789 MCCCCC, SETTEMBRE. 790 assa’ a spelar. Poi, intrati, esso Mariti presentò le letere, et poi habuit orationem latinam, comemorando la perdida di Modon, jactura a tutta la chri-stianità, et dii passar a Brandizo etc., persuadendo si provedi. Poi disse era venuto successor dii Capello a star lì. 11 pontifico, prima laudò la soa persona, poi disse : Cussi come si ralegrasemo di la salute, cussi al presente si dolemo grandemente di Modom ; senio per far previsioni, saremo con li reverendissimi cardinali, et ve risponderemo. Item, presentò le letere al papa et colegio di cardinali, et tolseno licentia. Poi disnar visitò il Cardinal Santo Anzolo, da cha’ Michiel ; qual li disse era sta parlato in concistorio tre remedij : il primo, scriver, et per nome dii colegio di cardinali, al capetanio di l’ar-mada yspana, si non è partito, vadi in Levante ; se-cundo, mandar uno novo noncio in Hongaria ; tertio, mandar legati de latere per tutto, videlicet Franza, Alemagna e Hongaria. Ringrationo soa signoria, et andono dal papa, qual li dixeno la substantia voleva far, e mandar danari in Hongaria, et dornan saria concistorio. E poi disse, quanto a l’armada yspana, l’orator suo à ditto sarà partita per la Madona di septembrio, come à letere di uno suo da Palermo. Item, li disseno soa santità à le do cosse richiede l’orator yspano : videlicet, non fazi pace la Signoria con il turcho, senza saputa di soi reali ; et 1’ altra, che la Sicilia sia diffesa in ogni caso da la Signoria nostra. E disse : Per questo non si resterà di andar l’armada in Levante ; et di legati a latere non li po-temo far, per non esser tutti li cardinali qui. Poi disse : Quella Signoria non ne voi compiacer dii nostromi poter castigar questi ribaldelli; sapiati, ha-vemo praticha di le cosse dii mondo ; semo menati etc. E vene il ducha di Valentinoys, e il papa seguitò il parlar, che aspectava la risposta di la Signoria nostra, concludendo: cussi come farà la Signoria, cussi lui farà. Item, è nova il Cardinal Ascanio esser morto, et el Cardinal Sam Piero in Vincula à ’buto l’abatia di Chiaravalle, era di ditto Ascanio. De li ditti, di 12. Come quella matina fono al concistorio, e chiamati dentro, exposeno etc. E il papa narò le provision terminate di far, e li oratori solicitò fusseno facte presto, et mandar danari in Hongaria, più presto eh’ à messo. Item, vene dentro l’orator yspano, al qual fo comesso scrivesse al capetanio di l’armada, subito venisse in Levante. Disse, faria; tarnen credeva fusse partida. Item, li oratori poi visitono li cardinali, maxime lo alexandri-"o, qual à bona voluntà versso la Signoria nostra. Item, hanno inteso, da persona fide digna, el papa avanti voi promover cardinali, che faci election di legati a latere, e à ditto, la Signoria merita questo, perchè la non teme la scomunicha ; et si la non ne servirà, nui no semo per servirla in niuna eossa. Adì 17 septembrio. In colegio vene l’orator dii 316* papa, et presentò un brieve dii pontifice, di 3, in materia per quelli di Cesena, soi subditi, qualli fonno * sachizati da li foraussiti, con Hironinio Bariselo et fradelli da Ravena ; prega la Signoria voglij far li sia restituito quello tolseno, et sia scrito a Ravena et Zervia. Li fo risposto, 0 si sapea ; si vederia. Poi disse cosse particular, di uno familiar dii Cardinal Recanati, qual à lite con un prete a Corfù, chiamato pre’ Andrea Burleon, et lui è Alvixe da Vigna ; voi sia suspeso l’intrade, et remesso a l’arzivescovo di Corfù fazi rasom. A questo li fo ditto, non è tempo etc. Item, disse dii vescovo di Capaze, di certo beneficio in Cypro etc. Fo leto una teiera, mandata per l' orator di Franza al principe, anta da Zenoa, di Andrea Cesano, a dì 7. Li scrive, le do nave è sul porto in hor-dine, mancha l’antena, e il tempo per levarsi ; ma dice sarà tardo subsidio contra turchi. Item, li manda letere de Avignon. Di sier Zuam Contarmi, de sier Marco Antonio, data im porto di Rwigno, in nave. Scrive esser zon-to li con la ditta nave Soranza, conzata al Zanle per suo padre, qual à di merchadantia per valuta di ducati "20 milia ; prega si provedi intri salva, e avisa Corom esser reso. Et etiam sier Marco Antonio Contarmi, soracomito, dal Zante scrisse in conformità. Et fo balotà di prestarli usti etc. per la nave. Etiam el rezimento di Corfù, scrisse di ultimo in hac materia. Vene sier Mariti Contarmi, da Londra, e sier Bernardo Boldù, per la galia dii Zaffo, venduta a sier Jacomo Michiel, de sier Biaxio, per ducati 1010; qual voria fusse taià la vendeda, e chi l'à comprà, de plano voi dargela, dando li soi danari. Item, dii resto fo pagà ai pelegrini ducati 800, et ordina a li avogadori di li danari restava, debi pagar quelli à lavorato a la ditta galia, quali ogni dì cridavaho. Vene tre frati, dii rnonasterio di San Michiel di Murati, tra li qual è don Piero Corner, da Zenevre, exponendo che ’1 suo generai da cha’ Dolfin, con alcuni frati di 1’ bordine sono a Fiorenza, voriano che tre monasterij sono uniti, videlicet San Michiel. Santo Mathia et Classis, e sono observanti, siano sepe-rati e conventuali ; prega sia scrito a Roma di questo, et cussi fu ordinato. In questa matina fo balotà danari per expedir i