27!) MCCCCC, MAGGIO. 280 puli mal conienti. Item, per la lctera di ultimo, scrive il zorno avarili esser venuto lì uno orator dii roy, di nailon novarese, videlicet Opizim Chaza, qual alozò im palazo; e il signor li facea grande ho-nor. I/ein, Mantoa si prepara a la guerra propinqua. 103* Da Crema, di sier Hironimo Bon, podestà el capetanio, di 29. Chome à nova, a Milani si preparava lanze 500 et 6000 fanti provisionati, o ver sguizari ; e questo per mandar in ajuto di fiorentini, per aver Pisa ; et era sta fato uno editto, sub pcena re-bellionis, che niun dii dominio di Milan vadi soto altro signor a militar ; et missier Zuan Jacomo è ini pocha reputation, et il Cardinal ge la tuo’; e francesi fano mal assai, et par che uno francese, era in l’hospedal amalato, el per esser mal tratalo, francesi amazono il prior. Di Trevi, di sier Chrislofal Moro e sier Piero Marcello, proveditori, di 29. Chome erano slà menati lì alcuni milanesi, videlicet domino Baptista Visconte e do altri, qualli dicono liaver privilegij di la Signoria, poter star sul suo, sì che quasi li volevano lassar ; tamen li fo scrito per colegio non li lasasse. Et etiam diti provedadori scrisseno, chome era venuto Bernardo dì Bibiena da Milan; dicela Signoria prima era ama in Milam, ma da poi che dano li milanesi in man di francesi, quella à perso l’amor di milanesi; et el signor Carlo Orssini li hanno ditto liaver da Bologna, che missier Zuan Bentivoy volentieri si aconzeria con la Signoria nostra, et polleria zente dii suo, e daria lui li danari eie. Da i Redoni, di sier Hironimo Pixani, provedador di l' armada, di 5 aprii. Come havia auto comandamento dal capetanio zeneral, per parte dii conscio di X, restasse lì a li Redoni insieme con la galia di sier Pollo Nani, per far il bastioni eie., dove era sier Andrea Michiel, provedador di Albania, qual havia principiato a lavorar, et za era venuto assa’ zente ivi ad habitar. limi, si dice Feris bei esser partito di Scutari, e il sanzacho di Tera Nova. Di sier Andrea Michiel, provedador in Albania, date ivi; ut supra. Chome Feris bei havia auto tre comandamenti dal signor, et era partito. Si dice hongari far movesta. Item, che a la Vajussa era ga-lie quatro, butate in aqua ; qualle turchi le liaveano afondate, acciò non si schachissa. Da Zara, di rectori. Chome hanno, turchi prepararsi da 3000 in ver Bossana, per corer su quel conta’ ; dimandano danari, moniliom, et si provedi. Da Sibinicho, di sier Vetor Bragadim, conte, di 4 aprii Chome li stratioti stano lì fanno assa’malli, e turchi hanno corsso sul conta’, e menù via anime 50 eie. D.t Didzigno. di sier Piero Nudai, ccnte et capetanio. Verifica la partita di Feris bei da Scutari per andar a la Porta dii signor. A dì do mazo. In colegio Jo non fui, per non star bene. Vene li quatro oratori francesi nominati di sopra, et fo mandato tuti fuora, chi non intrava nel conseio di X. Tamen intisi clic monsignor di Beu-chayro expose, primo, si ralegrava da parte dii roy di la vitoria. Et poi missier Acursio parlò, nomine aliorum oratorum, che il Cardinal Roan si racoman-dava a la serenità dii principe e la Signoria, et ole-riva eie. Poi dimandò li presoni milanesi, oferendo far il simile di li nostri fosseno soto il suo dominio, e con bel modo lochò si li desse el Cardinal Ascanio, qual era in toreselle ; et questo teva il roy, acciò non sia messo mal e zelosia tra soa majeslà e la Signoria nostra, et sia causa di romper l’amititia, et 104 che Lodovicho era in man dii re, et soa majestà sape-ria ben far di lui e cussi di Ascanio, dicendo bisognava extirpar le malie radice di le erbe cative. Poi disse, zercha il turcho, la Signoria dimandasse al roy qual ajuto la volesse ; luto aria. 11 principe li rispose bone parole, cargando molto la cossa dii turco, et la sua potentia grandissima, e bisognava provederli presto, aliter, actum essel de christian i repubblica e dii stato nostro. Et, quanlo a le rechieste, si saria col senato, e poi se li risponderà Erano capi dii conseio di X sier Bernardo Bembo, dotor et ca-valicr, sier Alvixe Venier, et sier Zorzi Corner, el cavalier. Fu fato cassier di colegio sier Piero Capello,; savio a tera ferma. Item, fo divulgato, per uno navilio vien di Cypro con letere, che il zeneral era morto a Cortu, timen non fo vero. Da poi disnar, fo pregadi. Vene il principe, fo leto le infrascrite letere ; il sumario di le qual è questo : Da Corf , di sier Marchiò Trivixan, capetanio zeneral di mar, date in galia, a dì 16 aprii. Chome havia ricevuto per il schierazo di sier Alvise da Mosto liomeni 140. Item, quelle galie erano mal in bordine, non è liomeni 25 per galia, et diti homeni à posti sopra alcune galie par mandarle a star con le altre a la guarda di Vischardo, dove è una febre pestilential che im poche hore cadono morti ; dimanda curaze e zeladine, e à ricevuto bote X di seo, partide per quelli sopracomiti. Ilem, à comprà fermenti per far biscoti a soldi 52 el staro; dimanda