88!) MCCCCC, OTTOBRE. Fo ordinato di farla. Poi disse, aver di Elemagna, di primo, il re esser partito per Nolimberg, dove è re-duti li deputatti etc.; ma prima è andato a Nerim-berg, per acordar certe cosse di Svevia, et era venuta la nova di la trieva dii roy, e lui par non 1’ habi confirmata; e li electori si à dolto, senza llioro saputa esser stà manda in Pranza; pur si adatarà, et maxime per non esser stà fato in quella mention di li aderenti. Poi, ussito, mandò a dir voleva un salvo conduto per \lvixe Ili poi, secretano dii re, torna di Alemagna a Napoli. Et, consultato, per ri-speto di Franza, terminato non far; ma ditto, va-di eie. D;i Milam, di sier Francesco Foscari, el cava-lier, va oralor in Franza, di 6. Come eri zonse lì, li vene contra il secretario e alcuni altri. È poi zonto monsignor di Aiegra e domino Troian Papa-coda, scusandosi averlo falito, esserli stà contra, credendo venisse per la via di Crema, e lui vene per la via di Trevi. E poi quella matina vene domino Antonio Maria Palavesin, el conte Carlo di Belzoioso, et domino Erasmo Triulzi, per nome di monsignor di Luciom, a visitarlo, oferendossi ; et cussi ozi, da poi disnar, ave audientia. Et parlato eie., intrò in cosse di re chrisliana. Li disse era certo la majestà dii re, expedito arà li oratori di Maximiano, vera a Lion, e sarà avanti Nadal, per atender a l’impresa conira infideles; e spera si adatarà con il re di romani, e poi si alenderà contra il turcho; et lo invitò a cena. Doman si partirà, sequendo il camim. Gratie etc. Dii secretano, di 6. Di la venuta lì dii ditto ora-tor, honorato prwter solitimi ; et che a la dieta di Lucerna, dove è reduti sguizari. par siano comessi dii re, per adatarli ; altro non z’ è. Di Franza, di sier Beneto Trivixan, el cavalier, oralor, di 29, date a Bles. Come sabato zonse lì el Cardinal Roan ; fo con lui ; li replichi) eie. Rispose, la majestà dii re sarà prontissima a tutto, non havendo garbuio da Maximiano ; et per dar principio a scuo-der la decima dii clero, la qual tien sarà expedita e spesa tutta contra turcas, à mandato im Provenza a far conzar nave, et cussi a Zenoa e altrove. Et dito Cardinal si dolse di Mndon assai, dicendo voria fusse stà 4000 normandi dentro, e li costasse ducati 200 milia al re; e oferiva a li bisogni li ditti 4000 normandi, per meter in. le terre. Poi, parlato di Napoli, disse : Voio parlarvi un zorno eie. Saria bon i) re avesse etc. Item, fo ozi letere di Roma a l’orator, e brievi al re, tamen non è si non in cosse soe parti-cular, come el re disse a l’orator nostro ; e che li volea scriver, zercha l’abocharsi, non acadeva altro dia saper altro, e anderà subito, ali ter sia reputà traditor. Et li lexi li sumarij di mar. Soa majestà si dolse assai, ma spera, zonla l’arma’ yspana, e le so do charachie armate a Zenoa, eapetanio è di le qual 355 uno chiamato Renier Parente, par li habi sento, à ’buto grandissima fortuna a 1’ ussir dii porto, pur anderà presto etc. E li à scrito, si voi mesedar nel sangue turchescho. Item, di oratori di Maximiano, et di le trieve, 0 s’intende; solum molti milanesi, il re di romani li à mandà a Trento, e lui è Nolimberg. Item, monsignor di Albi e maraschalcho di Giaè è partiti di la corte, per andar a’ lhoro stati etc. Item, c zonti li oratori stati in Hongaria, con uno orator di quel re per veder la fida dii conte di Foys, neza dii re. Item, il re fin zorni XV si parte per Rertagna ; suplicha habi licentia etc. Item, il re manda in Italia 400 lanze. Di Leze, di sier Francesco MttRpiero, consolo nostro, di 25 septembrio. Come sora San Cataldo si rupe.su la spiaza la nave di sier Stefano Contarmi, carga di ogij e zenabrij di nostri zenthilomeni; et per il re era stà fato edito etc., il recuperalo fusse tolto, justa F bordine, eh’ è suo quello si recupera dii naufragato. Fo dal vice re, qual tutto è nostro; e, mediante 1’ orator a Napoli, il re fu contento far grada, nulla fusse perso. E cussi à auto; et dete la letera al vice re, qual si à oferto a la Signoria nostra. Di domino Andrea Caraffa, di Santo Severino, Idronyli el Bari, vice rex, a la Signoria nostra. In risposta, oferendossi etc. Di Bassam, di sier Jacomo Cabriel, podestà el capelanio, di primo. Zercha certi vini, comprali per la caxa di F arsenal, ma il dazier voi haver il suo dado etc. Risposto, quello vende debi pagar. Di Gradiscivi, di sier Piero Marzello, proveda-dor zeneral, di 7. Nulla da conto zercha quelle zen-te, provisionati et stratioti etc. Intrò li capi di X, et fo aldito uno marangon, stato in armata, credo voglij far di brusar le galie dii turcho etc. È da saper, eri se intese di uno per di noze, fate dii signor di Pexaro, Zuanne Sforza, in la fia di sier Mathio Tiepolo; et fo fate per commission. Fo ditto darli in dota ducati 3000 di contadi, et ducati 3000 al sai ; e lui li fa contra dotta di ducati 25 milia. Et cussi eri sera esso sier Mathio Tiepolo fo da) principe, alegrarsi. Da poi disnar fo pregadi. Vene il principe, et vene letere. Di Tra di sier Polo Malipiero, conte,.numero tre. In materia dii castello di Monte Zoylo, si fa de li,