1251 MCCCCC1, GENNAIO. 1252 fo meglio, et Jo lo iici luor in la terza elelion, et cambiai castelan al scoio di Brandizo. Item, fu posto per sier Alvise Mudazo e sier Zuan Morexini, consieri, sier Polo Corer e sier Zuam Fero, cai di 40, in luogo di consieri, di far salvo conduto, per mexi 6, a li Garzoni dii bancho; la qual parte fo leta per Zacharia di Freschi. Ave il numero, et fu presa. Et il colégio reduto, consultorio di risponder al re di romani, di comenzar armar, et di le galie e averzer li viazi. Da Porto Gruer, di sier Nicolò Gradenigo, podestà di.....Dii zonzer lì di la serenissima rezina di Hongaria ; li andò contra col veschovo ; l’à posta ad alozar im palazo, et honorata assai. A dì 4 zener. In colegio vene l’orator di Roma, o ver legato, ritornato di haver dato il capello a Pa-doa al Cardinal Grimani (sic), et solicitò sia dato el canonicha’ di Padoa al Cardinal di Modena, olim datario. Item, la relaxation di domino Lucio Malvezo, con dar segurtà in questa terra di ducati X milia ; et etiam rilassar di prexon Zorzi Vida, contestabele, come fu promesso al Cardinal legato. Et il principe li rispose, a la prima, si conseierà, bisognava me-terla im pregadi, e dubitava non saria presa, e che con l’Anseimi si acordasse ; di Lucio non era tempo ; e di quel contestabele, si vederia il processo. Et poi li fo comunichà la diliberation di scriver a Roma, per le do decime al clero, cruciata et jubileo. Laudò, dicendo etiam lui eie. Vene l’orator di Napoli, dicendo era tornato di Porto Gruer, dove à lassato la serenissima rezina, starà qualche zorno lì ; à dolor collici; si lauda assai di luogo tenente di Udene, e di l’honor fatoli; etiam di quel di Porto Gruer ; et si ricomanda a questa Signoria. Poi fé lezer letere dii re suo, di 17, trate di zifra, a lui drizate. Avisa certi coloquij abuti quel zorno con sier Francesco Morexini, dotor et cava-lier, orator nostro, nel tuor licentia. Li disse, dovesse dir a questa Signoria, come la debbi pensar a la conservation de Italia da genie barbara, et che cussi come sempre è stata contra infedelli, cussi atendi a far li christiani siano uniti a difender la christianità ; et che si ofersse, per far bene, a tratar la pace col tur-cho; tamen à letere di Roma, il papa aver ditto mal di questa sua optima operation eie., unde si duol molto di esso papa, e danna ; doveria esser el primo a favorir eie,, et che per sua justifichation voleva scriver a tutti li principi christiani ; et nel partir di l’orator dii tureho de lì, li disse di li gran preparamenti di la christianità eie. Et il principe lo ringra- ciò di la soa bona voluutà. Poi esso orator volse dir alcune parole secrele, et fo mandato fuori chi non intrava nel conseio di X, liceii cai non fusse lì. Stè un gocho, e disse quello volse. Vene prima sier Piero Duodo, fo savio a terra ferma, olim cassier, dicendo era stà ditto, lui haver dispensato etc. E fé lezer li conti. Era sier Vetor Fo-scarini, camerlengo; fo trovà molti danari dispensati senza ballotation ; tamen è creditor, oltra di questo, di la Signoria. Intrò colegio di le biave, et parlono di far compreda de formenti. Et poi li capi di X fé lezer alcune letere, e altro non fo fato. Da poi disnar fo pregadi ; non fo el principe. Et, lezendo le letere, fo chiama il conseio di X con la zonta di danari ; e fato 1’ ubligatiom a sier Zorzi Pi-xani, va in Hongaria, di li ducati 200 ai mese. Et poi fo leto una lelera di sier Zuan Badoer, dotor, orator a Napoli, di 17, dato sacramento per li cai di X a tulli, di questo lenor. Come fu dal re, dove era 1’ orator yspano, e parlato di le armate, e di quella di Franza, dii pocho ajuto à dato, e dii partir di le sue nave, dicendo il re : Io so, per esser stato longamente in Franza, francesi pocho cura dii tureho ; otti veramente havemo a quella illustrissima Signoria ubligation, amor e fede, e il danno suo è nostro, se oferisemo a far pace o acordo ; ho amicitia con li bassa e sanzachi, et era bona opera ; el papa non voi, perchè non fa per lui ; li reali di Spagna fanno il suo dover, et etiam per custodia di la Sicilia, et fa la guerra fuor di caxa ; e sarà ben si potrà mantegnir 1’ armata. Di Alemagna è letere, per tuto fevrer il re sarà con exercito in campagna ; et abiamo letere dii nostro orator da Venecia, ha, per via di Focher, il re à sequestrado tutte le intra te eclesiastice, qual voi meterle in la expedition contra turchi, prima expedite le cosse de Italia. Il papa è nostro nemicho, et il ducha di Gravina si parti, e ' andò a Roma per aver madona Lugrecia, e il papa 49'2 non la voi dar mo. Et menò uno suo fiol primogenito, qual il Cardinal Orssini lo ha con lui. Concluse, faria il tutto per la Signoria nostra. Et li soi oratori erano andati in Franza, e hanno letere di primo, di lhoro, dii zonzer in Avignon, et le voce si dice de qui non è vere, che siano stà licentiati, non vadino più avanti, come questi marani dicono, perchè an-dono per causa dii matrimonio di nostra fìola, et have qui el salvo conduto dii re di Franza. Pregò poi scrivesse a la Signoria, volesse scriver al nostro orator in Franza, li ajutasse. Et esso orator li rispose etc. Poi li disse di la trata di 2000 cara di for-