669 mccccc, a saclio da l’armada nostra ; il resto di le nave, car-ge di merchadantie. Turchi hanno galie grosse X di la Prevesa, longe passa 58. Biasma, in conclusion, l’investir. À boche di bombarda, trazepiere lire 100. Di sier Marco Orio, vice capetanio di le nave, di 24 et 25, al Frodano. Nara tutto il successo; bia-sina F investir; et si ha per do schiavi, che quelli di Modon afondò do palandarie di turchi con le bombarde, et conte turchi voleva, al tempo dii combater, meter di mezo nostri, 5 galie grosse vene di fuora via, e non volsè intrar, e non bave remurchio poi da poter intrar ilerum, per esser im bonaza. Fu ferito el comito et il paron, et compagni numero 50. Si duol eie. Item, a dì 28 el ditto scrive, le sue letere non è lete im pregadi. Dal Zanle, di sier Nicolò Marcello, provedador, di 31 luio. Scrive de li provisionati à manda a l’arma’, 278, per il sora masser. Item, è capita lì (¡0 strabuti di Coron, qual li ha retenuti, e dato le caxe e iiiozo uno di biava e uno di orzo, e li à manda in armada al zeneral. E per saper di novo, à manda il suo bragatim in la Morea; qual, tornato, dice haver parlato a’ christiani, e li dicono quelli di Modon si tieni, et esser partiti di campo persone 20 milia fuzidi, e il signor à manda a li passi, e hanno terminato haver Modon ad ogni modo ; e quelli dentro si tieneno, e si difende virilmente; prega li sia manda danari per li fanti sono lì. Di sier Filippo Salamoili, caslelam dii Scoio di Brandizo, di 20. Scrivi la neccessità di quel castello ; non è monitiom, ni vituarie, nè li fanti non hanno da viver. Di Cao d'Istria, di sier Piero Querini, podestà et capetanio, di 20. Come in executìon di nostre letere, fa il processo contra sier Andrea Magno, fo podestà a Pinguento. Item, el ditto, di 21, scrive aver auto letere di 16, di Francesco Lepori, da Bi-elwchio, qual manda a la Signoria. Dice fo dal conte Stefano di Baglai, tro’ discordi tra li fioli e moìer. Poi andò al signor Joveti, dispoti in Costagniza, dove à inteso tuta la Bulgaria e paesi di Smedro, verso la Turchia, esser levati la fior di zente vìlana. per andar a l’armada. Resta solum Schander bassa con 500 cavalli, per varda di Bossina e ver Bosagna. Poi andò dal signor Michiel di Blagni a Othoch, e fo ben aceptato, et mandò uno homo al castel de’ turchi Camengrath; qual, tornato, referì esser solum quanto di sopra è ditto. E inlese, per uno messo di llongaria, quel rtj con il re di Poiana aver mandato 267 certe zente nel paese dii turcho olirà il Danubio e Servia, in Bulgaria, zercha numero 9000, capetanio agosto. 670 Belmuschovich Jose, sopra lì stratioti, e Cliiserovat sopra le zente d’arme; e hanno fato gran prede, e ' conduta la preda in llongaria, e à manda dal re per zente; sì che quelli paesi di Bossina e ver Bosagna, sta con pericolo. Item, fo a Bichachio, a dì 14; trovò il castelan dìi conte Anzolo Corvino, e intese, ut supra, di esser solum turchi 5000, il resto andati a la Porta. Item, zonto persone di Buda, il re è levato e va versso Belgrado con zente assai, e à messo colta per tutto il paese, el le zente, zonte a Bach et a lloch sopra el Danubio, su la via di andar a Belgrado. E dito explorator resta de lì. D i Vicenza, di sier Zuan Balista Bonzi, provedador per le camere. Come manda de qui ducati 800, scossi de lì eie. Da Ferara, dii vicedomino, di 23. Come à nova, pisani hanno aver auto Librafata per forza, e f hanno bombardata, et à uno bastioni e diexe page dentro, e lo combateno. Manda lelere a Zuan di Lanti, de uno pisano. Item, Pistoia è in arme con alcuni castelli, e si rebeleriano a’ fiorentini, si pisani aveseno fomento ; fariano eie. Et per colegio lì fo scrito vadi a visitar el Cardinal San Piero in Vincala, qual sla ivi vicino. Da Rimano, dii secretano, tre lelere. La prima di 16. Come a Cesena è sta cridà, deponi le arme una parte e l’altra. Et eri partì per Roma el conte Nicolò da Bagno, domino Marco Casino, domino Cesare, figliolo di maistro Dominico Orifice, e maislro Hironinio di Bertuzì, capi di parte, noviler mirati in Cesena, per andar ad aceptar el due,ha Valentino ; e cussi farà Santo Archanzelo, mia cinque de lì. Eri fo fato fuogi e bombarde per alegreza, el il signor di Rimano, dii mal havia, era migliorato. Dii dillo, di 21. Come el signor sla pur cussi; vomitò collora e sangue di naso ; e lui à confortato madona, fazi venir altri medici lì. Item, mandò questi dì domino Galeoto di Gualdi, suo consìer, per visitar il ducha di Urbim, e dolersi di la morte dii fradello ; et ozi à ritornà a visitarlo. Dii dillo, di 22. Come tutti li castelli di Cesena à mandalo noncij a Roma, ad aceptar il ducha per signor. Da Udene, di 21, et dii signor Bortolo d’Alvia-no, di 20, da Gradiscila. Come mandò maistro Ans, bombardier, a Goricia, et, ritornato, dice esser venuto capetanio di fanti dìi re domino Lunardo di Vaidiari, homo praticho, con tre capi a cavalo ; qual dice, il re mandava 2400 fanti, quali erano a una cità nominata Lobach in todesco, pagati per do me-xi ; e hanno 300 pezi di artilarie, falconeli e colo-