1063 MCCCCC, NOVEMBRE. 1064 sira, manifesta tal cossa, oferendossi venir de qui a far la guarda de li ditti ; qualli, vedendo, li cogno-sceria eie. Ilem, missier Zuan Jacomo Triulzi è zonto a Vegevene, e chome li à ditto uno suo secretarlo, starà 7 zorni, poi vera qui. Dice è tutto.di la Signoria nostra. Ilem, di sguizari, el baylo dii Degiun li à ditto, la dieta fata a Turich nulla hanno concluso, è stà messo farne una altra doman a Filimburg, locho devoto a la christianissima majestà. Si sta in aspeta-tion di la dieta di Alemagna; e li oratori dii re di romani, andati in Pranza, quali sarano alditi a Tors. Ilem, quelli francesi atendano a scuoder li 100 milia ducati da’ milanesi, per 1’ ultima rebelion ; et quelli si rendeno dificili. Ilem, aricorda se li manda danari da viver. Fi fo scrito a Bergamo, li mandi ducati 50. Vene el signor Schandarbecho, solicitando la soa expedition ; li inanella solujn ducati 1000. El fo ordinato al cassier di spazarlo, e ditoli di li disor -deni fanno li soldati a San Nicolò di Lio, li amonissa. Da poi disnar fo pregadi. Non vene il principe. Leto le letere, andò in renga, non liessendo il cole-gio, et referite Francesco da la Zuecha, venuto di Hongaria ; e disse gran cosse; e tra Poiana e Hon-garia, li ulachi etc., potriano metter cavali 40 milia; concludendo, volendo far guera conira il turcho, non si debbi lassar la praticha di quello re, qual è volenteroso a l’impresa. Non fo laudato