lettera a sier Marco Foscari orator a Fiorenza, debbi dir a quelli excelsi Signori voglino star constanti in la liga nostra, perchè non semo per mancar, et mandarli li sum-marii di Pranza, et debbino con tutte loro forze mandar a soccorrere il Papa come nui havemo scritto al nostro Provedilor zeneral Pixani che’l fazi el va li verso Roma ; con altre parole, che non voglino mancar in aiutarsi loro instessi. Ave .... Et essendo sta comanda Consiglio di X con la Zonta, per dar una Zonla a le lettere si scrive a Constantinopoli, ma parse al Serenissimo indusiar, el cusì fo licentià il Pregadi a bore 23. Fo lassato in questa sera di torreselle domino • Baldissera Carduzio dottor, havendo dato la pie-zaria di ducati 51)00, et fo fatto venir a li Cai di X, al qual li usuilo dolce parole, che quello li era sta fallo era a requisitiou di presenti tempi, non che questo Stado non rimesse carissimo, el se li havea dato ogni comodila, né se li mancheria eie. Et lui disse sapeva la causa, et era bon servilor di questo Stalo. Nolo. Per bisogno del campo nostro fo mandalo fermenti el furine da slera .... alla volta di Pexaro, tolti stara 1000 ad impresiedo da Calzerai! Zopello a renderli di questi di Cipro vieti con le nave, qual di zorno in zorno si aspecta, et si sa erano zonle a Corfù, et tolto da altri, et certe farine di S. Marco erano a molin; sichè li Provedilori a le biave ave questo cargo, el li a Pexaro si.... A dì 16. La matina fo lettere da Marciano, 72* del Provveditor zeneral Pixani, di 13, hore 4 di notte. Del zonzer lì. Et di 14, ore 19. Come si lievano per andar verso Orvieto. Scrive, Zentil Baglion con li altri Bagioni mirati in Perosa, ai qual li fo mandato a dir per il Capilanio zeneral dovesseno ussir di la ciltà : cussi sono ussiti el é sta mandalo alcune zente pontificie in la terra. Scrive dii zonzer lì Camillo Orsini il qual fo in Roma al fatto, et ha parlato col Capitanio zeneral narrandoli la cosa come fu, et si è tulio amico del Capitanio, che prima erano 'inimici. Item, il Capitatilo ha liauto 1’ aviso del partir del signor Federico di Bozolo con 150 homeni d’arme a la liziera, .....cavalli lizieri el archibusieri per andar a veder di tuor il Papa fuori di Roma, quali partirono da Orvieto a dì 12, bore 18, sicché adì 13 di notte doveano veder di far la experienlia. Il Capitanio zeneral dice va con poca zente a far tal effecto. Item, come erano lettere del colile Guido Rangon, Conte di Caiazzo, el Piero Maria di Rossi andati da l’altra banda verso Roma can le zenle stalute per far il sopraditlo effecto. Pur che zonli al Tevere, non hanno potuto passar, fatto ogni experienlia, perchè a sguusso noti si poi passar, et che andavano pur con speranza di poter passar. Copia di lettere di Joanni Simoneta dapresso ^ Orvieto, alti 14 di Maso, alla signora duchessa di Urbino. Scrissi, credeva che camminassero solamente le Bande nere et le altre che sono col conte Guido, nondimeno cainminassemo lutti, et allogiamo con la lesta de le fanlarie a Marsciano, al camino di Orvieto, et il signor Duca havia fatto bon ordine di cavare il Papà di castello; ma perché lo illustrissimo signor marchese di Saluzo et il signor Federico prima che havessero inteso questi pensieri haveano pensato il medesimo, mi per altro modo et senza aspeclare di comunicarlo si erano posti alla exe-cutione, però il signor Duca non fa il suo, che era ragionevole et sicuro, et se ne poteva sperar di bene. Questa rnò a cornuti parlare ha poca speranza in se. Il modo che questi hanno pensato è questo, che il signor Federico di Bozolo con 150 homeni d’ arme et circa 250 cavalli legieri slra-tioli elecli, et 200 archibusieri, cambiassero per Castiglione della teverina sotto Soriano, Ira Cor-siano et Fabrica, per Civilacaslellana apresso a Stabia et per Magliano, Pecorarezio et Tormello,