301 MCCCCC, È da saper, che vene questa matina una 1 etera di uno, data a Padoa, scrive el Cardinal Ascanio star mal ; et che ditto Cardinal voleva far far la paxe col turcho e la Signoria. Or fo scrito a Padoa per la Signoria, con li cai di X, fusse retenuto ; e perchè niun noi cognosceva, si non Nicolò Aurelio, secretano, fino a Padoa a questo effecto statini fo mandato ; et 0 trovò. Dii signor Carlo Orssini fo leto una letera, dri-zata ad Anzolo Tancredi, suo secretano qui ; si scusa di presoni fuzite ad Piasenza. non è sua colpa, et altre particularilà, ut palei. Di campo, di provedilori, date a Trevi, a dì 6. Come el signor Carlo Orssino li havea ditto aver da Bologna, che il roy dimandava a missier Zuan Bentivoy ducati 50 milia, et lui volentieri si acor- 112 * deria a soldo con la Signoria nostra. Item, da Milani, essi proveditori hanno per homeni venuti, come si preparava stanzie per 2000 cavali lì, et era sta fato tre forche, si diceva per impichar li presoni. Item, li Triulzi e Boromci era venuto bordine dii re se mandasseno in Pranza; et li Triulzi viveano a zornata, e mandava il suo fuori ; et li Boromei adunava zente in caxa. Item, monsignor de Lixon, con uno altro, volevano incantar li dacij, havia tolto 4 per parochia, quali li haveano ditto fazi quello voi la regia majestà, lhoro non se impazariano. Ilem, mandono una letera dii Cardinal Koam, scrive a essi provedadori, di presoni ; li ringracia haverli duti etc., e dimanda sopra tutto li Crivelli e Visconti e Landriani ; qualli fono causa di far ritornar Lodovico in Milan. Item, mandono una letera di Bernardo di Bibiena, data a Milan, drizata al conte di Pitiano, governador nostro. Avisa chome milanesi li dispiace di presoni renduti, et che il re Fedrico zerchava far partidi al roy e boni, e cussi pisani, acciò siano tolti a gracia. Eliam Mantoa non ha ottenuto, nè potuto obtenir un salvo conduto dal Cardinal, di mandar a Milan suo fradello prothono-tario. item, monsignor di Lignì era andato a Pa-Vla> poi vano a Zenoa, demum in Franza. Dei Ferara, di sier Hironimo Donado, dutor, visionino, di 6. Come le zente francese erano aviate 'ersso parmesana, et la Mirandola è in fuga ; il signor Zuam Francesco à mandato la moglie lì a Fe-l’Wa, e lui è intrato in rocha di la Mirandola; tamen 1 ducha spera conzar le cosse col re con danari, o ver che nassi discordia tra ditto re e la Signoria no-s|ra; et che missier Zuan Lucha, suo orator, era a crara. E tiara missier Alberto da Carpi voi con-z,ir le sue cosse con danari ; e il signor voi le zente maggio. 30-2 francesi passi per Pontremolo, che vano a Pisa, et forssi il re aspira quel dominio, e non renderla a’fiorentini. Bologna scuode danari di pene e colte, e non si' sa perchè, e con dificultà si scuode. Da la Mirandola par il roy voi ducati 9000, da Carpi X milia, da Corezo ducati (¡000 ; e tutti l'uze le zente francese di parmesana, et il nome di francesi è in odio. Item, lì a Ferara si pone colte; si dice per pagar i‘ salii di la Signoria, et per far altro ; tamen manderà il suo fator de qui, con ducati 2000 a pagar ai proveditori dii sai il debito. Dii ditto, di 7. Come lanze 300 e pedoni GOOO vano versso Pisa, et si dice pisani hanno fato condur im Pisa assa’ tassine per brusarla. Fiorentini dubitano li converà pagar assa’ danari a queste zente, et perliò sono di mala voia ; e si dice Lucl'ia con assa’ danari conzerà il lato lhoro. Item, il ducha di Ferara non varda a danari a conzar eie. Da Chioza, di sier Zorzi Pixani, dolor, cava-lier, podista, date ozi. Avisa dii zonzer lì dii ducha di Urbim, e poi disnar si parte per venir in questa terra occulte e senza alcuna pompa. Di Cypri, di sier Bortolo Minio, capelanio a 1 Famagosta, e poi una di sier Troylo Malipiero, capelanio, andato in Iodio suo, vechie di 22 marzo. Nara la conditiom di la terra ; concludeno ambedoi se li manda una gatia sotil ad armar de lì, la qual faria tre beni : varderia l’isola da fuste di corsari e turchi, atenderia a le fabriche, e porteria il presente al soldam, dove hanno mandato el reziinenlo ambasciador a ditto soldam sier Hironimò Zusti-gnam. Eliam sier Andrea Venier, luogo tenente, scrisse de Nichosia. Di Napoli di Romania, di sier'Francesco Bra-gadim, reclor e proveda'dor, e sier Alvixe Bom, vice capelanio. Zercha nove di turchi, vechie, et il bisogno di quella terra, con molte particularità non da conto. In questo pregadi fu posto parte, di dar il possesso di lo episcopato di Liptomo in... a certo gre-cho, per li consieri ; et non fu preso, per non aver il numero di le balote, voi haver 120. Fu posto per tutti i savij, far creditori alcuni hanno servito con le charavele in armada, et quelli di le 5 nave brusade, zoè dii suo servito, justa la parte, a le cazude. Et fu presa. Fu posto per li consieri, di perlongar il salvo conduto a li Garzoni dal banclio, falidi, per altri do mexi. Et contradixe sier Tadio Contarmi, quondam sier Andrea, el procurator, era sora le aque. Et sier Zorzi Loredam, è di pregadi, uno di tre zudexi dii