271 MCCCCC, APRILE. 272 conseio, e risposto voler far 4 oratori al papa, et volerlo star sotto la Chiesia. Item, a Ymola el populo si à levato a rumor contra uno citadim si rese a ditto ducha ; et missier Hercules Bentivoy è lì, qual voi maridar una sua figliola naturai in missier Nicolò da Bagno eie. Del ditto, di 27. Come à inteso, per via certa, Cesena haver tolto per lhoro signor el ducha Valen-tines. Item, ha inteso da madona Johanna, moglie dii conte Ranuzo da Marzano, sorela dii signor di Rimano, venuta lì da Fiorenza, come ivi era uno orator dii re di Franza, nominato monsignor di la Nave, qual voi farli restituir per senesi Montepul-zano a’ fiorentini, et missier Piero Sederini, era sta manda contra a Parma di le zente francese, vieneno per recuperar Pisa. Item, come el ducha de Urbim era partito per venir a Venecia. Item, fo leto una letera dii signor Pandolfo, mandava al suo orator existente in questa terra ; li comete debbi presentarsi a la Signoria nostra, et dimandarli socorsso, perchè dubita il ducha Valentines non li toi il stato. Vene in colegio el signor Astor di Faenza, et pregò il principe et la Signoria volesse confirmarli la conduta, per conforto di soi populli, la qual compie adì 13 decembrio proximo. Per el principe li fo usato bone parole, ditto si vederia et consulteria. Vene el signor Schandarbecho, con quel frate Antonio, fo causa di la venuta sua qui, dicendo vedeva la expedition sua andava in longo, et quelli populi di Albania lo desideravano; per tanto dimandava licentia di andarzene, perchè non havia da viver. Li fo risposto bone parole, et aspetasse ; et li fo ballota ducati quaranta. Vene il conte Xarco, sta in Dalmatia, à 100 cavalli, al qual li fo ballota do page, et terminato vadi a star con la compagnia a Sibinico. El qual disse vo-ria haver danari in qualche camera in Dalmatia, ac- 100 ciò a un bisogno de’ turchi, potesse con li ditti farli, li qual danari basteriano fusse ducati 1000. Poi dimandò li fusse dà biava per li cavalli, come hanno li altri stratioti di Dalmatia, et 500 tavole per far alozamenti. Et cussi, consulente coleyio di la biava, et no le fonno datte. Da Udene, dii luogo tenente, di 26, drizata al conseio di X, qual fo tela in colegio publice. Chome missier Luca havia consignato la forteza di Goricia a li messi dii re di romani, et che ivi, a nome di ditto re, se li portava monitiom. Da Cao d’Istria, di sier Alvise da Mulla, podestà et capetanio. Come havia aviso che (Ì00 cavalli de’turchi erano reduti im Bossina con Schander bassà, per corer in Friul ; dove tutavia cavalchava, di bordine di la Signoria nostra, el signor Bortolo d’Alviano con la compagnia. Da Trevixo, di sier Alvise Valaresso, condutier nostro. Chome stava ben di la persona, et havia inteso la Signoria el voleva cassar ; dice è anni 22 fa il mestier dii soldo, si fusse casso non sa che far. Item, sier Zuan Diedo, havendo sentito questo, refutoe la conduta, perchè era di oppinion il colegio di non darli più soldo etc. Da Casal Mazor, di sier Jacomo Antonio Tri-vixam, provedador, di 25 et 26. Come era stà retenuto lì una burchiela veniva zoso per Po, sopra la qual era uno milanese, nominato domino Zuan Ili-ronimo Visconte, qual fo orator dii Moro in Spagna, et da li villani al ditto era stà tolto arzenti e danari, el qual l’à retenuto de lì. Per l’altra, avisa come quelli de Viadana, loco dii marchexe di Man-toa, esser venuti su quel di Casal Mazor, e haver preso uno di soi, et quello amazato, et dato la testa a manzar a’ canni, et poi hanno ferito uno altro senza far 0 ; et lui provedador à scrito al marchexe. Li ha risposo, venendoli questi tal in le mano, farà ju-sticia eie. Da Cremona, di domino Zuan Baptisla Cara-zolo, capetanio di le fanlarie. Come pregava la Signoria lo voglij operar ; sta mal lì indarno, non dimanda altro dia servir, et si oferisse andar in galia a manzar biscoto. La qual fo leta im pregadi, e tutti ave piacer. Vene sier Hironimo Lion, el cavalier, in colegio, et con li cai di X disse alcune cosse, nescio quid ; ma più avanti legendo, se intenderà. Fo mandalo alcuni savij da terra ferma et di or-deni a visitar monsignor di Beuchar, e li altri oratori francesi venuti in questa terra ; et prima domino Acursio, orator existente qui, vene in colegio a dir verano doman a la Signoria. Vene li do oratori dii re xii Rossia, o- vero di Moscovia, li qual tolseno combiato, si voleno partir. Per il principe li fo usato bone parole, e ditolli conforti il suo re da parte nostra, pregando voglij perseverar guerra contra turchi. Risposeno, fariano ; et perchè li era stà tolto uno panno portavano con lhoro, fo ordinato li fusse restituito ; et scrito una letera al suo re in risposta. Chome ho scripto di sopra, eri nel conseio di X fo provisto a le furatolle, et si à fato per gran conseio, per 4 man di eletion, uno zentilomo oficial a la justicia in vita, qual, poi acetado, non possi refu-