»319 MCCCCCI, GENNAJO. 1320 cantar una messa, e publicò la victoria predila soa 14* signoria. Itera, è parlido per andar a una soa abatia in piasentina, donatoli per il re di Franza, dicendo ad ogni modo non poi andar di longo, per esser con-vochada una dieta a Nolimberg, et li prima voi il vadi et il re no, a requisition di milanesi e aragonesi; la qual dieta non potrà aversi risolto fin '/s fevrer. Ilem, che ’1 suo esser stato lì a Roverè, è sta gran ben eie., et cussi partile; ma, zonto el fu a Torbole, li.scrisse voleva ritornar, per esserli venutole gote ; et manda le letere di dito Cardinal, li scrive di tal suo ritorno. È da saper, per diliberation dii conscio di X, sier Mafio Michiel, podestà di Roverè, fo mandato per lui, e questo per una letera di Hongaria, perchè par che a un nontio di quel re volesse farlo venir da lui lite., usando termini non boni, lamen a bon fin. Or, per compiacer il re predito, fo mandato per lui, ma non andò im prexon ma a caxa sua ; et cussi fo mandato, per dito conseio di X, sier Nicolò da Pe-xaro, provedador de lì. Di Bassam, di sier Jacomo Cabriel, podestà,, di 15. Come avisò uno Martin, fo al turcho per il signor Lodovico, e, passato a Trento, va al re di romani. Ilem, scrive quello è stà terminà in la dieta, che cadauni, ha più di raynes 40 d’intrada, pagi uno, et per focho carantani 5. Item, non si vesta di seda. Item, il conte Antonio di la Sonaia, è a Trento, à scrito a uno suo, el dì di la Madona di le candele, esser ordinato P exercito dii re vengi a le parte da basso in Italia. Item, a Trento esser stà discargà uno caro di spingarde eie. D i Ferara, dii vicedomino, di 10. Come el Cardinal è partilo dii Bondem, va per Po a Pavia ; it signor li à mandà il bucintoro suo, e missier Zuan Lucha a visitarlo. Item, à per uno certo franzoso, il re questo anno farà grossa armata per P impresa di Napoli, e il re voi al tutto tor ditta impresa, et il papa voi Faenza, e il re è d’acordo con lui. Item, le ' zenle francese non si move; se dice aspetano 40 mi-lia ducati. Item, è venuti lì a Ferara do fioli dii quondam Nicolò Rangom, quali sono venuti a visitar esso vice domino, et ofertossi. Da Bologna, di 15, di missier Zuane Bentivoy a Piero di Bibiena. Coinè monsignor di Trans, ora-tor dii roy, è stato a Faenza per tratar acordo. Fa-ventini non lo hanno voluto aldir; et vi fu con lui Juliano di Medici, e sono ritornati lì a Bologna con mal animo; sì che Faenza non vói acordo. Item, feno certa coraria su quel di Forlì, preseno animali et ho-nieni di taia; et Vitelozo andò a Monte Mauro, et 0 potè far. Dii marchexe di Mantoa, di 14, a la Signoria nostra. Si congratula di la captura dii Zonchio e di la Zefalonia, qual la copia sarà di soto. In questa matina sier Piero Duodo intrò consier. Et per far provision di biave, intrò il colegio di le biave; lamen 0 feno. Et poi fo leto al principe et signoria le opinion di la commission di Hongaria. Da poi disnar fo pregadi. Non fo il principe. Et reduto li savij, fo leto, per Zacharia, una deposition fata a li cai, di uno vien di Mantoa. Avisa il re di romani esser stà a parlamento col re di Hongaria. Ilem, di acordi tratati col re di romani et re di Franza, vi-delicel il roy habi da Milan in là, et Milan, Lodi, Crema e Bergamo sia dii signor Lodovico, et dagì al re ducati 7000 a l’anno. Item, il re habi Ferara, et il papa Bologna et Faenza. Item, a Mantoa esser uno Aleardo Lampugnano, (rata questo. Fu posto per li consieri e cai di 40, dar salvo conduto, per mexi 6, a certo fìol dii comito di la ga-lia lesignana, fo a Modom preso da’turchi. Fu posto per tulli i savij la comissiom a sier Zorzi Pixani, dolor et cavalier, andato orator in Hongaria ; il sumario di la qual è questo. Primo, trovando in camino el Cardinal reginense, legato, sia concorde et unito; etiam, zonto sarà a Buda con sier Saba-stian Zustignan, orator nostro, et vedi insieme li successi et exequissa la comission uniti. Item, saluti il re et li fazi le oferte in nome nostro, e li narri li grandi pericoli di la cristianità per il turcho ; li dichi la optìma disposinoti dìi papa, re di Franza, reali di Spagna et altri principi christiani. Ilem, el papa à mandà lì el Cardinal legato a latere, per concluder la liga generai. Ilem, esso Cardinal formarà li capitoli, et quelli sono necessarij è questi: che soa maje-stà, fata la liga, rompi ini persona con exercito su quel dii turcho, e non con lieve incursioni; et il papa li dà ducati 40 milia per anni tre a Panno, et nui li daremo ducati 80 milia, videlicet il terzo de prcesenti, il 3.° fin 4 mexi, e poi fin altri 4 mexi el resto; e, si non vorà, li prometi ducati 100 milia, con la difalcatiom pratichata di 25, 20 saltem, come à contentà 15 per 100. Item, volendo ducati 40 milia avanti, o più, per questo non resti di concluder. Ilem, il re di Polonia, suo fradello, dia esser, lamen non potendo, per questo non resti di concluder. Item, la Signoria nostra promete con P armata, stra-tioti e zente nostre, hoslililer invader su quel dii turcho. Item, non si vegnirà a pace o trieve con il turcho, senza denomination di confederati, che contri-buirano a quanto per li capitoli sono ubligati. Item, si turchi venisse in Friul o Dalmatia, soa majestà