4r>3 MCCCCC, Lue I.IO. nostra, per Frinì, veronese, Valchamonicha, Valto-lina, Chiavena et Belinzona. Ilem, il re è a Yspurch, dove si fa la dieta ; ogni di azonze qualche signor, et hanno electi 7 signori ad elezer l’imperio, 4 di qual hanno libertà di eomlur queste zente deputade, e andar a che impresa li parelio, et che ’1 re non se ne impazi, salvo anderà con lhoro, e avanti San Ja-como dieno levarsi ; tamen 0 à visto. Ilem, veniva di Carantana cavali 500 versso Goricia; et dice nostri merchadanti non hanno potuto haver in Alemagna robe a termine, come erano soliti ad haver; et questo per dubito di guerre eie. , Di rectori di Brexa, di 26. M,andono una relation de uno mandalo a Mantoa. Dice ivi esser il conte Zorzi, fo soldato dii marchexe, e a Ilostia è cavali 12 el 150 demani venuti di Roma ; et Chri-sloforo di Calabria, fo capo di provisionati dii Moro, à conduto cavali 150, et era capo Bandino, podestà. Or è molti cavalli partiti di Mantoa, perchè il mar-chexe non dava danari. Ilem, uno domino Beneto di Jebelo, di 28 à di Roma, ditto marchexe haver levato C00 alemani stava col papa, qualli hanno to-chato 2000 fiorini ; per tanto avisano eie. 172 Da Verona, di rectori. Come hanno 300 schio-petieri in hordine, per mandarli su l’armata, trovati juxla i mandati. Di sier Domenego Bertelo, eapetanio di Brex't, dala eri, a presso Lonigo. Come è li col conte di Pi-tiano, et vien versso il Friul. Noto, in la letera di Franza, di l’orator nostro, di 23, par fusse fato un consulto zercha il far di l’armata; et vi fu questi: el Cardinal Roani, monsignor de Albi, el gram canzelier, el maraschalcho di Giaè, domino Zuan Jacomo Triulzi, el sinischalcho di Beu-chayro, monsignor de Pienes, monsignor de Clarius, monsignor de la Guisa, et monsignor de Buzaia, et altri ; ma questi è li principali. Capi dii conseio di X in questo mexe sono : sier Francesco Tram, sier Alvise Venier et sier Zorzi Corner, el cavalier. Da poi disnar fo gram conscio, et poi fo pre-gadi, solimi per lezer le letere nè altro fu fato. Et per colegio fo scrito a Cataro, laudando il proveda-dor; scrito im Puia, per darli trata di Tormenti da Trani ; e fato Martinel di Lucha capo di li fanti sono lì ; et tutto fu fato per mio aricordo. Di Hongaria, di omlori, date a Buda, a di 17,18, 21 el 22. Zanze ; 0 da conto. Chome l’orator dii tur-cho, è con boche 130, era ama-lato, è varilo. Dii far cavalieri per il re li oratori francesi e uno fiol di uno di dilli oratori,et si voleno partir; hanno concluso eie. Di Cividal ili Relum, di sier Antonio Vituri, podestà el eapetanio, di 20. Come il eapetanio de Agurdio li à dato aviso, è sta fato comandamento in Primier sia lanze 400 im ponto. Ilem, per una altra letera, che la dieia a Yspurch vi hè oratori, eliam dii turco; à spazà spie a saper. Ilem, lì vicino a quel te-ritorio sono reduti todescili, e venute arme non per far danno* Di Fellre, di sier Mathio Barbaro, podestà el ca-petanio, di ultimo. Come la dieta non è compita ; il re smania, voi andar a Roma a incoronarse, non voi asentir quelli loglij la volta di Milan; à mandato do oratori al re di Franza, per dimandar Lodovico: à nova, per il eapetanio di Primier e il prior di Ca-streza, di questo; et il re è in bordine con exercito per andar a Roma, et il castelan di la Scalla, nostro, dice Valsugana si mette in hordine ; lui à mandato spie, quello averà aviserà. ■ Di Cadore, dii eapetanio, di 29. Come nel monte de Mesorina, versso Landro, dii tegnir dii loco di Do-blacho, doveano venir quelli tedeschi, ma poi nulla seguite. Da Riva, di sier Piero Foscolo, proveditor, di 27. Come milanesi solicita il re a l’impresa; et a Trento è sta mandà do bombarde grosse; si aspela di le altre; e in ladieta è stà terminà servir il re di exercito, e voi mandar una parte per la via di Venosa (sic) a Como e Milan, et vi manda l’artilarie ; l’altra parte versso Friul. Le qual cosse li à ditto Zuan Antonio Balaiola da Pravor, de la yalle de Rendei)». A di do luio. In colegio, fo el dì di nostra Donna, vene 1’ orator di Franza per cosse particular, e non fo leto letere, ma solurn parlato ili danari; e sier Filippo Trun, procura lor, propose far pagar li debitori. Sier Piero Duodo si scusò ; par debitor, ma è crcditor per il suo conto stato a Pisa. Et leto letere di Roma, da basso, in camera dii principe, di gran importantia, il sumario sarà di sotto. Poi la Signoria dè audientia. Di Albania, di sier Andrea Michiel, provedador, 172* di 2. Come con gran desiderio si »spela de lì vengi il signor Schandarbecho. Di uno frate Bernardirn da Sculari, di l’bordine nienor, yuardiam dii loco di Santa Maria, data in Alexio, a di 4 sugno. Come de lì si aspeta Schan-darbecho, come el messia da li zudei, insieme con el signor spam ducha Gim, et auto quella ixola di Alexio, fortifiehandola con qualche dardanello, asedierà Sculari e Croia con tutto il resto. Da Ragusi. Par il turclio sia retrato tre zornade. Fo aldito in colegio sier Christofal Moro, per la