«13 MCCCCCj AGOSTO. Gli galia sfornirai» la man ia con la galia Vizamana di Candia, andava a fondi per esser trista, al Zante ; e lui, come à dito, è su la Pexara, e dice : Idio ne meti la sua santa mano ! Non sa come Dio soporta tanta virtù contra christiani; e li sia provisto de na-vilij, polvere eie. A scrito a Corlù li mandi parte di le galie è a la Vajusa. Item, posi scrita, dice aver inteso dal capetanio, le galie prese esser la Leza e la Mosta. Del ditto vice capetanio generai, data ivi, al Prùdano, a dì 25. Scrive, a dì 22 zonse in arma’ la nave Priola, patron Polo di Domenego ; e, ricevute nostre letere, e Mathio da Lies con sguizari e schio-petieri 35, manda ducati 3000, parte per Napoli di Romania ; e à spazà la galia di sier Francesco di Mezo con bordine vadi a Napoli, poi vadi in Candia con letere a quel rezimento, provedi con quelli feuda-tarij e altri de homeni, danari eie., e armi subito quelle nave sono de lì. Item, ricevete alcune poche monition, ma sopra tutto li sia manda polvere, freze e curaze. Ordine di sier Ilironimo Coniarmi, vice capetanio generai di mar, dato a l’ armada nostra. Nel nome del nostro Signor Dio, et de la gloriosa madre Verzene Maria, et de l’evangelista et protetor nostro missier San Marco, questi sono li ordeni da esser observadi nel tuor de l’impresa contra F armata del signor turco, nemicho de la sancta fede, et de l’illustrissimo ducal Dominio nostro de Veniexia, imperhò E1 clarissimo missier Ilironimo Contarini, per el prelibato serenissimo et ¡lividissimo duce, domino nostro dignissimo, vice capetanio zeneral da mar, comanda a tuti magnifici provedadori, capetanij, so-pracomiti, patroni et ziascum altro per suo grado, che, per quanto hano caro la gratia dii prefato illustrissimo Dominio, et solo pena de la vita, irremissi-bililtr et senza algum respeto da esser observato, servar debino con ogni integrità, studio et adverten-tia li muodi et ordeni infrascripti, quando per sua magnificentia serà ordinato. In primis : Vuol, ordena et comanda esso clarissimo vice generai, che, senza (allo alcuno et preteritione, tutti magnifici provedadori, capetanij, sopracomiti et patroni, con li legni alhor comessi, sì grossi come sottili, star et nudrir se debino a presso lui, in conserva et unione sua, et da quello non si alargar de vista, senza expressa licentia et ordine suo, sotto la preditta pena. Poi vuol, ordena et comanda, che quando li parerà de offender, el nemicho hessendo sorto prima, li magnifici capetanij de galie grosse et nave oponer se debino a geto di bombarda con tute galie grosse, nave et quare, da esser ordinate con equalità nel star et offender por essi capetanij, zoè el capetanio de galie grosse a banda dextra, et quel de le nave a banda senestra; et asestati al debito ordene, Ogniun, virilmente, con advertentia et bon ochio, sbarar fazi le artilarie sue in l'armata nemicha, et perseverar in tal offensione fino per esso clarissimo vice generai serà fato li segni ordinali et infrascritti. A banda destra de essi capetanij, oponer se habi 242 * el magnifico missier Ilironimo Pisani, provedador, con le galie a lui, ut infra, deputate. A banda sinistra, el magnifico missier Alvise Sa-lamom, vice provedador, con le galie a lui, ut infra, deputate; qualli, similiter, sbarate le artilarie, virilmente et al meglio potrano, olender debino. Poi esso clarissimo vice generai, con il resto de galie, offenderà da quella parto li parerà. Et advertischano tuti, de non preterir l’hordine preditto, nè levarsi da le poste a loro deputate, o ananzi o indriedo tirarsi fuor de 1’ hordine, soto la pena sopra scrita. Si veramente l’armata nemicha fusse a la velia, et fesse camino con la equalità et muodo preditto, seguir se debbi a geto di bombarda, ofendendola nel muodo preditto. Et adziò tutti intender possino quando serà tem • po, et esso clarissimo vice generai vorà, seguir se debi l’hordine preditto: la magnificencia sua farà levar a poppe el suo gaiardo da battaglia, et alzar et calar 3 fiate, lassandolo poi cosi levado fino vorà duri tal offensione, el bombardar; et quando vorà se manchi dal fato preditto, calerà dito gaiardo. Et parendoli de investir, notificha che, lassando ditto gaiardo im piedi, farà levar etiarn una bandiera quara in andrinello, quale subito levata, ogniun al muodo sopra ordinato, gaiarda et virilmente, con debita dislantia,che l’uno di legni nostri non offenda l’altro, investir debbi ne l’armata nemicha, non havendo rispelo più a legni grossi che mentili, ma quelli li serano avanti investir debino, senza intervallo di tempo scorendo, ritornino a l’investir predino, fazendo, per tenor de questa, cauti tutti quelli che se inchadenerano con algum di legni di nemici a tempo di tal bataglia, esso clarissimo generai 1’ harà per incorsso ne la sopra scrita pena. Et cussi ordena, soto essa pena, nium prosuma levarsi de la impresa, fino che li gaiardi predilli sta-