I 1 '29 MCCCCC, DECEMBRE. .1130 Irà venir a disarmar; saria bon farla conzar a Cor-fù ; aspeta risposta. Di sier Hironimo Pixani, provedador di V armada, date in galia, a dì 7, ut supra. Scrive dii luor l’impresa di la Cephalonia, e dii partir quella matina dii capetanio di Pranza con la sua nave; ari-corda si provedi di biscoti per 1’ armada, orzi per li stratioti, danari e munition. 447 Da Corphù, di sier Piero Liom, bayk> et capetanio, e sier Alvise Venier, provedador, di X novembri. Chome da poi il longo navegar, eri al tardi, esso sier Alvixe era zonto de lì con gran jubillo di tutta la terra ; e fé lezer publice la letera di la Signoria nostra, di 29 septembrio, zercha la ruina di le ca-xe, e non esser per mancharli eie. ; unde si contentano assai. Poi fu a veder con Jacomo Coltrim le fabriche ; à trovà molti principij non compiti, e la scarpa di la Zuecha, versso la torre di l’armiraio, e ultimerà li principij più importanti e la scarpa ; e à trovà molte piere sul lavor dii dirupo si ha a far. Ilem, di le cortine, una è finita. Ilem, hano mandato molte monition al zeneral, come par per una po-liza, richiede se ne mandi. À mandato homeni per interzar le galie, tolti a ruodolo. Ilem, mandando provisionati o page da guazo, si mandi 200 manoali brexani, farà un exercitio e l’altro. Item, li danari, per pagar quelli è lì, sono ancora su la galia di sier Sabastian Marcello, è a Cataro, e li bombardieri hanno gran bisogno, e sono disperati, maxime Marco Crestim etc. Da Otranto, dii governador, di 13. Chome à ’uto da l’arzivescovo e altri citadini, im presiedo, su la sua fede, tumani 800 orzi, e sopra uno gripo li à spazà al zeneral; spera averne da li circonvicini; unde per colegio fo laudato, e mandatoli ducati 400 per questi. Da Tranì, dii governador, di 16. Chome à manda biscoti a l’armada, e à fato, sier Antonio da Pexaro, in locho di fermenti, à comprato stera 800 in 900 orzi, e mandati al zeneral ; unde per colegio fo laudato, e mandatoli ducati 400 per questo effecto. In questa matina, per li savij fo aldito sier Bernardo Barbarigo, per l’opinion soa di fogolari. Dice è caxe 25 milia qui e nel dogado, e troverà da ducati 250 milia; e mostrò certa soa poliza etc. Da poi disnar fo gran conseio, a petizion di avo-gadori di comun, per expedir il Marcello; ma, per il tempo cativo, non si reduseno al numero di 400, et si convene licentiar el conseio. A dì, 3 dezembrio. In collegio. F.I fo leto le in-frascrile letere di Roma. Di Roma, di I’ orator, di 25. Chome, ricevute nostre letere, di 19, con la risposta fata a Napoli, et sumarij di mar, fo dal papa. Era el Cardinal Orssini et Capua. Et soa santità disse, havea hauto questo aviso dal suo orator. Or, fato lezer la risposta, el papa disse : Domine orator, doveti ben haver altro a parte. E l’orator justifichò, dicendo la Signoria va realmente. Or laudò la risposta ; e disse, il re Fe-drigo, con questa praticha, si favorisse ; e li dimandò : Qual credè vu el volesse avanti, o la uniom di christiani contra il turcho, o la pace dii turcho ? Rispose P orator: Qual si volesse, pur che fusse securo dii suo regno. Or il Cardinal Orssini laudò la Signoria nostra. Item, domali 1’. orator Badoer arà au-dientia. Dii ditto orator, e sier Zuan Badoer, dotor, di 26. Chome in quella matina esso sier Zuan Badoer, insieme con sier Marin Zorzi, fue a 1’ audientia dii papa ; li fè oration latina, justa la comission eie., exortandolo contra lurcas. El papa li rispose, rendendo gratie a la Signoria, et che faria il tutto ; mandava i legati; si à oferto andar im persona; e si duol di le pratiche eie. Et ditto sier Zuan Badoer disse, andava de more a Napoli, in locho di l’altro, stato do anni.- Ilem, volendo dar audientia el ponti-fice al Cardinal di Santa f et 1’ orator yspano, andando, domino Philiberto, orator dii re di romani, disse a sier Marin Zorzi, orator nostro : Vardeve da drio e davanti ; saxo quello vi dico eie. E questo capitolo va in quest’ altra letera. Dii dillo orator, di 26 el 27. Era stato dal papa per la expeditiom dii 3.° legato per Franza; disse faria. Poi visitò monsignor di Trans, qual non era in bona col papa, è stà do zorni non è andato a corte, ail voler do cosse : 1’ una la legation di Franza al Cardinal Roam, l’altra expedir il brieve al Cardinal curzense, vadi di longo. E par, il papa a far la prima cossa aspeti 1’ exito di le cosse di Faenza. Conclude, il papa dà uno per aspetar doy. Item, è praticha di maridar madona Lugrecia, fia dii papa, in don Alfonxo, fiol dii ducha di Ferara. Item, a dì 27 fo concistorio, e data la legatiom di Perosa, ha-via curcenze, al Cardinal arborense, noviter creato. Item, di la legation di Franza a Roam, par li cardinali non voglino assentir, come à inteso dal Cardinal di Siena etc. Le qual tutte cosse, che si fanno, sono a danno di la generai expedition. Dii ditto, di 28. Chome andando a palazo, scontrò in 1’ orator yspano ; qual li disse, el papa non voi dar la cruciata; sarà forzo, compito questa paga, levar l’armada e farla venir in Sicilia. Et esso ora-