1207 MCCCCCj DECEMBRE. 1208 Sier Domenego Trivixan, el cavalier, fo provedador a Cremona . . . . 61. 92' Non. Sier Zacharia Contarini, el cavalier, che non merita absolutiom......... Et chiamato el prefato sier Zorzi Pixani a la Signoria, tolse termine a risponder damatiiia. Et pre-gadi vene zoso a hore 5. In questo zorno fo exequito la sententia dii prete, amazò sier Beneto Morexini, che fo portato per canal fino a Santa f, et davanti la porta dii morto, taiatoli la man destra, e menato a eoa di cavallo fino a San Marcho, dove fo discopato. Qual stentò assa’ a morir, e poi squartato in quatro quarti. A di 20 dezembrio. In colegio, domenega, fo il principe. Vene 1’ orator di Franza, e parlato di Martini da Casal, si dolse assai di la truffa, e dubitava non li havesse menato via la mulla ; lamen Y è a Brexa. Poi disse, il re farà questo anno grande armata, et che Mathio Copolla à ’buio una letera di la sorte di l'armata ; et poi fè introdur il consolo de’ milanesi. Vene domino Jacomo da Nolla, secretano dii conle di Pitiano, dicendo, il signor suo è preparato di far la mostra, et ha cavalli 1500, quali li voi veder, si cussi la soa zente hanno. Et principe laudò il conte; e ditoli dii vescoado di Cividal di Bellun. Vene il conte Xarcho, vayvoda, stipendiato nostro, venuto di Sibinico, con Mere dii conte di Si-binicojet di quel di'Traù, in laude sua, pregando sia expedito presto. Or il principe li fè bona riera, e co-messo a li savij a terra ferma e ordeni lo expedissa. Vene sier Piero Nani, fo governador a Otranto, qual resta haver ducati 1200 e più, di haver servito dii suo, al tempo fu a Otranto, im pagar li provisionati, et dii suo salario, rechiedendo la satisfacione. Et cussi il zorno drio fo balotati. In questa matina, fono mandati per il colegio sier Zuan Morexini, el consier, sier Nicolò Trivixan, savio dii conseio, procurator, et sier Bernardo Bar-barigo, savio da lera ferma, dal Cardinal, a dirli la risposta a le do proposte fate, qual fo presa eri ini pregadi. Da poi disnar fo grani conseio. Et fu fato podestà et capetanio a Crema sier Antonio Corner, fo provedador al sai. Et il colegio reduto, fo consultato di risponder a 1’ orator nostro in Spagna, fino bore 3 di note. A dì 21 dezembrio. In colegio vene sier Zorzi Pixani, dotor et cavalier, electo orator in Hongaria, et con lacrime dimandò di gratin a la Signoria lusse acetà la sua scusa, per causa dii padre, che è infermo, et partendossi morirà. Et li consieri terminò di far pregadi ozi, da poi conseio, et poner la sua scusa. Veneel Cardinal con li piati, per.il qual fo mandalo molti patrieij. Et, venuto in colegio, sento di sora il principe, et fo levato la sedia. Disse, voi a la prima risposta i dechiaratiom : la prima, che non potendo far con li 80 milia, siano 100 milia ; secondo, si exprima per anni 3 ; tertio, el re di Poiana non sia compreso in la contribution, perchè à abuto le decime, jubileo e cruciata dal papa, et in Hongaria per le constitution con li prelati non si poi poner decime, perchè tieneno cavali; quarto, si scrivi a Roma a l’orator di far l’ubligatiom non far paxe col turcho etc. ; item, di le galie, dove dice el papa armerà 20, voi si dichi bornia sumina, perchè più ne armerà. 11 principe a lutto rispose sapientissime, bastava ; et posi multa hinv inde dieta, fo concluso, si scrivi a Roma a l’orator tutto questo, e il voler nostro più chiaro, e conzà su la risposta, bona summa de galie. Poi esso Cardinal pregò la Signoria a le do proposte volesse, almeno di parole, far, acciò el papa resti ben edifichato etc. Poi dimandò, per il Cardinal di Modena, il possesso dii canonicha’ di Padoa, fo dato per pregadi a l’Anselmo; et il preposito di Sanla Agata di Cremona, dato a quel di Trecho; item, il vescoado di Cividal, per il Trivixan ; item, sia perdonato a Marco di Martinengo la rebellion ; item, sia lassado di prexom uno Zorzi Vida, contestabele, fo in Friul, et uno Lorenzo fiorentini, incolpato per-laro etc., come nel memorial apar. Et il principe li rispose, prima esser stà dato el canonicha’ a l’ Anseimi, benemerito nostro, si veda di acordar di qualche altro beneficio; di quel di Cremona, per privilegi] in aquisilione concesso a lhoro cremonesi ; dii vescoa’ di Cividal, si acordano col fio dii conte di Pitiano, senio contenti ; dii Martinengo non parli, è nostro ribello; di Zorzi Vida et 1’altro si vederà. Poi dito Cardinal dimandò, per amor dii papa, fusse lassato Lucio Malvezo, è in castello a Verona, retento. Li fo risposto, è cossa dii conseio di X, e aspeta al re di Franza. Et lui disse, daria piezaria di ducati X milia, mai haver offeso a questo statu. Or si partì, e andò a veder il palazo dii principe. Poi tochò la man a soa serenità a la scalla, pregando l’orator eleto in Hongaria, avanti la sua partita, lo vedesse. Da poi disnar fo gran conseio. Fato capetanio a Brexa, sier Marco da Molim, fo cao dii conseio di X. E fo posto per li consieri la parte di minienti di fuora. Qual bave 7 non sincier, 337 di no, 895 di la parte. Et fu presa di largo. Et fo ben fato.