161 MCCCCC, MARZO. 162 Missier Rasmo di Triulzi, lo qual di roba è lo primo richo di quella caxa, ancor lui ozi se n’ è fuzito da Milano, e ito a la volta di Cremona, per haver lì gran parentado, per rispeto di -la moglie, qual è de li. Missier Lorenzo da Mozanega, comissario grande sopra le zente d’arme, è discontento, e li dimanda ducati 7000. E1 conte Zuan Antonio de la Somagia, homo de grande animo e richo de ducati 100 milia al sol, e potente di danari ancora lui, si è partido del campo dii signor Lodovico, dove era con la compagnia di 200 balestrieri a cavallo, e homeni d'arme 25. E volendo quelli di Lodi aceptarlo, ha mandato a rechieder salvo conduto per lui e per la compagnia sua, per haver el suo poter in Lodesana, e tiene el castel de Pavia a sua posta. Fu zenero del thesorier passato. E in Milano, a presso li homeni da bene, le cose dii signor Lodovico se tieneno per spazate, e le cosse de Piasenza sono pazifichate. Missier Alvise Triulzi fra do zorni si parie da Lodi, e va governador ad essa citade. Et domino Ambrosio Triulzi, eli’ è li, ritornerà in Lodi. Noto, un spagnolo, fiol fo dii Cardinal di Men-doza, in questi zorni era in questa terra. È di statura grande, e magro ; dietim è riehissimo. Portò con lui, quando si partì di Spagna, ducati 30 milia ; si va da-gando piacer per il mondo ; et è bandito di Spagna, per certa custion, ad tempus. Sle’ qui alcuni zorni, poi si partì. Itern, el conte Lamberto Malatesta, di Soiano, vene qui a visitar la Signoria, per esser nostro rico-mandato. Era vestito d’oro ; alozoe in cha’ Filieti in canareio ; fo a la Signoria, et il principe li usò bone parole, et li fo fato un presente per colegio di ducati 25. A dì 26 marzo, da malina. Se intese la nova di Novara, esser persa et presa dal signor Lodovico, come dirò di soto. Di mar, vette teiere da Corfà. Sier Luca Que-rini, provedador, atende a le fabriche. Et da Modom, turchi fè certa coraria de lì via. Da, Curzola, di sier Antonio Dieclo, capelanio di le galie dii irafego. Chome era venuto lì, et le zurme non voleano andar di longo ; unde è neccessario vengino ditte galie in questa terra. Di Franza, di l’ oralor, di 19, in zi fra. Come el Cardinal lioam vien a Turim, et monsignor di la Tramolia, et il bastvdo di Barbon, con assa’ lanze. Sarano in Italia da persone 30 milia, tra francese e sguizari, quali à ’uto el baylo dii Degiun da numero X milia, perhò dimandava la Signoria nostra volesse pagar la portiom promessa, eli’ era ducati 12 milia. 1 Diarii di M. Sanuto. — Tom. III. Ilem, esso re à ditto a l’oralor nostro, voler smon-dolar molti signori qui in Italia, quali sono causa di gran mal, et tien con il Moro. Et in tutto voler esser a una fortuna con la Signoria nostra. Nolo, è slà mandà za per li sguizari ducati 3000, e manderassi il resto. In questi giorni, nostri di colegio stavano in qual- Gl che speranza di pace col turcho, per 1’ andata di Alvise Manenti, secretano nostro, a la Porla, ricevuto con grandissimo honor da Fail bassa, et non si atendeva a le provisiom come si doveria. Ilem, sier Anzolo Orio, sopracomito, partì, e sier Alvise da Canal arma. Da poi disnar, fo pregadi. Fo leto letere, e restò conscio di X con zonla di danari, et, expedito quello haveano a far, restò conseio di X simplice, et feno provedador dii castel di Corfù, in luogo di sier Nicolò Corner ha refudado; et rimase sier Anzolo Querini, era pagador a 1’ armamento, de sier Zanoto, qual acetoe. Ma poi si amallò, et refudoe ; et in locho suo fu fato sier Alvise'da Canal, come dirò di soto. Et è da saper, che ozi nel conseio di X fu fato scurtinio dopio, e balotati numero 28. Dei Roma. Si ha certissimo, il re di Hongaria qual solicita il papa la dispensatimi di le noze in la raina fo moglie di re Mathias, madona Beatrice, sorella dii re di Napoli, qual non la voi per moglie, licei li prometesse; et promete dar al papa ducati 25 milia, et la Signoria nostra coadiuva ditta dispen-sation, per far piacer a esso re. Da Crema, dii podestà, di 23. Come el signor Carlo Orssini, con cavali G00, era alozato in quel teritorio, sopra le ripe di Ada, verso Lodi, e starà fino sarà deliberato de passar Ada. Eiiam è alozati zercha 400 altri cavali, oltra quelli sono in Lodi, che sono zercha cavali 500: In Piasenza è domino Son-zin Benzon, e quelle cosse vano quiete. Ilem, ozi de li zonse uno lodesano, dice vegnir da Novara ; referisse, sabado passato a bore 9 di note, el signor Lodovico havia auto per balaglia di mano la terra e il castello; e quelli citadini erano rimasti d’ acordo di darli ducati 60 milia, a ciò la terra non fusse messa a sacho. E havea voluti tuli li forestieri per presoni, fra li quali era el conte de Musocho, domino Theodaro Triulzi, et il resto de li capi che ivi erano. Per altra via non ha questa nova : esso podestà à mandato a quelle -bande, per intender el vero. El castelan di Cereto li scrive, cri a bora una di note liavea visto fochi a San Cassano, e verso Rivolta uno gran trazer di artilaric; et vete fochi a Milano, e trar di bombarde ; e a le montagne e a quelle co- ll