487 mccccc, m lu, a fornir c mandar drio. Vele la nave versso i Cuzolari; e la galia di Cataro, era lì, mancha pochi homeni, ancia al Paxu per averne homeni. Item, in una deposition di uno turcho, preso a Coroni, manda il sumario dii ditto, dii qual dirò di soto. Dii rezimenlo di Cor fu, di 2. Come quelli soldati e bombardieri erano levati a remor, per non haver danari, e hanno impegnato li lhoro arzenti per sovenirli. Item, a la Vajussa è rimasto a la guarda do galie, e la nave di sier Beneto Zustignam, et altro. 0 da conto. Di sier Hironimo Coniarmi, provedador di V armada, date a dì 16, apud Cvtlieream. Avisa il suo star e partir di Napoli, e le provision fate e de fermenti et de homeni eie. E la galia Taiapiera è rimasta lì, li à posto per soracomito sier Simon Ferro ; et quelli contcstabeli voriano danari, et lui lì ha fato dar parte fermenti e parte orzi, e una parte danari per uno. Itepi, scrive di Martini Manassi, qual per sospcto l’à mandato per ambasador al zeneral, qual lo manderà a la Signorìa nostra; et altre cosse, ut in ea. Del dillo, di 20. Lauda sier Alvise Mìchiel, so-racomito, candioto, qual à porta de lì a Napoli 150 •arzieri, e la galia era ben in hordine. Lo lauda assai. Del ditto, di 26, sora Cao Daehato. Replicha le provision fate a Napoli, valide e di bona sorte. 11 campo (urchescho era lì intorno, et lui partite de lì con 12 galie; vene al Zonchio, dove fè provision bone, dove erano venuti turchi, e toltoli li molini, e li lassò uno coiitestabele, nominato Sabastian da Moncelese, con 100 provisionati, e il Danese mandò con la compagnia a Napoli, et etiam il strenuo Gor-lim, e lassò sier Alvise Michiel, soracomito, di Candia, ben in hordine al Zonchio, con arzieri più di 100, con bordine smonti e afondi lì al porlo la galia, venendo l’armada turchescha. Et sier Carlo Contarmi, castelan, fo da lui ; qual disse aversi ben portato. Conclude, haver recuperato il Zonchi, et il bor- * go si volleva dar. Item, a dì 20, fo a Modom, dove intese turchi veniva a corer fin su le porte, e lui con le prove et artilarie amazò molti turchi, e li fece partir ; e, lassato de lì bon hordine. si partì. Fo a Coroni, lauda sier Pollo Valaresso, provedador. Item, a Modon fo apichato uno.....Blessa, eavalier di primi di Modon, vestito con la caxacha d’oro, perchè havea intelligentia con turchi, e fo fato ad esempla aliorum. Item, mandoe una deposition, di uno Antonio Costa, merchadante, sta a Napoli, qual li disse il tutto zercha li capi è sospeti ; et de Martini Manassi, vayvoda e fradelli, et altri, et alcuni di Mal- LUGLIO. 488 vasia. Unde, abuta una relatiom di Coron, per uno turco preso, era tymarato, zercha ditta intelligentia,-P à levato di Napoli, e lo mena al zeneral, soto protesto di orator, con uno altro; et dii Zonchio mandoe Gorlim con una cliaravela a Napoli. Et in la depositiom dii turcho preso a Coron, dicono turchi hanno paura di la nostra armata, e più di quella di Spagna e di Franza ; ma judicano sarano tarde. Poi disse Pamperi, videlicet Peri, et Geta, citadini di Napoli, et hanno intelligentia con turchi, e disse di quel Mainisi, ut supra, e che albanesi voi bufarsi ai piedi dii signor. Di sier Jacomo Venier, capetanio di le galie grosse, date in galia, in Val di Compare, a dì 18. Avisi vecliij di cosse turchesche, e la nostra armada esser in gran disordine, maxime di soracomiti ; dice mal dii zeneral, non si move di Corfù. Dii ditto, di 25. Come l’arma’ nimicha ussirà presto ; biasma il zeneral stagi a Corfù. Item, fo a tuor aqua a uno loco, qual lo nomina ; dove intese di l’armada di 1’ Arta. Item, in quel zorno 25 zonse lì el barzoto, patron sier Hironimo Morexini, ben in hordine, è navilio bon di velie, voria el fosse a la Vajussa, e quelle galie venisseno in armata. Item, la galia di sier Pexaro da Pexaro, e sier Alvise da Canal, hanno roto do bombarde di ferro per una, sì che la nostra armada sta mal. Dii Zanle, di sier Nicolò Marcello, provedador, di 18. Avisi di le fusto andò per saper, et nulla da conto riporta. Da Modom, di rectori, di 24. Come a dì 20 zonse lì do bassa, con persone 12 milia, e janizari 600, e il resto dii campo ; e il signor aspeta vengi l’armada, per assediar poi quella terra da mar e da terra. Lhoro rectori fanno ogni suo forzo ; non inanellano ni etiam le donne di far repari eie. Pur sono mal in hordine. Item, è zonti fanti 100, fati la mostra per missier Marin Sanudo, savio ai ordeni, ai qual hanno fato la mostra, e trovati numero 104, ben in hordine. Ilem, voriano fermenti e biscoti. Item, avisa haver fato impichar Sinabci Blessa, ca-valier, vestito d’oro, a una torre, acciò tutti il veda, qual se intendeva con turchi e col subassì di la Morea, come si ha per letere di 19. Item, per le- 187 tere, di 18, come hanno manda via le anime inutile in Candia et altrove; et el bassa è zonto nel contado, con persone 12 milia, con i pavioni a torno la cita posti, e hanno fato in forma di do alle, e sono signori di la campagna, sì che per via di terra sono assediati; et uno campo, aloza versso levante, à infoia di morbo, e si aspeta janizari 6000,