1563 mccccci, stello; li compagni è diventadi come liomeni salva-degi; hanno lato la descrition di le anime delie albanesi fuzidi : sono dii paese anime numero 200, albanesi 320 ; è solum biscoto sachi 00 in castello, e Tormento per il viver di paesani moza 114, Itevi, come bano trovato uno turcho ascoso, et examinato di plano, poi con la tortura, disse esser venuto da Constantinopoli con uno altro suo compagno, zorni 5 avanti il prender dii Zonchio, e havea portato la luffa de li janizari, per mexi do aspri 12500 per ja-nizari 30 ; et che el signor era in Andernopoli, et el bilarbeì ; et che l’armata era tornata in streto, e non è per ussir questo anno, per esser mal conditionada ; e che si havea scrito in la Natalia 8000 asapi, e al-tratanti di qua, per rispeto di l’hongaro, che se diceva voler romper. El qual turcho è sta apichato per il provedador Pixani. Item, a dì 17 fuzite da Coron uno sarasim, che era schiavo de maistro Andronico, orese da Modon, el qual fo preso a Modon e menato a Patras, e poi fuzi de li a Gorom. Dice come turchi, sentito la presa di questo castello, cavono tutti di la terra et isola, et usano assai stràpazo, e sono disperali ; e che turchi hanno retenuto tutti quelli fonno causa di far dar la terra al turcho, digando : Come haveti dato questa, fareti edam come quelli dii Zonchio. E luti li volseno amazar. Ma el chadì non lassò, e volse prima avisar il bassa, qual l’aspelavano li à Coron ; et che da la montagna che ’1 fuziva, el dito C03 ' ha visto zercha 200 cavali che intrava nel terilorio di Coron ; e dice che, se coronei vedesse qualche armada, fariano qualche bella ponta, per respeto che tuli sono disperadi ; et che, se non fosse che ’1 bassa li tien la strada, assai ne fuzeria. Item, ozi è fuzito uno albanese zovene da Modon ; dice come in Modon quelli pochi di turchi eh’è, sono lì mal in bordine de vituarie, e sono disperadi, et che el mozo di la farina vai aspri 180, e non se trova, e a la zornata schan-pano, e non hanno aqua, salvo de quella dal Gravi, e questo perchè sono ruinade le case sopra i pozi e cisterne ; e quando inteseno il prender di queslo castello, tutti rimaseno morti, dubitando di qualche tratado; e da poi inteseno il lutto, per quelli che scapolorono, et volseno armar 3 faste, che erano im porto, et do di Coron, con certi navilij di Coron, per vegnir asaltar la galia Meza, clic era sola, e far forzo da mar e da terra, per recuperar ditto castel- lo. Dice edam come e bassa se atrova a Santo llia, mia X dii Zonchio, e fè condur in Modon zercha 100 some di farina, le qual hanno partito et parteno in fra Ihoro a bareta a bareta, e desiderano che la nostra armada veglia, azò che possino ussir di tanti [, marzo. 1564 affanni. Dice edam che da molti turchi ha aldido, che essi dariano la terra a’ nostri, se armata fosse ; e, fosseno asediati una setimana, tuli crepariano da fame etc. Da poi disnar fo gran conscio per li avogadori, per expedir il Basadona. Compite di parlar •sier Polo Pixani, el cavalier, olirn avogador. Et da poi conseio, fo pregadi. E questo perchè tutta la terra dubitava di le galie di viazi, per l’ussir di l’armada lurcliescha, zoè Camalli con quelle velie. Et cussi, poi leto le letere, Fu posto per tutti d’acordo una letera al cape- * tanio zeneral, di la relatiom abuta da sier Valerio Marzello e sier Francesco da Ponte, di l’ussir di Camalli, et che dubitamo di le galie di Baruto et di l’isola nostra di Cypri et Candia; per tanto, opinion nostra saria, el se transferissa con l’armada in Levante, e lassi el capetanio dii colfo, con quel nu-mero di galie li par, a la vardia di la Vajussa ; tarnen si remetemo a lui, eh’ è sopra il fato, et ha miglior avisi de nui. Item, avisarli le provision nui femo, di expedir galie 3 sotil fin qui, zoè sier Marco Antonio da Canal, sier Lorenzo Loredan e sier Francesco di Prioli; e sier Cabriel Soranzo arma. Item, armare-mo im Puia e Dalmatia e in Candia ; è partito 4 ar-silij con danari, per armar 8 galie, qual vossamo le fusse presto armate. Item, li mandemo ducati 5000, computa ducati 1000 trarà de lì a Corfù eie., e dii Zante; laudatilo l’opinion sua, dar ducali uno al mexe a quelli 150 homeni varda il castello ; et li manderemo provisionati et do inzegneri; e si dolemo di la morte dii Coltrili etc. Ave 144 de sì, una di no. Item, il provedador meli bancho. Da Zara, dì rectori, di 8. Di l’adunalion di turchi im Bossina, e per via di le guardie hanno, e per persone vieneno, Schander con el campo esser reduto versso Bichachio, loco posto su el passo di venir in quelle parte, o versso l’Istria e Friul ; starano vigilanti e provisti. Aricorda li danari per quelli soldati ; e per le guardie hanno speso ducati 50. Da Spalato, dii conte, di 28. Como quelli havia i dacij di la comunità e camera, li hanno renoncià per certo capitolo, in caso di guera. Item, il ducha Zuan Corvino dete fama di far una cavalchada in el paese dii turcho, ai confini soi ; tarnen è reusito, à fato retenir uno suo vice ban, e haver mandato per molti soi castelani, qualli parte vanno e parte non se fidano di andar. Item, à scrito a li cai di X. Da Roma, di l’orator, di 7. Come eri intrò lì 604 uno orator de fiorentini. Li fo,conira la fameia dii papa et di cardinalli ; et di oratori solum quel di Sa-