1065 MCCCCC, NOVEMBRE. 1066 dà audientia. per non udir li reclinimi ; e da Rimano à nova, sono mal contenti, per non li oservar li pali, guanto a li dacij. Item, le strade di Ràvena a Faenza è rote, perhò etc. Manda una letera abuta da Forlì di missier Guido Guidarello. Dii signor Astor di Manfredi, al dito podestà di Ravena, di X. Avisa dii perder di Bersegelle, et lamen quelli di Val di Larnon sono constanti a la devution soa ; et di 13 castelli n’ è perso solum doy ; e spera, per le discordie vi sono, di recuperarli presto, et mantenirsi in Faenza ; pregando esso podestà li ajuti in quello puoi. Item, li antiani di Faenza scriveno a esso podestà in conformità ; nara il perder di Bersegella, et sperano, ajutandoli, tenirsi. Da Fori', di Guido Guidarello, di X, al podestà di Ravena. Come Dionisio di Naldo vene eri da Brisegella al ducha, con el qual parlò lonzamente in camera. Dice, domenega passada, Zuain Evangelista, fradello dii signor Astor, con zercha fanti 200 di missier Zuan Bentivoy, e zercha 500 di Val di Lamon, venero sopra la colina, zoè per la serra del monte a la volta di la rocha di Brisegella, che ancor si tenia, perhò che à due roche, di le qual Dionisio subito ne bave una, come gionse, et vene cridando : Astor ! Astor ! E conduse fanta-rie, come dice, 1500, è cavati di diversi lochi, come di bolognese, et di lochi di fiorentini e altri lochi 422 * di montagna ; e, con li liomeni d’arme, che ha del duca, e cavali lizieri, andò a la volta de questi, et miseli in fuga ; e con questa gente andò a le case de’ Bosi, e quelle brusò, e amazò cercha liomeni 4, e brusò altre case de’ soi nemici, e ritornò. E quella sera medema hebe 1’ altra rocha, tal che tiene Bre-segella con tutte do le roche, e la rocha di Rontana, e certe altre rochete de la Valle, per modo che de le roche de la montagna, oltra quelle de la Valle, come Zaperano, la Preda e altri logeti fin bora hanno auto, resta solum la rocha de Monte Mazor, dove è dentro uno da Tirone, che si tien per el signor Astor. Ben è vero, che quelli de Tirone gli hanno promesso, fra tre dì, fargelo haver. Conclude, quelli di la Valle ogniuno si stano ne le sue ville, e pochi a Brisegella, e li soldati alogiano a di-. scretione, eh’ è cosa assa’ pericolosa a liomeni non usi a patire tali damni. Item, eri malina se andò con cavali 200 a Faenza, e lui Guido andò con 20 balestrieri a la porta dii borgo, e andò fin su la propria porta ; non ussì mai persona. Ben è vero, el muro era pieno de homeni e artilarie, di le qual più volte ne sbarorono, e tornono a drieto. Il du- cha à opinion andar lì a campo ; e questi dì passati, lui ducha, im persona, fé la' mostra di le fan-tarie, e, su certa prataria a presso la rocha, fatone bataglioni, molto e longamente ; è bella fantarie, da 1800; et mille ne ha Vitelozo; e Zuan Paulo Ba-glione, qual è arivato, zercha 600 homeni d’arme ; sì che sono 600 homeni d’arme, cavali lizieri 400, tutta utilissima gente eie. Fu posto per li consieri autentichar certe parte prese tra li creditori dii bancho di Lipomano, per li capi, di vender li beni e poter tuorli in si etc. Et questo, con autorità dii conseio di pregadi, risalvando le dote. Andò in renga sier Piero Capello, suo parente, fé lezer una suplication di questi Li-pomani, eh’ è im prexom seradi, quali voleno dar a li creditori, computa il quinto hanno auto, un terzo in contadi, e un terzo al monte nuovo, a ducato per ducato, e un terzo al sai di milesimi propinqui ; ita verà 48 per cento ; e mostrono dover haver da sier Ma-fio Soranzo ducati 35 rnilia. item, par facino un conto di tutto el suo, vai ducati 140 milia etc. Et è da saper, la moglie di sier Hironimo Lipomano eri di note fé uno fio, e il marito è im prexom etc. Or, sier Antonio Trun, el consier, eh’ è suo parente, andò in renga, e disse gran mal di Lipomani, e 1’ avea intachà di ducati 2000, et ducati 2000 di • piezaria etc. Poi parlò sier Alvise Zustignan, eh’ è a le raxon nuove, zermam, per la dona, di sier Ve-tor Lipomano, e aricordò fusse cazato li debitori e creditori. E cussi restò a meter la parte solum per sier Alvise Mudazo e sier Zuan Morexini, consieri. E tutto il conseio si levò, et 0 fu posto. Fu posto per li consieri certa parte, chi havea beni di ditti Lippomani in le man, si desse in nota seriti, instrumenti etc., sub pana grandissima. Item, si fosse stà strazà carte di libro o zornali etc., fo . posto pena, et si debbi publichar ditta parte. Ave tutto il conseio. Fu posto per nui ai ordeni, che mandandossi assa’ danari a Damasco per il cotimo, li capi si pos-sino asegurar etc. Ave tuto il eonsèio. Fu posto per li savij, tutti d’-acordo, una parte, notada per mi, di mandar ducati 5000. a Napoli di Romania, parte per li soldati stratioti e fabriclia ; item, 20 mureri lombardi e do favri, taole e mo-nition ; item, scriver al capetanio zeneral, mandi Coltrili, inzegner, eh’ è a Corfù, fin lì a Napoli, qual ritorni con la galia poi a Corfù. Et ditti danari si 423 toy di ogni danar di- la Signoria, sotto pena al eas-sier, exceplo li danari di l’arsenal è deputati mandar a Corfù, e si mandi in ditto numero quelli più