993 castello fortissimo, sopra una cresta di monte, che grandissimo numero de homeni non lo prenderla ; se trazeria per la decima ogni anno ducati 300, come li ditti do referiteno ; voria il resto di quelle isole venisseno a la devution di la Signoria nostra, perchè torneriano molto a.preposito, essendo vicine al stre-to come sono. Da San Mandrachi vene a l’isola del Tasso, dove per venti contrarij stete fin a di 27 ; et quel zorno si levò ; e a dì 28 zonse a Schiro, dove trovò quel populo impaurito; confortò quel retor, e quelli dii loco; qualli molto si ralegrorno. Li lassò in castello barilli 7 polvere, cussi richiesto dal retor, dal qual have sachi 30 di biscoto, che fo molto a preposito, perchè non li era onza, e se viveva di tormento cocto. A Schiati non volse andar, per esser stra man, ni etiam andar più oltra, per poter con presteza conferirsi a Legena, dove eri zonse, e poi andar a Napoli, per proveder a quella terra ; poi, expedito, anderà a Malvasia, per conforto di quelli. Desidera saper da la Signoria nostra, zercha le galie di viazi et altro, 1’ bordine l’habi a osservar. Item, visto e inteso che 1’ hebe a Tenedo, l’armada tur-chescha esser intrata in sua malora in li Dardanelli, subito mandò do galie al capetanio di le galie grosse e di le nave, andasseno a Cao Schilo ad a-spetarlo, e coniesse al capetanio di le nave, licen-tiasse tute le nave retenute, per liberar la Signoria nostra di tanta spesa, e con il resto di le nave e galie grosse è per experimentar un altro trato, qualle reussendo, seria di grande honor eie.; meterà tute sue forze, e, non reussenda, non sarà con danno di algun di l’armada. Item, à circonda più di 500 mia da Tenedo fin Legena, che tuta la Romania sia sta di gran reputation; ancor che era opinion di molti non andasse, ma si dovesse andar a Corfù, et procedeva da la paura i haveano ; e lo andar suo à scapolato Nixia, e tutte le altre ixole di 1’ Arzipielago da incendio e preda ; e à fato uno presente a quelli di Syo de più di ducati X milia, che convenivano dar de prcesenli, justa el consueto, al capetanio di l’armada turchescha, la qual de lì non ha tochado, ma ha fato la volta più curta, per dubito di la nostra. Judicha che in le aque di Metelin o ver di Negro-ponte, quando 1’ achadesse, saria di aspetar 1’ armada turchescha, e non in casa nostra, a chi voi far qualche- bon effecto etc. Si lauda molto di li sopra-comiti, di obedientia, sì che meritano la gracia di la Signoria nostra. Item, va formando el processo di sier Carlo Contarmi, fo castelan al Zonchio, retenuto in la galia sua, e, fornito el sarà, procederà come li parerà di justicia. I Diarii di M. Sanuto —■ Tom III. '934 Da Napoli di Romania, di sier Jacomo di Reti ier et sier Alvixe Barbarigo, reofori e proveditori nostri, di 9 seplembrio. Come 1’ ultime sue founo di dì 4 dii presente, per le qual avisono, a dì 26 avo-sto zonse de lì la persona del signor turco con exercito terestre grossissimo, e a dì 28 ditto zonse la sua armada, la qual stete de lì zorni 8, lamen non ha fato altra movesta, e il campo non à dato bata-glia zeneral. Vero è che con l'reze hanno fato qualche scaramuza, e il campo predito si levò a dì 8 dii presente, e l’armada a dì 4 se ne andò in malhora, et dete vose a la terra, volendo parlar ad essi recto-ri; ma non li volseno dar rechie per boni rispeti. Or scriveno si provedi a quella terra di molte cosse, per esser quella mal in hordine, come per più le-tere hanno scrito, sì di aque, de vituarie, de zentè, munition e artilarie ; et lì sono venuti a mancho do passavolanti ropti in mille pezi, e una bombarda, che erano la lhoro speranza ; sì che bisogna provederli di bone artilarie, perchè ne1 hanno assa’ di triste, di polvere e boni bombardieri, soldati italiani, biscoti, orzi per li cavalli di stratioti e danari ; e, volendo serar de muro da la parte da la marina, dove è aperto zercha passa 180, voriano fin 25 mai-stri muradori, et 50 manoali lombardi ; e questo inverno se prepnrarà la chalzina e prie, sì che lì rnancha danari e maistranza, solum s ino essi rectori per non manchar. Lauda Gorlin, capetanio di le fan-tarie, el qual dì e note à fato il suo dover in fortifi-char la terra, e se non fusse stalo lui, hariano fato mal, e non si provedendo, non voi star per non ha-ver honor. 11 populo è bon e ben disposto, et è cità di gran guardia, non bisogna mancho di homeni 2000, perchè el castello dii Scoio ne voi homeni 396 500, e si provedi a li stratioti di danari e orzi, ali ter schamperano perchè non hanno speranza di scmenar ni arcoglier 0. Conclusive, aspectano valido e bon so-corso ; polvere, replicha, assai, legnami e feramenta di ogni sorte. Item, ozi terzo zorno intesene con gran displicentia, el castel del Tremissi di quel te-ritorio, forteza inexpugnabile, per manchamento di homeni esser resa al turcho, e cussi l’isola di Legena, volunlarie ; li qual do lochi erano la man destra di quella terra ; à dato aviso al zeneral, qual è andato drio l’armada turchescha. Item, manda una letera dii retor di Legena, che ancora la ditta ixola si tien ; sarà qui soto scrita. De li ditti, di X. Che si dagi laude a Dio, esser campata quella terra per do volte da la potentia turchescha, maxime di 1’ ultima, che tuto el suo campo terestre se acampò de lì tuto, a dì 26 avosto, poi a 63. MCCCCC, OTTOBRE.