S97 MCCCCC, OTTOBliE. 898 compagno con la galia Poiana, da la Cania scapolato, fuzito da Modon, e lì venuto con uno zopolo per via di le Peschiere di Nepanto. Dice il signor turcho esser ussito di la Morea, e à licentiato li timarati, e à mandato il flambular de 1* Angelo Castro per far preparar nova armata a la Prevesa, e il signor à fato la via di Salonichij, dove li dia invernar ; à lassato 9 flamuri a l’assedio di Napoli soto el ditto di Angelo Castro. Item, el signor fa far armata a la fiumara de Chatochi, e lui prove-dador à mandato una barella a le marine di Castel Tornese, per saper la verità, Item, eri sera zonse lì al Zante i galie di Franza, era l’anno passato in la nostra armata, vano in ponente ; li à persuaso a tornar dal zeneral nostro ; non hanno voluto, dicendo haver mandato dii gran .maistro di Rodi, di andar a dretura versso Marseia. Item, li populi dii Zante è in moto eie. Dii ditto, di 22 el 23. Come eri ritornò la spia, mandoe a Napoli di Romania, qual è stata lino a presso Napoli, et ha trovato zerclia X milia turchi, alozati per quelle campagne di Argos ; et il signor è partito di ditto locho, et è ussito fuora di la Morea per andar versso Constantinopoli ; e dice per causa l’ongaro li dà molestia, et à lassato zente eie. lì, per tenir stratioti assediati di Napoli, che non possano ussir eie. Di sier Bertelo de cha’ da Pexaro, capelanio zeneral di mar, di 4, in galia, a la Vaticha. Come l’ultima soa fo di ultimo dii passado, a la velia sopra Cao Matapan. Si ritrova lì con tuta l’armada, nave, galie grosse e sotil ; et è fin quel zorno forza-do da buora molto forzevole e contraria al suo na-vegar. Scrisse al podestà di Malvasia, per conforto di quelli populi, e per saper nova di Napoli di Romania e di l’armada turchesuha, quale za havea passato Cao Malio ; ebe risposta, ditta armata esser andata a la volta di Napoli, et esser venuto da Napoli sier Polo Contarmi, qual vien a lui zeneral. Scrisse una letera al ditto podestà, la mandi a Napoli, significandoli il suo zonzer, per darli socorso, persuadendoli a star forte, confortando quelli cita-dini, contestabeli, e il strenuo Gorlin da Ravena, stratioti e soldati ; et che la Signoria li saria memori eie. Item, da poi zonse sier Pollo Contarini, dal qual à inteso molte particularità, come in la deposi-tiom ; et lui non si poi levar per la buora, si duol assai ; ma, bonazata, anderà avanti. Item, è zonte lì 3 galie sotil; videlicel el Salamon, el Mezo, che 358 erano andati in Candia per andar a Napoli, di hor-dine di sier Ilironimo Contarini, provedador di l’ar- I Diarii di M. Sanuto. — Tom. III. mada, avanti il suo zonzer in armada ; e la galia da Cherso, che dubitava non fusse perida; referis-seno la galia da Traili esser rota al Seiino, sopra l’isola di Candia, e tu ti li homeni scapolali, quali montati sopra unobarzoto, vieneno in armada. Item, la galia di Candia, sopracomito sier Anzolo Pasquu-ligo, esser anegata con tuti li homeni, nè esser scapolato alcuno. Dicono etiam la nave di sier Beneto Zustignan ritrovarse a la Fraschia, quale faceva aqua e lì discargava ; et che in Candia si armava do nave, sopra le qual quelli rectori metevano provisionati e homeni da remo. Item, la galia Meza andò a Napoli, e portò 11 ducati 1500, e uno gropo di danari di la compagnia di Colla da Roma, e di Candia li portò cinque sachi di salnitrio, e una bole di solfere. Item, vene a lui el castelan di la Vaticha, con li compagni, à dichiarito la gran miseria, li à dato certi danari, come apar, al castelan lire 31, a uno caporal lire 18, a li compagni 76 lire 9. Item, a Malvasia se hanno reduti molti stratioti da Coron, fuziti de lì, sono di quelli mantenivano la parte di la Signoria nostra, come sier Pollo Valaresso e sier Polo Contarini à fato fede, di quali alcuni veleno venir a la Signoria ; li à fato bona ciera, e li à dato ducati X, per potersi fornir di biava, per li soi cavali, sarano zercha 100. Item, stratioti habita a Malvasia voriano danari per sovention, e sono ben 500, li à carezati e datoli bone parole ; e scrito a quel rector li fazi bona compagnia. Item, aricorda si provedi di biscoto, per non ne esser eie. Di Cani' dia non ne spiera haver, perchè le galie venute 0 à portato. Item, si mandi armizi di ogni sorte, fera-ff menti, arbori, anthene, mascoli eie., per esser le galie mal in hordine, e molte galie grosse e sotifc sono vechie e marze, e molte di le grosse fano aqua, e stanno sempre con trombe in sentina. Etiam voi danari, non ne à quasi più, li resta dar soven« tion a l galie ; manderà la zercha di le galie grosse« e sotil. Item, de li spagnoli fo mandati soto do capi, videlicel Mona Salvas de Corduba, et Joart da Lo-1 grogno; li dete solum do page, e mandò la 3.a paga i al zeneral, sì che ne mancha etc. la paga di con-l testabeli, et voria saper se li dia far le spexe. Item, 1 è venuti a lui alcuni citadini di Modon, erano a Co- l ron presoni, e si hanno riscatato ; sono nudi; à tro- I vato certo panno, e li ha fato una vesta per uno etc. \ Dii ditto capelanio zeneral, di 8, ala velia, mia 50 lonlan da Cao Malio. Come eri, bonazato il tempo, si levò da la Vaticha con l’armada, sempre unito, fino a Cao Maìio, fazendo remurchiar le nave da le galie sotil, per le bonaze era, et fo causa dii 57