439 MDXXVII, LUGLIO. 440 mal volere, et pensano de far del male assai. Questo ho havuto fin’ hora. Non si maneha cauto modo de ogni debita provision et vigilantia per segurlà de P uno et P altro loco. Et a vostra magnificentia me aricomando. Lettera del Paribon, 1527, a dì 28 Zugno. Io ho ritrovato in questa matina in via |p magnifico Secretano, lo qual è stato licentiado, come per le mie ultime di 25 del presente dissi. Sono ritornalo cum lui qui in li confini a la Ponteba loco di . la Serenissima Signoria. Sua magnificenlia dice ha-ver scripto a la prelibala Serenissima Signoria zer-ca questo; quella farà lo suo sapientissimo iuditio. Sono minaze et parole assai per tutta questa prò-vintia, che vogliano far impresa in la Patria. Vostra signoria ha inteso le gran bravate fanno, lo dico a quella che fin hora non è aparato alcuno, nè me penso che al presente faciano niente per la Patria. Benché li animi loro siano perversi, come ho diclo, ' non vedo, effecto alguno et se pur fesemo cegno alguno, vostra signoria staga sicuro che del tutto quella sarà particularmente avisala, a la cui grafia etc. 290* Vene P orator del marchese di Mantoa, con lettere del suo signor in risposta di soe. Come era stato in Collegio a rechieder il vescovado di Treviso per suo fratello Cardinal, et la bona risposta datali per il Serenissimo et questi signori. Scrive haver expedito lettere a Roma oziò il Pontefice ge 10 dagi, qual haulo, tien questa Signoria ge lo darà. Itern, scrive haver haulo lettere zerca la liberation del magnifico domino Dominico Venier era orator a Roma, qual è pregion del signor .... da Gonzaga, qual è lì a Mantoa con la illustrissima matre Duchessa, et se li fa bona compagnia, et ha scritto al campo al prefato .... di questo, et non mancherà per lui di far ogni bon officio. Veneno li canonici di Treviso per numero 5 con 11 suo degan domino Bonin, qua! expose la electione per il capitolo del suo vescovo, il reverendo domino Vicenzo Querini, che non era lì, et con contento di lutto Trevixo. Et apresenlò la lettera del Podestà et eapitanio di 28, qual scrive dì questa electione, pregando la Signoria vogli esser contenta. 11 Serenissimo li rispose li Savii coosulteria secondo il solito. Vene sier Zuan Pixani dal Banco, di sier Alvixe procurator, et oferse ducati 1000 imprestedo per nome del reverendissimo Cardinal suo fratello qual è episcopo di Padoa, et ha altri beneficii, dicendo con condilion che......... Vene sier Francesco da chà da Pexaro eleclo Proveditor zeneral in campo, et si scusò dicendo è stà electo orator a 'Roma et acetà, nè poi essere electo in altra cossa, però stante la ultima parte del Gran Conseio refuda Proveditor in campo. Et li Consieri aceto la so scusa. Da poi disnar, poi vespero, fo Collegio di Savii ad consulendum. Gionse in questa terra el conte Guido Rangon et suo fratello con la barca longa con persone____ alozato a San Paternian, in caxa di Marco Spavento suo intrinseco amico. Et fo sul tardi verso sera a palazo dal Serenissimo. A dì 3. La matina, fo lettere di campo, da Or ¡oso, del proveditor seneral Contarmi, di ultimo, hore 2 di notte. Come i nemici la bravavano molto, et haveano compilo il suo cavalier lì a Marignan, per il qual trazevano al campo fortemente, et non lassavano parer alcun a le difese, imo haveano morto con P arlellarie uno homo d’arme et 5 feriti ; et che haveano consulta et deliberato di alzar il nostro cavalier fato per soperchiar il suo; et stavano in loco forte et securi. Di campo, da la Pieve, del Proveditor seneral Pixani, di 29, hore .... In le publice, se li mandi danari, nè altro da conto scrive. Et fono sue lettere drizate a li Capi de! Conseio di X. Et cussi questa malina, li Cai di X fono quasi sempre in Collegio, sì per queste lettere del campo inlerveniendo il Capilanio zeneral, come perché al-diteno il conte Guido Rangon in Collegio, qual disse cosse di grandissima importantia. In questa malina, li 7 Savii deputati a tansar li preti si reduseno ¡usta il solilo, et alditeno per nome del Patriarca nostro et di canonici di Castello l’abate di San Gregorio, P abate di Borgognoni, el prior di San Zuane da’ Furlani, et alcuni altri prelati. Da poi disnar fo Conseio di X, con tutte do le Zonle. Del campo, da Orioso, del Proveditor seneral Contarmi, di primo, hore 20. Come, fin a quella hora, inimici non haveano trailo al campo, nè sanno la causa. Nostri aspettavano 4 pezi di ar-tellarie grosse mandate a luor a Lodi, per trazer con quelle a li inimici. Stanno nostri nel suo forte, nè voleno sbaragiar con inimici, ma aspectar che zonzino li presidii di Franza. Et altre particularità.