619 MDXXVU, AOOSTO. 6-20 trech di 100 homeni d’arme; et zonto in campo al Boscho. andò a trovar ditto Lutrech, et parole hinc inde dictae. Lo lene a distilir con lui. Et havendo preparato di darli la bataglia, in la qual etiam li fanti nostri erano deputati, venne fuora del castello tre capitami, uno spagnuol, uno to-desco et uno talian, dicendo voler capitolar ; ai qual esso Lutrech disse non voler far alcun capitolo, ma vo'endo, si rendesseno a soa descrition. Et cussi tornorono in castello ; et par la sera us-sirono fuora et fono contenti rendersi. Et havendo mandato per saper da Piero di Lóngena venuto con lui, qual era in camera con dillo Lutrech, et non potendo, parlargli, el signor Theodoro Triulzi li mandò a dir che si haveano resi a descritione, qual era che li lanzinech in zipon et spagnoli con una cana in man ussisseno ; li lanzinech andasseno per terre di sguizari in Alemagna, et li spagnoli per Lenguadoca via in Spagna. De li italiani ancora non era sta ordina quel si havesse a fare. Dentro era il conle Baplista di Lodron con la moier et fìoli, et inlesi etiam il padre di la moier. 412* Item, scrive come era venuto uno araldo del capitanio Andrea Doria con lettere da Portofm, di 9, hore 4, che avisava esser venuti per nome del Gran Canzelier di Spagna et del governalor Adorno di Zenoa nontii, per voler capitular et darsi ; sichè Zenoa veria a la devulion di la liga. Et avisava saria bon si mandasse qualcho uno a quel governo, che governasse meglio quella terra di quello era sta governi sotto cesarei. El par che monsignor di la Morela, è capitanio di l’armada francese, scrive insieme con il Doria quanto ho ditto di sopra. Da poi disnar, poi vespero, fo Collegio di Savi. Da Fiorenza, di V Orator nostro, zoè da . , di 12. Come a dì 10 et 11 in Fiorenza erano morii 700 da peste. Scrive, quelli Signori si duol che ’I nostro campo si smenuisse. Vene missier Evanzelista nonlio del signor Teodoro Triulzi, et portò lettere del campo, del Bosco, di 12, del ditto signor Theodoro, per le qual lo avisa monsignor di Lutrech volerlo mandar al goverrto di Zenoa. Nolo. Bozi a Padoa, la duchessa di Urbin, qual era alozata in caxa del cavalier Obizo, exorlata da li rectori, vene ad alozar in palazzo del Ca-pilanio. 413 A dì 16 Avosto, fu San Rocho. La mattina non fo lettere di campi. Da Constantinopoli, di sier Fiero Zen baylo, di 17 Luio. Come fin 20 zorni si aspec-lava il ritorno c^pl magnifico Imbraim bassa, qual vien vitorioso. Scrive di grandissima mortalità è lì ; ne moreno 200 al zorno. Et come, essendo andà a la Porla per haver certi mandati per le cose di Dalmatia, che Aias bassà li disse di certa .....intervenen lo sier Alvixe Zane qu. sier Andrea et lui haveria conzà; ma vene aviso clie’l ditto havia di plano pagato. Scrive come si aspe-lava oratori del re nuovo di Bongaria. Vene monsignor di Baius orator di Franza, et parlono di le occorenze presente, per lettere baule etiam lui da monsignor di Lutrech. Vene i’ orator di Fiorenza per lettere haute heri da soi signori. Zerca il campo qual si ani-chila ; et altre particularità. Da poi disnar, fo ordinato Pregadi per expe-dir la cosa del vescoado di Treviso et di Cividal di Bclluh. Dal Bosco, fo lettere di sier Fiero da cha da Pexaro procurator, orator, di 13. Come, essendo inlrati lezente nel castel del Bosco, quello fo lutto sachizato; fino la cenere fo tolta, ancora che Lutrech li dispiacesse, ma non polè remediar. Solum la moier del conte Zuan Batista di Lodron, sua figliuola, el una so’ neza 1’ ha risalvala et la manda in Alexandria a donar a suo marito; tamen la roba tutta li è stà tolta. Li lanzinech che erano dentro da numero .... li ha tutti mandati in zipon con una zoia in capo et una cana in man, per via di sguizari, ne li soi paesi ;.et li spagnoli a questo instesso modo, quali sono numero . .. . , per la via di Franza, li quali per camino saranno marlurizadi. Scrive, come si contava li ducali 32 milia portò con lui, et de li 20 milia resla, Lutrech è contento se li dagi di qua a monsignor marchese di Saluzo per pagar le zente 1’ ha, che lui li farà boni et melerà a conio di ducali 52 milia. Scrive, come la cosa di Zenoa par che la parte contraria a la liga sia slà più potente et ha revocato il venir di oratori a capitolar ; per il che Lutrech vene in' collera, et terminò da mallina levarsi di qui con questo exercito et andar a Novi, per andar a Zenoa mia 40 lontano. Da Ravenna, fo lettere di sier Alvise Fo-scariproveditor, di. . . . Come, havendo voluto haver da quelli governa l’intrade ducali 600 per pagar li fanti, et non li havendo potuti haver, si deliberò voler veder il conto di le intrade, et quelli recusando, a la fin vederà et lutto passarà bene.