G5!ì MCCCCC, AGOSTO, mal. Dice ditto Cardinal ;'i cavali 40, ma pochi dana- ri, e li à dimanda ducati cinquanta ad imprestedo. Di Padoa, di rectori. Zercha i cavali di oratori francesi, la spesa monta 300 ducati, e la Signoria scrive, si spendi solurn 150, undc essi oratori sono rimasti mal conienti, e 1’ oralor zovene disse, replicando, fari pagar 150 a la Signoria. Sono stati ditti cavalli su l’hostaria mexi 4, et erano cavali XV et 4 homeni, voleva manzar 4 volte al di. Fo ballota il mandato di Zuan Griego e Frenello dal Borgo, capo di balestrieri. Da poi disnar, fo pregadi. Prima si reduse il principe con il colegio in camera, e vene l’oralor dii papa e quel di pranza, dicendo quel di Pranza, aver certo, fiorentini dolersi dii roy, e si voi acordar col re di romani, e mandato uno messo. Per tanto, richiede sia preso tutti li fiorentini passino per le nostre terre, e tuorli le lelere ; come disse edam questa mane di Alvise Ripoi, orator di Napoli, va spesso in Eiemagna ; unde per colegio fo scrito per tutto a li rectori nostri, fazi lo effecto. Di Palermo, di Ulises Salvador, di 6. Come l’armata yspana, in tutto velie 50, è a Messina ; li fanti è solum 5000, cavali 500, tuo’ quanti spagnoli poi aver, et si dice invernerà in Sicilia, sallevi an- * derà ini Barbaria. Et à inteso, il re di Tunis à fato provisiom di zente a le marine e Zerbi. Et si dice ne vien altre 30 caravelle di Spagna, per conzon-zersi con questa armada. Fu prima, per li consieri, posto alcune taie, maxime una de Cividal, eli’ è sta tolto ducati 25 rni-lia a uno eh’ è morto, et lo lierede voi dar dii suo ducati 1000 a chi acuserà. Et fo presa. Fo ballotà do volte, per non aver il numero di le balote. /tósi, fu posta la taia di quelli amazò il fìol di Zuam Paulo Manfrom in la Patria di Friul ; et balotà do volte, fu presa. Fu posto per sier Antonio Trum, el consier, che, cornpidi arano i Ihoro officij el provedador di la Brenta e ’1 provedador di la Piave, più non si fazi in llioro loco. Ave 13 di no. Et fu presa. Fu posto per li consieri e alcuni savij, pagar ducati 300 di le spexe di cavali tenuti a Padoa de li oratori francesi stati in Hongaria. Ave 39 di no. Et fu presa. Fu posto la parte di Hongaria, posta sollo per sier Domenego Bollani, el consier, qual fo da li altri »bandonato, zoè di balotar li capitoli a uno a uno eie. A F incontro li savij dii conseio, terra ferma, excepto sier Polo Pixani, el cavalier, et li ordeni, scriver un’altra letera a diti oratori. Et primo andò in ren- OCfl ga sier Alvise da Moliti, fo savio dii conseio, in favor di la conclusion di la liga con hongari ; parlò ben ; alegò el Cardinal niceno, quello diceva de’ hongari, e che sier Piero Mocenigo, olim serenissimo, solleva dir: Senio sorzi a par de un liom, rispeto al turcho, Tainen laudò F indusia. Aricordò il modo di trovar danari di 6 depositi dii sai non ubligati ; et li danari dii Polesene del 1501, che sono liberi, ducati X mi-lia ; et le galie di viazi navegerà, pagerano le decime eh’ è ducati 7000 per decima, et edam li dacij, et di lo specie a trazerle, quelli sarano debiti, convegnirà pagar. Ilem, l’intruda di Cremona e Geradada dii sai, eli’ è ducati 20 milia. Ilem, si arù le decime dii papa, et do decime ordinarie, e do al monte nuovo, et si troverà il prò’ et una meza tansa che si metta, sì che li 100 milia ducati son trovati. Itevi, ail: E la letera di Uria, che li mandò il cortello; fèmolte excla-mation eie. Li rispose sier Constantim di Prioli, savio dii conseio, et cussi, d’acordo, tutti li savij vo-leano meter de indusiar, e non scriver 0. Et sier Antonio Trum, el consier, andò in renga, dicendo lui voler meter la parte di savij e biasemò l’indusia. Li rispose sier Polo Pixani, el cavalier, savio a terra ferma, e ben; ma laudò l’indusia. Et cussi sier Domenego Bollani, el consier, e sier Polo Pixani messeno de indusiar. Andò suso sier Domenego Morexini, el procurator; fo longo; voleva scriver la parte di savij, et che horra mete el Trum ; commemorò la Danoia, e sier Fantini Michiel, procu-rator, che 60 volte fo fuori di questa terra per la Signoria, li promesse 25 galie a l’hongaro, quando el passerà la Danoia ; concludendo non li piace hongari. Et era hore una di note, quando fo compito. 2( Andò le do parte, dii Bollani, consier, e Pixani, de F indusia, e di sier Antonio Trun, di scriver. Una fo di no, 42 dii Trum, 139 de F indusia. Et questa fu presa. A di 22 avoslo. In colegio, è da saper eri par-tido el grippo con li oratori turchi, per butarli a Santi Quaranta. Veneno sier Bernardin Loredam e sier Nicolò Dolfirn, stati syndici intra eulfum; et poi aldito sier Jacomo Liom, fo governador a Brandizo, zercha ha-ver tolto certa provisiom, qual disse haver fato come li altri, pur contentò trazerle. Vene sier Thomà Liom, fo governador a Mono-poli, zercha 4 citadini mandò de qui questo mazo per suspeto ; et inteso, 0 havia contra di lhoro, li fo dato licentiu ritornaseno. Fo parlato di armar ; et sier Alvise Dolfim li inanella 30 homeni ; sier llenier Viluri à homeni