MCCCCC, LUGLIO. 510 Dj, Trani, di Nicoli da Ponte. Zcrcha salnitrij fornisse l’arsenal per boa merchato, et li ha da Barri, et il re è contento darne la (rata eie. Fo electi do exalori a l’oficio di governadori di l’intrade. 11 scurtinio sarà qui soto posto; et Jo tulsi sier Piero Contarmi, et rimase, qual era prima. Eri, si partino do galie grosse, sier Bortolo Dandolo et sier Francesco Arimondo; uno sopraco-mittì, l’altro patroni. Et sier Antonio Tram, el consier, fè lezer molte parte voi meter. Primo, privar l’oficio di tre savij ; 2.° tutti quelli hanno compido li ofìcij non vengi im pregadi, ut pala, X savij ; 3.° non far più proveda-dori sora l’armar; 4.° cassieri; quinto, provedador sora la Brenta, et provedador sora la Piave eie. Elecli 2 exalori a li governadori per mexi sie. Sier Beneto Belegno, fo cao di 40, quondam sier Francesco......11.10 t Sier Alvise Soranzo, fo exator ai governadori, quondam sier Remixi . . . 14. 7 t Sier Piero Contarmi, exator ai governadori, di sier Andrea......12. 8 Sier Francesco di Mezo, di sier Antonio . 4.16 Sier Fantini Boni, quondam sier Felixe . 7.14 Sier Lorenzo Manolesso, fo exator ai governadori .........4.17 Sier Nicolò Michiel, fo al dazio dii vili, quondam sier Nicolò......3.17 Introe li cai di X, e mandati tuti fuora. Et poi disnar fo pregadi per li syndici, et li avochati dii Canal non erano in bordine, e fo licentiato el conseio. Et la Signoria dete audientia, et il colegio stete a consultar. Et in questa matina, fo ditto in Rialto esser letere dil.zeneral di 5, et di Otranto di 8; lamen non è vero. Et vien in questa terra alcune fameie di Corl'ù, et ozi fo aklito in colegio uno patron di gripo, partì a dì pr.imo da Corfù, con la fameia di sier Bernardo Bollani, capetanio dii borgo. Di Hongaria, di 25, 26 el 30, da Bada. Molte zanze, e coloquij abuli col re, qual parlò zereha la praticha col turco; e poi parlono col reverendo ve-sprimìense, col magnifico Joxa, consieri regij, et non hanno ancora auto la nostra letera di 19, di la libertà di darli ducati 100 niilia; et l’orator dii turco è lì con boche 130, e il re li fa le spexe, et eliam a essi nostri oratori. Et il re disse: 11 papa 0 fa; doveria mandar uno Cardinal legato, e manda uno episcopo o ver un frate. Item, li oratori dii roy è lì non è slà ancor fati cavalieri; partiremo presto, manda letero per via di Martin Cotta. Di Udene, dii luogo tenente e dii provedador Marcello, di 12. Zercha alozar zente d’arme in la Patria ; non poi; voriano provisionati; dicono di le taie e zernide. 11 conte à do panochie, et e lì. Scriveno la praticha hanno con quel mìssier Martini et madona Dorathea zercha turchi ; li à manda uno presente, et ducati 30, et promesso darli altri ducati 60. Item, mandò qui il processo di Antonio Burlo, retenuto ; et che per esser bandizali li bezi, la terra patisse ; voria se li mandasse soldi. Da Crema, di 13. Come eri, a hore 23, intese monsignor de Lixom a Lodi haver morto uno homo ; iinde la terra si levò a remor, e lui fè chiamar francesi dentro, dicendo voler andar a Milano. Or, raduti dentro, cridono : Carne ! Carne ! e uno primo volse ussir. È il populo sublevato. Lixom disse voler brasar la terra, adeo è scampa più di 100 citadini fuora, e le porte di la terra è serade, sì che de lì è gran confusioni; e lui podestà à inandà da missier Nicolò da Mosto a saper la cossa, e voi mandarne uno altro a Lodi, soto specie di la cossa di Martini Manara. Da Charavazo, di sier Zuan Antonio Dandolo, provedador, di 14. Avisa a Rivolta è podestà bergamasco, non sta mai lì. Item, è nova a Milan è stà fato comandamento, tute le done di foraussiti debino andar in Aste, soto pena di perder le dotte, e li foraussiti torni in termine di uno mexe, subpeena confiseatkmis ; e si manda in Franza per comandamento dii roy 400 zentilomeni milanesi, e sì tuo’ 12 per porta. Di Verona, di reclori, di 15. Come è tornalo ■ uno suo, stalo a Mantoa. Referisse il signor feva la mostra di 500 demani, di qual ne cassò 30. Alozono a la porta Ceresa, mia do lontan di Mantoa, et che ne erano zonti 200 altri. Item, è partiti 100 boni homeni, perchè il marchexe non dà danari, et a Gonzaga è Frachasso et Galeazo e uno don Alonso, spa-gnol, capo dì provisionati, fo dii Moro. Eliam è a Mantoa Nicollò Maria con 6 compagni, a le spexe dii signor, et il signor fa disfar bombarde grande, et fa canoni grossi a la francese, el ha bombardieri fo dii signor Lodovico. Item, fa uno bastiom a una porta ; 196* si dice omnino il re di romani verrà in Italia adosso il roy et la Signoria. Item, essi rectori hanno expe-dito uno messo in Eiemagna. A dì 18 ludo. In colegio, fo ballota tre gracie a tre zenthilomeni, zoè sier Andrea Badocr, lire 80 è