553 MDXXVU, LUGLIO. 554 che havesse caricata la Illustrissima Signoria fuor di quello che da noi gli fu imposto; che questo potrebbe facilmente essere stalo, essendo che, o per non pensar più oltra, o per che causa se sia, habbi anco falto mal offitio per il signor Marchese suo, del qual il Ghristianissimo ha mostralo da poi essere mal 3661) satisfatto, non Invendo voluto mandarli danari por pagare le sue gente, dicendo sapere che ne ha hauti abastanza, et che se ne trovava in mano per il bisogno come la Illustrissima Signoria ben può sapere. Et in proposito che se lamenti ancor di noi, non vediamo perchè Sua Maestà Christianissima laudi il prelato signor Marchese de la retirata da liorna, et noi, che habbiamo voluto andare avanti a lo effecto, biasemi perchè non se ci sia andato. Altro per bora non occorre ; bene valete. De campo, al Pontenuovo sopra il Tevere, a li 24 di Luio 1527. Dux Urbini etc., Urbis praefec-tus, Serenissimi Venetiarum domimi Capitaneus Gene-ralis. 367* A dì 29. La mattina, vene sier Piero Mocenigo venuto capitanio di Brexa, in loco del qual andoe sier Zuan Ferro, et vestito di scarlato per la egritudine del socero suo sier Zorzi Corner proeuralor, et referite di quelle occorenlie. Vene l’orator di Milán iusla el solilo. Vene l’oralor di Fiorenza, solicitando empir le compagnie. El Serenissimo disse non si mancava eie. Vene T oralor di Mantoa....... Da poi disnar fo Conscio di X con la Zonta, et con la Zonta fo voluto intrar in la cosa di Nicolò Aurelio olim Canzelier grando qual voi esser assolto ■, el tamen con la Zonta non prestando danari non si poi parlar, el su questo fu qualche contrasto. Parlò sier Francesco Foscari Cao di X che lo voi aiutar; ma nulla fu fatto. 307* Di Pranza, vene lettere di sier Sebastian Justinian el cavalier, orator nostro, da Paris, di 13.............. Di Anglia, di sier Marco Antonio Venier el dotor, orator nostro, di 3, da Londra. Come il reverendissimo Cardinal Eboracense era partito quel zorno con una bellissima comitiva, et passerà il mar per abocharsi con il re Christianissimo. Da poi lecte queste lettere, mandati zoso li Procuratori et Savii che non ballotano, cavati ‘20 debitori di le Raxon nove di dacii persi da esser aslreti a pagar in aver et in persona, non havendo li do lerzi pagasseno di contadi, et 18 non le ave et do sì, che fono sier Sebastian Foscari ni qu. sier Nicolò et sier Andrea Dandolo qu. sier Antonio dolor. In questo zorno, sier Piero da chà da Pexaro procurator, va Orator contra monsignor di Lutrech, partile ; va suo secretarlo Inzcgner lnzegner. Va a la sua casa al Dolo dove starà do zorni, poi andarà a Padoa et al suo viazo. Da Crema, del Podestà et capitanio, di 26. Manda questi avisi auti, zoè . Mollo magnifico signor mio observandissimo. La opportunità del messo mi costringe al scriver, perchè havea deliberato aspectar il ritorno del signor Castellano et del signor Cesare Fregoso andati in doe diverse expeditione questa notte passata, ma ritornali siano, del loro successo avisarò vostra signoria. Per bora nel campo stiamo al solilo; li-ransi le arlellarie 1’ uno campo a l’altro, et di certo sono li nimici li più dannifìcati, et si scaramuza; nel resto olio fra soldati et disperatione di noi allri. Da Pavia ho aviso, che heri a le 24 bore nel Conse-glio di la città erano li forieri del conte Baptisla Lodrone che domandavan allogamento per le sue compagnie, et la matina li erano entrale due bandiere di spagnoli el zerca 60 cavalli; basta, chi non ha voluto quando potea, non potrà quando vorrà. 10 spero cerio de bono exilo di queste cosse; ma hora lo vedo tanto tardare,che presso di me la tardità è poco distante da la desperatione, et pur unius óbnoxam. Il Leyva hozi è andato a Milano: ha preso alcuni gentilliomeni, et come che fussero nimici 11 costringe a pagar danari o taglia presto. Questo 368 apparalo de retirare in Pavia el conte di Lodrone, mi dà ad intender che francesi et svizari sieno più propinqui di quello che habiamo nove. Spero do-man scrivere più a longo ; in questo inezo in la bona gratia di vostra signoria mi ricomando. Di Campo, a li 25 di Luio 1527. Solloscrilla : De V. S. servi lor Zuan Battista Spiciano. (1) La carta 365, 365* manca per errore d’impaginazione. (2) La carta 366 è bianca.