605 mccccc, ver che per esso durissimo zeneral non si sera co- j mandato; nè presuma alcuni, fino che durerà la ba- i taglia, far bulino alcuno soto pena di la vita. i Primo feridor. El magnifico missier Marco Orio, con tute nave et quare se utroveruno. Secondo feridor. El magnifico missier Jacomo Venier, con tute le galie grosse. Terzo feridor, banda destra. El magnifico missier Hironimo Pixani, con le infrascrite galie : Sier Marin Barbo. Sier Polo Nani. Sier Marco Antonio Contarmi, quondam sier Alvise. Sier Francesco Pasqualigo, quondam sier Filippo. Sier Valerio Marcello. Sier Alvise Orio. Monopoli. Pasqualigo di Candia. Sier Alvise da Canal, quondam sier Jacomo. Banda senistra, quarto feridor. El magnifico missier Hironimo Contarmi, con le infrascrite galie : Sier Hironimo Michiel, di sier Antonio. Sier Sabastiam Foscharini. Sier Anlonio da Canal. Sier Filippo Basadona, quondam sier Zuan Francesco. Sier Alvise Salamom. Sier Anzolo Orio. Otranto. Sier Batiste Polani, di Candia. Barbarigo, di Candia. Quinto feridor. El durissimo zeneral, con le infrascrite galie, vi-delicei : Sier Nudai Marcello. Sier Andrea Foscolo. agosto. 606 Sier Alexandro di Gotti. Sier Bortolo Falier. Sier Francesco di Mezo. Bernardo Bucina, da Cataro. Sier Zuun Malipiero. Andrea Petrecim. Tra ni. Sier Marco Grioni. Et quantunque questo ordine non havesse effe-cto, pur ne ho voluto far notta, acciò 0 vi manchi. Da poi disnar, fo determinato far pregadi, zoè a dì X. Quello fo fato in colegio la matina, non scrivo, perchè non vi fui, et ozi fo solum leto molte letere, e queste nove venute. Li Capo d’Istria, di sier Piero Querini, podestà el capetanio, di 7. Manda avisi de’turchi, qualli fanno qualche preparatiom im Bossina. Manda una letera di Martini e Piero Ludovenich, data a Brignà ; li avisa zercha turchi. Item, scrive di certi debitori lì in Cao d’Istria, saria bon scuoderli, et li danari si scoderano ponerli a fortifichatiorn eie. Dii ditto, di X. Come mandò el fio di Jacomo Lepori, a saper quello fa no turchi im Bossina. El ditto li scrive di la adunation fanno essi turchi per corer in Friul o ver Dalmatia ; e altre particolarità, ut in ea. Di Veijia, di sier Piero Malipiero, provedador, di 8. Dii zonzer lì di oratori di Franza, vien di Hon-garia; ai qual li ha presentadi vituarie, et sono mon-tadi in grippo. Lem, come el fradello dii marchexe di Mantoa, hessendo con una caravella in Quarner, trete la saila, e amazò tre homeni, uno di qual era da conto; lo fé sepelir con honor a Fiume, va im Bossina a Schänder bassà. Ilem, de lì a Veia si arma lu fusta, aspetta hordine. Lem, turchi sono in bordine, el dieno corer di brieve. Lem, in una altra letera, dice, esser vero dii fratello dii marchexe di Mantoa, qual con 30 cavali et 40 persone, e lui vestito di beretin, con barba, esser passato, e uno suo 10 vide, va in Bossina, et è vero di morti da la sayta. Da Zara, di reclori, di 4 el 5. Come lui, sier Francesco Venier, conte, è stato a Nona, à visto il tutto, è pocha aqua a torno, e saria meio far disfar 11 terzo di la terra; à pro visto eie. Lem, di le 18 barche mandono in socorsso, capetanio Hironimo di Bertolazi, voriano monition, perché quelle haveano, le mandò a Nona, e una si rupe la mandano de qui. Da Brandizo, di sier Jacomo Barbaro, castelan dii Scoio, di 29 luio. Di previsioni -fate in castello, adeo non teme di nulla, ni etiam di 1’ armata dii 239