669 MDXXVII, AGOSTO. 670 Fu preso che una sententi» fata per sier Marco Minio« olim duca in Candia, contra un sier Marco Dandolo di Crete, di zerti (?).... possi andar ai Conseglii. Fu posto che li Savii sopra la mercadantia pos-sino venir al Conscio di Pregadi, con certa parte di zambelloli. Fu posto certo lotto voi far Zuan Manenti di ducali 40 milia. Fu posto certo lotto di ducali 12 milia voi far Hironimo Bambarara. x 447* Di Raspo, di sier Filippo Donado, capi-tanio, di............. Di Caodistria, di sier Alvise Minio podestà et capitanio, di hazi., con avisi di turchi. Di sier Piero da cha da Pexaro procura-ter, proveditor generai, di 23, hore . . ., date in campo a Fregarmi. Come quella mattina' erano stati in consulto, cussi volendo monsignor di Luticeli, con quelli capitani francesi, et domino Ambruoso di Fiorenza, signor Cesaro Fregoso et altri; et parlato di tuor l’impresa di Milan, overo di Alexandria. Esso Orator parloe si dovesse tuor quella di Milan. Dapoi disuar, iterimi in consulto, dove fu etiam Lutrech. Li capitani francesi vulcano tuor quella di Alexandria ; et questo fanno per non esser zonli li lanzinech che si aspetta ancora; et lui Orator voleva si lassasse 4000 fanti, 100 ho-meni d’arme, 200 cavalli lizieri a l’impresa di Alexandria, et con il resto di le zelile venir verso Milan. El si ha, sono zonli di là di Ivrea, ch’è apresso a Ivrea, 12 bandiere, el aspeclavanó li the-sorieri per haver danari. Sono zonli in campo 600 venturieri, et fallo il conto, sguizari, lanzinech et altri saranno da 26 milia fanti ; el h nostri et quelli del duca di Milano saranno da 10 milia ; el battuti 6000 di page morte el inutili, restano 30 milia. Bor a la (in Lutrech concluse si vadi a la impresa di Alexandria, et damalina si dieno levar. Item, scrive esser zonli li 4 oratori di la comu-nitè di Zenoa in quella sera : quello exponeranno aviserà per altre sue. 448 Copia di una lettera del campo, da Marignano, di 23 Avosto 1527, scritta per Lodovico Morello da Forlì contestabile, a Zuan Morello in Yenetia. Da novo non mi occorre altro, salvo che questa mattina havemo falto impicare uno Polo Zapala da ' Ravenna favorito da li Rosponi, qual era venuto in campo por sublevar de li compagni el menarli al campo de li inimici. Ultra di queslo, per quanto se intende, monsignor di Lutrech ha fatto una sca-ramuza con il carissimo Pexaro, dicendo che sempre fu costume di la Signoria lassar perdere li exer-citi per miseria, et che ben sa come sta il nostro campo di qua. Non so quello voglia inferire. Questa notte passata li inimici, quali sono in Milano, hanno fallo grandi fochi et tirar di artelarie ; non si sa quelo imporli tal alegreza ; intendendo ve ne darò aviso. Copia di una lettera di sier Filippo Donado capitanio a Raspo, data a Pinguento, a dì 25 Avosto 1527. L’altro beri in pressa scrissi lo aviso hauto de turchi, quali erano su quel di todesehi facendo danni assai come hanno facto. Al presente, significo esser levadi et andadi via cum gran preda de anime et de animali, havendo brusà ville assai di todesehi el non di altri. Ha ben danizà alquanto i luogi del conte Chri-lcforo, per i quali etiam hanno passa. Ai luogi nostri non hanno facto danno alcuno, et non sono stati sopra quelli ; et per quanto havemo 448* per uno turco preso, dice esser numero 2300, et suspecta non ritornano. Vano rumando et depredando lutto il paese. Io ho mandi fina nel campo dove erano li turchi, et visto il tutto, et li luogi brusadi. Etiam spazo uno a posta fin in Cao de Islria che mandi questa con la prima barza. Zuoba da malina se apresentono et corseno per il paese dove sono stali depredando et brusando fin Sabado da malina, che fo beri ; del qual luogo se parlino et ritornano. Sumario di lettere di Veia, di sier Agustino 4^ Valier provedador, date a dì 22 Avosto 1527, ricevute a dì 27 ditto. Questa mallina vene de qui domino Hercules da Pago con lettere del magnifico et reverendo domino Zuan Batista Bonzagno preposilo Varadi-nense, secrelario, conseier et orator del serenissimo re di Hongaria destinalo a la Signoria nostra, et portò etiam lettera di quel serenissimo Re di 25 Luio, scrila di sua mano, et ricercò una galla che havesse a condur esso orator fino a Parenzo. Li rispose non poteva darli galla, per esser il Capitanio zeneral fuora, lutte le galìe saria con lui ; et li prò-