9 MCCCCLXXXX1X, OTTOBRE. 10 c le fermile erano in fuga. Et che a Pordenon, loco di l’imperador, todeschi, e de quelli habita zercha 800, ossigeno, adeo ne fono morti molti di lhoro da’ turchi. E il bassa, qual liavia suo fiol con lui, è homo vechio, corsse altre fiate qui in Friol, li mandò a dir a quelli di Pordenon, havia bona intelligentia con il re'di romani; pur volse ducati 1000, e li daria le anime tolte. Et cussi li fono dati. Et par, alcuni di Strasoldo, castelani, con certi stratioti, fono a le man con turchi, et de dicti turchi fono a ni a za li alcuni ; lamen kitavia andavano brusando, non havendo a l’incontro. E il Zanchani, provedador, con le zente si slava in Gradiscila. A Zazil si facea l’altra massa di le nostre zente, et za era zonto Meleagro da Forlì e Jacomazo. E le altre di campo veniva via. Da poi disnar fo conseio di X. Et il colegio se reduse. A di 3 ditti). Gionse in questa terra Hironimo Zenoa, vien di Cremona con molti provisionati, e fo mandato in Friol. Item, vene Gorlim, contestabele, era con pisani, oferendossi eie. Et vedendo non esser expedito ad vola, ritornò a Pisa. Et da Monopoli, di sier Thomà Liom, provedador, F altro zorno vene lelere di 16. Come havia da do fuste di Malta, licentiate da la nostra arma’da, come fin a dì XI el castello di Nepanto si leniva ; lamen non fu vero, et si hgvia reso. El fo nonciato, el capetanio di Vicenza con 3000 ceroide, fra i qual sono 500 cavali, erano zonti a Sazil, et che in la Patria era adunato 6000 homeni verso Gradiscila; e da Bassan, Feltre, Cividal di Belun e Conegian, era zonto 1000 ceroide, et che *00 ceroide di Conegiam fo asaltade da’turchi verso. Porto Bufolè, di le qual ‘200 si messe in fuga, e fono occisi da’ turchi, et 200 che fece testa, se salvo-rono. Da poi, alcuni stralioti, 150in zercha, ussiti di Gradiscila, arsaltono turchi 500, et quelli messe in rota, e reportono 100 teste e tre vivi. Da li qual si intese esser in tutto 9000 turchi, i qual doveano partir, e non poteano per le fiumare ingrossa