<347 MCCCCCt, GENNAIO. 1348 con un lanle ili Muslala bei, bassa di la Valona, di nalion calavrcse, ol fo a Lcpnnlo ragazo di Marco da Navara, qùal dice, che a la Valona è solimi fuste 5, c di la Vajussa non fono frate alcuna galia, c a la Valona è solmn 5 fusto, et il signor turcho è in An-drinopoli, perchè in Conslantinopoli hè grandissima peste, et ha mandato comandamento al ditto bassa, che a la Vajussa fazi fabrichar galie tre grosse, e con la compagnia sua el delti star in hordine, per caval-char suso fin harà l’altro comandamento ; et seguita alcune parole, qual fono depenate, per esser cosse dii conscio di X. Ilem, mandano essi rectori il conto di la fabricha dii mexe, sperano presto ultimar le fabriche, ma voleno danari; e, compite, la terra si potrà poi biaslemar; et è compita la scarpa de verso el porto, contigua al torion di l’armiraio, e sperano fra sei zorni compir etiam dito toriom. Ilem, li soldati de li non p'onò viver, e li hanno dato ty« paga. Ilem, quelli provisionati di castelli non voleno star per non ha ver danari; per tanto à scrito a li capi di X, li provedi. Ilem, non hanno più fermenti ni biseoli. Ilem, hanno spazà Zanelo di Murati e unschi-razo, c cargà la galia Vilura bastarda, e tolto li bi-scoti di castelli, e mandati in armada eie. Di Olranlo, di 4. Scrive zercha l’orator dii turcho, ritornato di Napoli a la Valona, sopra un gripo di un corfuato, nominato Dimitri Zalcti, da Corfù. Essendo el dito a Rocha, za un mexe, per il vize re da Leze li fo fóto tuor el timon e le velie dii gripo, e retento ini prexon, fin la venuta di dito orator, qual andò col gripo a la Valona ; e poi esso patron fu lassato, et par sij per vegnir un altro ambasador al re, (in pochi zorni. Ilem, ha di novo, per letere dii signor di Rocha, di do; ha che di la Vajussa erano cavale do galie, et più ne hariano cavate, si non fusse le aque erano basse, et a la Valona è do galie et 4 fuste. El sanzacho è versso Corfù, e a la Valona è restato el vayvoda, con pocha zente, per vardia. Dei Trane, di 18. Zercha biscoti, e a di 13 mandò al rezimento di Corphù, per la marziliana de Marchexin Corteler, da Venecia, formcnto stara 1600; e, trovando uno navilio, manderà il resto fin 2000; e, a dì 14, spazò con biscoti miara 120 una caravela per l’arma’, e fa zerchar uno altro navilio, per farlo cargar di bischoti. Ilem, molli navilij intende è periculadi. Ilem, justa i mandati, non lasserà Irar più a’ catharini formenti, senza pagar la Irata. Ilem, si proveda dì havor la trata, volendo biscoti ; et li oficiali regij non lassa vegnirne, e a la fiera, l’anno passato al zorno soleva vegnir cara 150, non è vernili in tulio cara 8; c a Rarlota, tal zorno è andati da cara 160 e più. Ilem, avisa merchadanti fariano far biscoto a miera 80 al mese, ma voleno ducati 5 524* de carlini per spesa per caro, dove lì a Trani paga solum ducati 4 et un tari, et idlerius bisogneria haver la (rata di essi biscoti, e tuto verìa a uno precio, per esser de lì avantazo nel pretio dii formento. Ilem, à ricevuto letere dii zeneral, voi biscoto ; lui manda quanto el puoi. Da Molla, di sier Hironimo Pizamano, gover-nculor, di 13. Come, per haver in le man l’orator dii turcho, armò de lì una fusta et uno gripo, con ho-meni 46, et a dì 5 li mandono a li pedagni dì Bran-dizo, per haverlo elQ. Et inteso si dovea partir da Rocha, sì messeno in mar ; ma la fusta con li oratori predili, lontanata da tcra mia 30, scoperse certe velie ; e, dubitando, tornò a Rocha, e lì nostri navilij steteno quella note in mar ; et il zorno, per il tempo, li fo forzo tornar a li pedagni. Et a dì 27, con uri tempo fato, a liorre 22 diti oratori si levono, et tra-versorno a la Vallona, e a l’alba la fusta intrò in la Valona, e il gripo sul qual era mule 5, che ’1 re mandava al signor turcho, con altri presenti de pani di seda e di lana, elicmi intrò a hore 22 ; e, si le nostre galie erano a la vardia, non intrava. Et, a dì 2!), quelle galie ritornò al Sasno, erano state a Durazo; et ha inteso esser stà cavata una altra galia di la Va-jusa, sì che a la Valona sono do galie et 5 fuste, et una d’esse è la galia pagana. Dice quello à far dii conlrabando di quel da Pexaro eie.; aricorda la so-vention di quel bombardier. Ilem, scrive di salnitrij cargati miara 3 per l’arsenal nostro. Da Trani, dii governador, di 4. Manda una de-positiom abula da uno zudeo, habita a Barleta con moier e Boli, venuto nomier de’ turchi, et la copia è qui soto scrita. Lazaro Padoano, hebreo, a dì 3 zener 1501, constituido in secreto davanti el magnifico govcr-nador, disse come za mexe uno et mezo se ritrovava a Salonichio, dove l’intese l’armata dii turcho esser andata a Conslantinopoli, e tirata in terra. E, partido da Salonichio per alcune soe facende, andò a trovar el signor turcho, el qual vegniva con lo campo da Modon, et trovolo de là del Vardaro 30 miglia, versso el Ziton ; dove, habiando trovado esso signor turcho, per spazar uno suo memorial.siete in campo ben zorni 4, et lì in campo, per bona via, intese, et cussi dice esser la verità, come el signor turcho ha-veva mandà a Trabisonda, per far vegnir calaphali por conzar l’armata a Conslantinopoli. Et altre parole intese lì in campo, come el signor turcho questo anno voleva far velie 400 grosse, et meter X ho-