285 MCCCCC, MAGGIO. turchi 5000 esser reduli in ver Bossanadubita non fazino danni. Di Sibinicho, di 4 aprii. Come scrisse bora re-plicha, turchi corseno cavali 200, su quel conta’, in 300, a do ville zoè de Frane et Morich, e anno menato via anime 60 e molti animali. Ilem, per letere di 14, dii ditto, come parte di quelli dii vice barn, e nostri, si messeno in bordine, et investiteno turchi; amazono tre, et preseno tre cavali, et recuperano alcuni animali. Da Zara, di rectori. Zercha excomimication fatoli per il vescovo de lì, e questo per haver seperato zente di la terra, per caxom di la peste, et mandate ad habitar sul Scoio. In questa matina fo balotà ducati 4000 di mandar a Corfù, per armar do galie de lì, con essi so-pracomiti. , Da poi disnar, fo pregadi, et fo domenega, che si suol far gran conscio. Vene il principe; fo leto le letere, et poi una deposition di uno raguseo, qual re-lori in eolegio con li cai di X, venuto prestissimo per nome di soi signori ; è nominato Martim di Todaro. Disse esser nova a Ragusi certissima, a dì 6 aprii, il signor tureho partì di Andernopoli, per venir in la Romania bassa ; e prima partì el bilarbeì di la Romania; e tutti li sanzachi de qui il signor li levava, zoè di Servia, di Bossina et Albania ; lassava solicm 100 Schender, qual restava ini Bossina e ver Bossana. Ilem, il signor à fato far comandamento, che tutti debbi portar vituarie in campo, unde li signori ragusei anno voluto avisar la Signoria ; et per eolegio fo expedito letere di questo al capetanio zeneral nostro. Ilem, fo cavado do capi di 40 a la bancha : sier Pollo Morexini, quondam sier Orssato, et sier Pollo Corer, di sier Marco. Fu fato 5 sopracomiti per eletion: sier Andrea Bondimier, fo patron in Aque Morte, di sier Zanoto ; sier Vetor da Leze, fo patron di nave, quondam sier Priamo ; sier Bortolo Dandolo, fo eao di 40, quondam sier Piero ; sier Piero Trivixam, fo patron di nave, di sier Baldissera ; e sier Francesco A rimondo, fo cao di 40, quondam sier Scollò, qualli tuli acetono e andono. Edam fu fato, per eletion, castelam di la rocheta di Cremona, justa la delibcration dii conseio di X, sier Sabastiam Maniero, cao di 40, quondam sier Mathio. Jo veramente Per la Signoria fui mandato a Lio, a far la mostra di Provisionati andava in Levante; non fu bordine, et tornai im pregadi. Fo conseio di X, et fo tolto libertà di tratar ini Pregadi, cervini il Cardinal Ascanio, tome# di non 'ezer altro. Fu posto per li savij dii conseio e teraferma, di risponder a li oratori francesi, cranio contenti dar a la regia rnajestà il Cardinal Ascanio, per la observan-tia li havevamo. Et sier Lunardo Grimani contradixe, dicendo era da indusiar. Rispose sier Lunardo Lo-redam, procurator, savio dii conseio. Poi sier Antonio Trum, el consier,. qual messe de indusiar fino essi oratori diceva allro. Rispose opdme sier Lucha Zen. Andò la parto: 11 non sincere, 8 di no, 64 di savij, 91 dii consier, di l’indusia. Et questa fo presa. Ordinato gran credenze, e dato sacramento [ter li cai di X a bancho a banclio. Et intisi judicia reipu-blicce ferenda sunt, non semper laudanda. A dì 4 mazo. In eolegio. Jo andai a Lio ; la Signoria dete audientia ; li savij consultono zercha la risposta a li oratori francesi. Da Rovere, di sier Mafio Michel, podestà, di do. Come è nova, il re di romani, inteso la captura per francesi dii signor Lodovico, spazò uno orator al tur-elio. Ilem, il re è a Yspurch con la raina; vano a la caza. Erano ambasadori di Milan, questi : conte Antonio Crivello, missier Nicolò di Stadi, missier Mi-chiel—, e missier Ilironimo, et tre ambasadori di Pavia e,do di Como. E con il re era il ducila Alberto di Baviera con cavali 40 ; e il gran v.° di Maga-zan (sic), con cavali 40; el conte de Zola; F orator di Spagna, quel di Napoli, missier Nicolò da Corezo. Et che il re avia auto da Napoli ducati 18 milia il luni santo, e spazò 800 borgognoni per andar in ajuto dii signor Lodovico ; ma, intesa la captura, ritornono. Ilem, i fìoli dii signor Lodovico fono conduli, eri fo 8 zorni, da Prexenon a Uspurch, con carete 12 di casse. E il vescovo di Rode à ducati 60 milia. Da poi disnar, fo gran conseio per expedir il Grimani ; fo compito di lezer le scripture, et poi si disputerà. Poi fo pregadi. Jo non fui, per esser andato a Lio a expedir Paulo Albanese, contestabele, va in Levante con 200 provisionati. Et vene il principe. Fu posto per li savij dar il Cardinal Ascanio a li oratori francesi, e farlo acom-pagnar fin a li confini de Milam. Parlò sier Nicolò Trivixam, procurator, et aricordò si dicesse a dicti 106 * oratori, zercha Ferara e Mantoa. El li savij conzò una parola in la parte. Poi parlò sier Lorenzo di Prioli, fo avogador; dicendo non era da promover alcuna cossa, fino lhoro non dicesse, et che promovendo nulla, el principe dovesse tuor rispeto. Et cussi fo conzà la parte, et fu presa ; et fu consilium necessilalis. Fu posto per tutti, scriver a li oratori nostri in