m MCCCCC, APRILE. 90 ' magna con certi citadini, e li nomina, et che Maxi-mian è sta tardi a socorer il Moro, e non à danari da levarsi de Yspureh, et à manda per la raina, vadi lì, e à impegna li piati d’arzente per viver. Item, quel Bernardo dal Mayno dice, ditto re di romani voleva GO milia ducati dal Moro a moversi, e il Moro li deva ducati 20 milia al presente, e lui li contò al Cardinal San Severin certi danari; et che a Yspureh l’acea una dieta'poi l’octava di Pasqua, e sarà il ducila Alberto di Saxonia,*e quel di Baviera, e quel di Brexvich, et che lui dete raynes 7000 per condur alemani, ut supra. Item, che fiorentini dete ducati 5000 per pagar 1000 cavali et 3000 pedoni in ajuto dii Moro, et che Alvise Ripoi, per nome dii re Fe-drico, era andato a Yspureh. Item, in una altra depo-sition dice, il re di romani ave ducati 15 milia, e ne mandò per ancora ; et che il Moro havia intelligentia con Napoli, Ferara, Mantoa, Bologna, Mirandola, Carpi, Corezo eie. Ilem, quel prothonotario di caxa Visconta dice 0 saper, era a Fagnam, loco suo, et fu-zite, e voleva andar a certo loco su quel di la Signoria nostra, per dubito di francesi, zoè dal conte Vetor da Martinengo, et .che nulla sa di secreti dii Moro, perchè non era dii conseio, et è fradello di missier Zuan Hironimo Visconte, qual eliarn è fuzito sul nostro. Item, per una altra letera, essi rectori scriveno aspetar quel zorno Ascanio de lì, con cavali 120, e ozi disna ai Urzi. Da Bergamo, di rectori. Zercha i dacij, et nulla risponde a fe letera riprensoria li fo scrito, et mostra non l’aver abuta. Da Verona, di rectori, di 18. Come à recevuto nostre letere zercha la venuta dii Cardinal Ascanio; exequirano; et di danari trovati ini presiedo, per expedir il signor Bortolo d’Alviano eie. Da Sonzim, di sier Zuan Maria Mudazo, pro-vedador. Come manda de qui certi arzenti trovati a uno prete, morto sine hieredibus. Da Cao d’Islria, dii podestà et capetanio. Di avisi abuti che turchi se reducano ini Bossina; à mandato explorar per saper il tutto. Da Zara, di rectori, di 9. Come a li 13 marzo passado, fo una incursion su quel contado per do vayvodi di Schander bassà, con cavali 700, come . scrisseno; et menono via anime 452,. compulà li morti, e animali grossi 1080, menudi 2000. Da Nona, di sier Domenego da Mosto, conte, di 22 marzo. Come in la dita coraria manchano home-ni da fati numero 33, puti e femene 179, animali grossi 1252, menudi 630; sì che è stato gran danno. Da Budua, di sier Nicolò Memo, podestà, di do. Come à per bona via, 4 sanzachi de li intorno esser andati a le parte di sopra, et se. divulga hongari ha-ver roto al turcho. Da Palermo, di Ulixes Salvador. Di quelle cosse di Sicilia, et di certo corsaro navega de lì via, chiamato Conte Paladim. Et fo ordinato a li patroni a P arsenal, fazino lavorar doman e l’altro, licei sia festa, le galie grosse, per averle in tempo; et fo mandato a dimandar licen-tia al patriarcha, qual disse non la dava, ma che lavorasse ; che poi tutti li absolveria eie. A dì 20 aprii. In colegio, fo el limi di Pasqua, li savij se reduseno daspersi di la Signoria per consultar; et la Signoria con el principe aldite li oratori di Spalato et quelli di Poliza, e comesse a li savij ai ordeni. Veneno li do oratori dii re di Rossia, o ver duella di Moschovìa, quali stevano a la Zuecha, et erano ritornali da Roma, et forno mandati 4 savij ai ordeni a levarli, uno di qual sapeva latim, era greco di li Paleologi, vestito d’oro etc. Et sentati a presso il principe, ringratiò de li honori e careze fatoli, si ra-legra di la victoria, et si offerisse, si la Signoria yol nulla, perchè si voi partir. E il principe li usò bone parole, dicendo si li diria poi. Da Trevi, di proveditori, di 18. Come haveano 91 inteso, sguizari e tedeschi sdegnati contra el signor missier Zuan Jacomo, haver preso Trechà, Caia e Novara, e tolte le ar filarie, manazando voler bombardar la rocha, se non li davano el signor Lodo-vico, qual credeno esser in quella. Et si dice, o sono pentiti liaver fato prexon esso signor Lodovico, o ver per haver li 150 milia ducati li promisse missier Zuan Jacomo. Item, che 300 homeni d’arme et 5000 fanti esser andati a la volta di parmesana, per andarsene a Carpi, Corezo e la Mirandola. Item, 100 homeni d’ arme et 1000 fanti esser andati a compa-gnar el signor Lodovico in Franza, et le gente francese, erano a Milano e altrove, sono andate versso Novara, per quelle novità di sguizari e todeschi. Da poi disnar, fo pregadi, et vene le infrascripte letere ; et prima : Da Brexa, di rectori, di 18. Come quel zorno a hore 23 il Cardinal Ascanio intrò lì ; alozò in citadela nuova, in caxa di uno di camerlengi, con custodia di 25 tra fanti e citadini; et essi rectori fono a visitarlo; fece assa’ discorssi, dicendo: Deus dedii, Deus abstulit. Di domino Sonzim Benzon a la Signoria, di 18, da Brexa. Scrive il suo zonzer lì col Cardinal e li presoni ; et à ricevuto la nostra letera in soa laude. Ringracia, el dice questi cinque presoni da conto ha-