MCCCCCJ, FEBBRAJO. 1368 tolo, come, per uno venuto di Alemagna, dice il re era a Linz, et non si Iacea adunatiom alcuna di zenle, ni nel venir à visto alcun preparamento. Da Cremona, di reclorì, di 27. Come el conte di Mixocho, come scrisseno, vene li, e stete una note, per andar al sponsalicio di la moglie ; e benché in la poliza nominasse 4 francesi, (amen nium vi fu. Lem, luni vene li el Cardinal San Piero in Vincula, con la ganzara li andono contra per, honorarlo, et dismontò, et lo alozato in caxa di domino Carlo Orpheo, et il marti volse cavalchar per la terra, e lo acompagnono ; e il mercore si parti. Lo apresentono di torzi eie., licei non habino alcuni bordine da la Signoria nostra. Et parlato con esso Cardinal, dimo-slra esser lutto nostro; va a Milan, poi in Pranza, ma non cussi presto; e a Milan dia venir il Cardinal Homi; si à oferto, si puoi 0 per la Signoria nostra eie. Et per colegio li fo risposto, laudandoli dii presente, e vadi a conto di la Signoria ; et qui era uno, .per nome di la moglie fo dii signor Redolpho di Gonzaga, advisava di le noze fate, quasi dical, si prepara li danari per la do'te sua, chome li fo promesso, per parte presa ini pregadi. Da, Rovere, di sier Nicolò da cha’ da Pexaro, provedador, di 29. Come era ritornato uno, è 8 di parte da Nolimberg; dice la dieta si farà di principi, electori, episcopi eie., et si congregavano. Era lì missier Galeazo e Fracliasso di San Severino, e il generai di frati bianchi, e molti milanesi; e il generai con missier Galeazo sono inimicissimi ; il signor Antonio Maria è in Augusta ; el re é a Linz con certi milanesi, aspetava la resolutiom di la dieta ; e a Hi-spruch li doli dii signor Lodovico haveano venduto li soi cavali, e per aqua è iti a Linz, sminuito la llioro fameia per aleviar la spesa, et vanno habitar a Viena. La raina era a una terra, mia 15 todeschi da Linz. Lem, fra quelli di Norimberg con el ducha de Pron-svai era diferentia, e ogni dì seguiva qualche novità ; et quelli di Nolimberg tenivano horneni d’arme 300, e a la venuta dii re si crede si adataria il tutto. Lem, el signor di Pexaro, levato di Trento, andava a la volta dii re di romani ; et che marti fo conduto, nel castel di Trento, cortaldi 5, e a Bolzam erano zonte carete do di schiopeti, posti in le monition. Lem, li deputati atendeno a la exation imposte, e quelli de la Val de Nuvi, Zudigaria, Tlien et Arclio, fin qui non voleno pagar. Lem, il re era fino a dì 16 a Linz, come par per certo capitolo di letera mandoe, qual dava questo aviso. Lem, a Trento erano zonti do bombardieri di conditiom; e di note si conduceva artilarie, e facevassi provisione secrete, et erano solicitati a la exactione dii dinaro. Ilem, re à donato Goricia a uno nepote dii presente vescovo di Trento, fo presom per franzosi, e riscoso con taglia; et ozi è partito da Trento, per andar a tuor el posesso. Lem, el legato non é ancor ritornato, crede anderà a l’abacia. Da Ravena, dii podestà el capelanio, di 29. Come il ducha era a Cesena a’ piaceri di maschararsi e caze ; e Faenza fevano preparation. Lem, avisa la venuta de’ francesi in favor dii ducha, passati per il modenese. Da Zervia, di sier Vetor Dolfim, podestà. Chome à ’buto la parte di soldi 5 per campo ; quelli si scusano per la impossibilità, el voleno mandar de qui eie. Vene el signor Schandarbecho a tuor licentia, con sier Antonio Bon, provedador; et cussi montono poi sopra li arsilij vano a Corfù, con li 50 stratioli et 100 fanti, con Marco da Navara ; et a dì 2 di note parlino de qui. In questa matina, fo fato cassier per uno mexe sier Francesco Foscari, el savio di terra ferma; ba-lotadi tutti quelli dii suo hordine. Veneno li gover-nadori di l’intrade, dicendo : 4 dacij non si trova di dar via, zoé le 3 per 100, la inlrada, la spina et la grassa. Da poi disnar, more solilo, andò el principe per terra, con le cerimonie ducal, a Santa Maria Formosa, a vesporo. Era 4 oratori, papa, Franza, Napoli e Ferara ; portò la spada sier Marco da Molim, va capetanio di Brexa ; fo suo compagno sier Hiro-nimo Duodo ; et da poi vesporo si reduse conseio di X, con zonta di danari et colegio, per far una ubligation al bancho di Agustini, di certo deposito, termine uno anno, prometi a uno merchado fato di stera 30 milia fermento di Sicilia, con li pozi. Et, chome inlisi, fono electi 4 di la zonta, in luogo di sier Fantin da cha’ da Pexaro, manchava, sier Piero Duodo, intrato consier, sier Lunardo Loredan, el procurator, e sier Alvise da Molin, cazadi ; e rima-seno questi : sier Lucha Zen, fo consier, sier Michiel Foscari, sier Pollo da Mulla et sier Domenego Mo-rexini, el procurator. A dì do fevrer. Fo il zorno di Nostra Donna. El 532 principe fo in chiesia de more a messa con li oratori; et ivi, poi la precessione, fece cavalier el conte Xar-clio, donandoli l’insegna, et vestito con una caxacha d’oro, et datoli luogo di sora i cai di 40. Et in questa matina vene letere di Franza, lamen non fo lele, et colegio non si redusse, ni questa matina. ni ozi da poi disnar.