1369 MCCCCCI, FKBBRAJO. 1370 A di tre feorer. In eolegio vene l'orator di Franza, et fé lezer una letera li scrive il re da Bles, di 22. Come è zoioso per la nova di la presa di la- Zefalonia, e fa armada potente, e voi recuperar non solum quello à preso il turcho di la Signoria, ma eliam di altri christiani. ltem, li comanda resti ancora de qui, a requisition di la Signoria, e lazi per quella, quello la vuol. Item, quanto a le do caracliie di Zenoa, di quello à fato a’ navilij nostri, li provederà per si, fato sarà memoria. Ilcm, Mathio Copola non è zon-to, lo aspetà; et ha nova di M.° Charles, suo orator in 'Eiemagna, di Nolimberg, come spera si farà bon acordo; e li oratori di l’imperio, fonno li in Franza, si parlino contenli di lui ; e dice la Signoria esser soa amiga, aliala e confederata eie. Item, fè lezer una letera li scrive el Cardinal di Roani, di 23, in conformità; dimanda li mandi falconi sacri, a suo nome, e di la gran armata si fa, e che di le facende dii re, tuto passa bene eie., e rimangi de qui, perchè sarà con honor suo. Et il principe li rispose sapientissime, e che la regia majestà feva grossa armata, et era ben. Di Roma, di l'orator nostro, di 25, 26, 27, 28, 29 et 30. Il sumario è questo : in la prima, di 25, come fo dal Cardinal Santo Anzolo, acciò pagi le sue decime, e persuaso assai. Rispose non poder, e sì ben l’anno passato fece, hora, per le graveze dii eolegio, non poi; e, in conclusion, si non ara cargo de lì, le pagerà ; ma, havendolo, non poi pagar. E l’orator lo astrense assai, per amor di la patria, e in exempio il Cardinal Santa f paga il cargo dii co-legio e le decime in Spagna ; e soa signoria disse voi dar le soe intrade a la Signoria, e quella li fazi le spexe, e pagi per lui eie. E cussi si partì. Sarà con domino Francesco Candi, suo secretano, per eie. Item, è stato con lo episcopo tragurin, orator di Franza, per la materia di la cruciata, e informatolo dii tutto, justa le letere nostre eie. Dii ditto, di 26. Come è stato col secretano dìi Cardinal Michiel, e persuaso a far il Cardinal suo pagar le decime ; qual dice, sarà contento. Item, li fo-raussiti di Perosa sono intrati in Nocera, con aiuto dii signor di Chamarin, si dice eliam ducha di Urbim, e missier Zuan Bentivoy per ritratar l’impresa di Faenza, ite», le trieve tra Orssini e colonesi non è seguite, sì che si prepara caxe soto il Cardinal Orssi-no, per habitar zente d’arme lì in Roma ; e si dice colonesi è reduti a Marino. Item, di certo frate di San Francesco, stato in campo dii ducha, è partito e andato in Reame; il papa dà orechie a tutti, e fa quel li torna destro. Item, uno episcopo di caxa dii Cardinal Santa f è partito per Spagna ; si dice, si Irata praticha tra Spagna, Maximiano e re di Napoli. Item, par il Cardinal Roan habi scrìto de li, volendo ajuti il papa haver Faenza, li fazi più ampie bolle di la legation di Franza, sì che sarà uno altro papa in Franza. Item, di certi romori si divulga de lì, e di novità di Alemagna, e preparation e lige si trama ; et di la trieva fata dii re con Franza, che ¡1 re di romani non voi confirmarla. Dii ditto, di 27. Come fo dal papa, et ozi fo concistorio, e soa santità li disse, volea dar principio ad armar, e catar li danari per Hongaria, e voi far con-gregation di cardinali eie., e, non potendo andar im persona, voi mandar uno legato ; perhò, venere, voi li cardinali si reduchino, dove soa santità non sarà, et lo tanserano ; eliam tanserassi lhoro cardinali. Poi disse, la Signoria doveria far per el ducha, e dir a missier Zuan Bentivoy, non ajuti Faenza. E qui disse : Il roy voi el stagi ; senio contenti ; e zurò non volleva Bologna per lui, ma cazar quel tyranno, e redurla a la Chiesia. E disse : In questo la Signoria mostra discortesemente verso nui ; et è contento da 532 mo far a missier Zuane predito ogni cauzione, solum voleva Castel Bolognese, eh’ è di la juriditiom di Ymola; e za pratichò di far suo fiol Cardinal, e aver certi danari eie. E 1’ orator li rispose sapientissime; la Signoria faria il tutto, pur non fusse con denigration dii suo honor. Et per esser el Cardinal di Modena lì, qual si dolse al papa de la sua cossa, non volse esso orator parlar di la cruciata. Dii ditto, di 28. Come è stà dal papa, in materia decimai e crucialce voglij concieder a la Signoria nostra. Soa santità rispose, voi far doman con li cardinali eie.; et bisognerà trovar ducati 40 milia per l’ongaro, e ducati 60 milia per lo armar; et poi la spexa dii Cardinal legato manderà su l’armada, sì che è contento li danari vengi qui, e si spendi in l’armar. E li dete di la man su la spala, dicendo : Scrivè a la Signoria dii partito, volemo li danari si spendi lì, in beneficio suo e di la christianità, e non in altro ; perhò quella ne dagi ajuto a dita cruciata. Item, poi li disse esser dato el vescoa’ di Cividal a domino Bortolo Trivixam, pregando desse una ri serva, di tanti benefìcij equivalenti a questo, al fiol dii conte di Pitiano. Laudò aver dato al Trivixan, qual comendò assai ; et disse faria la riserva, e la comesse al reverendissimo Capua ; el qual disse, era mal dar benefìcij, ma ben uno beneficio sollo, acciò molti nostri benemeriti potesse haver eie. Dii ditto, di 29. Come ozi li cardinali sono siati insieme, et non vi era il papa ; e parlato di mandar