1575 MCCCCCI, MARZO. rabondante, andava in la forlificbation di la terra. Fo eornesso, ila consulente colegio, a sier Bernardin Loredan, exequischa eie. D i Monopoli, di sier Jacomo Badocr, governa-ilor, di 4. Come de lì è il sopracomito electo, Bernardini Mega, qual fu l’anno passato, et è homo su-fìciente. Item, scrive di le jumente assa’Wc. Et nium di colegio pone fantasia si a quella raza, et la si perde. • Da Roma, di l’oralor, di 13. Come visitò l’o-rator dii ducha di Lituania, qual li presentò una le-tera di la Signoria, li desse favor in corte eie. E li disse esser venuto per dar ubidientia al papa, che, poi è creato, non li è stato oratori dii suo ducha ; et che in tutte sue actione usirà esso orator nostro, per aver cussi comission dal suo ducha. Ilem, parlando poi con monsignor di Trans, dicendo: Che fa la chrjstianissima majestà ? E lui, credendo dicesse de l’impresi», rispose : Non so quello stagi a far. 11 re mi mandò in gran pressa qui, et ha 2000 lanze in Italia ; li ho manda, za 22 dì, uno bolognese per stafeta ; non ho risposta. E poi andò dal papa, col qual è in streta praticha, adeo tutti li altri oratori ne parla. Ilem, el conte Antonio Maria di la Mirandolla, che morite, lassò comissario di le cosse di Lombardia sue, sier Lunardo Loredam, procura-tor, e di le cosse di Roma, 1’ orator di la Signoria, che, prò tempore, crii. Ilem, l’orator yspano li ha dimandato, desidera haver porzelane di qui, per il re suo. Del ditto, di 14. Come fo dal Cardinal Siena, uno di deputati a la exation. Li disse fredamente, si scoderà ; sì che lui crede, da li 20 milia ducati in fuora, per Hongaria, li danari di lo armar sarano tardi. Poi inlrò in la cruciata, dicendo con dificultà in concistorio fo dà un terzo a la Signoria, et 1’ oralor li disse tante raxon, che ditto Cardinal si rimosse di l’opinione sua. Ilem, tra Orssini è colonesi non è seguita alcuna trieva, per causa colonesi non voleno; et in Roma il pam e vino è incarito eie. Da Napoli, di !’ oralor, di primo. Come l’orator yspano li havea pregato scrivesse a la Signoria, alcuni navilij di soi spagnoli .voi andar a la Vallona, con panni eie., potesse libere andar. Del ditto, di XI. Come el re li intrò in li consueti coloquij, et disse gran mal dii papa, qual è sta causa, li soi oratori non siano sta alditi dal roy, e che lui desidera l’acordo, et che la Signoria, per via di l’orator dii roy è qui, o per il suo è in Fran-za, fazi intender questa sua volontà al roy, acciò si possi atender uniti a la defension di christiani ; et che da mo voi la Signoria sij quella conzi come li par. Concludendo, aliler non potrà far di meno, di non chiamar turchi in suo socorsso. Cognosse farà mal, ma voi prima veder la vendeta di altri, cha la sua ruina, et che sa sarà la ruma de Italia etc. Item, il re zercha trovar credito per via di banchi, o qui o a Venecia, per mandar danari in Alemagna; si dice ducati 36 milia. Ilem, domino Dionisio Asmon-do partirà presto, va in Alemagna, et vera qui per 608 aqua, per dubito dii ducha di Valenza. Item, domino Francesco da Casal è stà ritornato dii conseio. Item, el morbo è lì in Napoli ; è stà fato provisiom che non si predichi, e levà le indulgentie eie. Da Palermo, di Ulixes Salvador, di 28 fevrer. Come P armada yspana era parte a Saragosa e parte a la Bruta le zente da pie’ e da cavallo alozate ; ma hanno pochi danari ; et una nave zenoese ad Agri-genta è stà retenuta. Ditto capetanio à ditto, hes-sendo richiesto, et non hessendo ocupà in altro, ritornerà in Levante. Quelli spagnoli si jactano assai, aver preso la Zefalonia Ihoro. Item, formenti, valeva tari 10, è venuti a 12, per causa di la venuta de certi navilij zenoesi lì, per comprarne. Noto, in questi giorni el piper, che soleva e valse ducati 130 el chargo, è venuto hora a ducali 68, eh’è un priesio roto; et si - judicha, quando zonze-rano le galie, sarà a questo medemo priesio. Et questa malina se intese, per la venuta dii patron di uno maran di sier Girlo Contarmi, vien di Corfù, come el capetanio zeneral era levato, a dì 3 di questo, con 12 galie sole, poste in bordine; et si era reduto a certo locho lì vicino. Ilem, in Istria esser assa’ formenti. Fo tolto il scurtinio di un patroni dii barzoto, e rimase sier Francesco Pasqualigo, quondam sier Ve-tor, el qual sarà qui soto scrito. 19 Electo un palrom dii barzoto. Sier Francesco Gradenigo, fo vice sora- comito, de sier Nicolò..... Sier Lucha Grifi, quondam sier Ilironi-mo, quondam sier Triadam . . . Sier Francesco da Ponte, fo preso da’ turchi .......... f Sier Francesco Pasqualigo, quondam sier Vetor (voi esser)........ Sier Zuam Contarmi, quondam sier Francesco, fo morto a Croia..... Sier Alvise Contarmi, de sier Piero, quondam sier Jacomo....... 4.13 6.12 7.12 11. 7 6.13 8.10