13(13 MCCCCCI, le forleze; e turchi corseuo nel conta’ di Traù e Si-binicho. /tetti, de lì non pono trovar danari; la camera è intachata. /lem, si provedi di uno castelan a Lavrana; la terra sta benissimo di morbo; supli-cha si trazi di devedo, /lem, mandono una lelera abuta dal conte di Sibinichò, di ‘20, come eliam scrive a la Signoria. Di li ditti, di 24. Come mandono a Nona li can-celieri e cavalieri lhoro, e con destro modo leno retegnir li cinque, e, conduti de li, li hanno fato meler in feri, e li mandano per la barella di Zuan Sarchia, e Matio di l’Armiraio, e dato a li patroni ducati 4 per barella eie. Prega subito siano expediti li oficiali, acciò ritornano eie. 30 Di; li diti, di 24. Dii recever di ducati 400 per dar a li provisionati di Nona et Lavrana ; cussi tarano a chi serve, et manderà il conto, et atendeno a ben convicinar con madona Dorathea e li altri; tamen el Banovaz è mollo molesto, e spesso lievano qualche vania, la qual soporteno, e con dolce parole scoreno; e aspeta risposta di le vardie, di la spexa di ducati 350, come per altre lhoro hanno scripto eie. Da Sibinichò, di sier Vetor Bragadin, conte e capetanio, di 20. Come, sabado, turchi corseno nel conia’ di Traù, cavali 1000, preseno alcune anime e animali ; et eri malina dila hoste vene solo Castel San Marco in quel contado, e dimandorno di posser comprar e vender securamente, per haver vituarie. El caslelan li fece risponder, sapeva quello eercha-vano, e che andasero con Dio. Se messeno a com-bater quel loco, e voler taiar e rumar i repari fati sotto dillo castello. Nostri si difeseno virilmente, e il castellali ben si portoe, si che niun mal feno, e molti turchi tonno feriti ; solum preso 5 homeni, che ritrovorono in quel’ hora a la caza. /lem, per contadini de Cruseno, villa di quel contado, è stà preso uno di ditti turchi, con suo cavallo, et fo examinato per lui. Dice che il capo e vayvoda di dita hoste, ha nome Soliman, qual è schiavo di Scliander bassà, nato del conta’ de Zara, et era per andar con l’hoste in conta’ di Zara, e non poteno passar per le gran neve ; e per tanto sono rivolti e venuti in quelli contadi, e ritrovarsi a Constantinopoli ; e non s’intende il turcho fazi aparato alcuno, /lem, è zonto de lì Andrea Bagnich, de loco Dobrochicnich, terra di l’ongaro ; alias fo preso e fato schiavo, za anni 8, al tempo fu roto el vice bari sotto Corbavia; scampato sponte da dieta hoste, si andò sotlo ditto castello, ha conduto 4 boni cavali. El da esso conte dimandato, referisse sono zercha 14 mesi si partì di Andernopoli, e zereha 22 zorni si parli da Euseopia FEBBRAJO. iSdi con dieta hoste, la qual era per andar in conia’ di Zara, soto Lavrana, per tuor certe ville a man zanella a Lavrana, qual non fo dipredate, per non haver possuto passar, per le gran neve era venute de lì ; e subito sarà disfate le neve, sono per ritornar, e andar in ditto conta’ di Zara; und.e, esso conte à dato aviso a Zara e Lavrana di questo ; e dice Schan-der bassà è in Verbosagna, e poi far in tutto 5 in 6 rnilia cavalli, e non saper 0 dii signor turcho, che faza altro preparamento di armata ni exercito, salvo à falò comandamento a 70 milia pedoni, stiano in ordine, videlicel 30 milia di Andernopoli, et 40 milia su la Romania ; e non sa dir a qual effecto eie. Dii ditto, di 21. Come non hanno polvere per un zorno da difendersi, e non z’ è artilarie ; stanno di continuo in arme, e li soldati e guardiani di for-teze si ritrova in gran necessità, /lem, si spende da quella camera ogni mese: a li guardiani di Castel Novo, ducati 40; a le altre muraie e forteze dii contado, ducati 10; a far far le vardie per el contado, ducati 25; e ogni di si sta in arme, et si manda homeni et barche, e si lavora per le difese di la cità et castello ; item, in ambasadori ducati 600 per mandar de qui ; sì che quella camera è disfata, e li dacij venuti a mancho; e li dacij de Molin e Cavocesta, che sono li principalli, non si poi cavar 0 ; prega si spazi el daziar di molini ; item, li muri da terra bisogneria fortifiehar ; si spenderla ducati X milia, si che quella cità è in mali termini, e quelli citadini ogni zorno si disperano ; li fa animo e li conforta, si fa armata e si atende a mover 1’ ongaro. Or, ultimate, li citadini nel conseglio hano diliberà mandar do altri soi oratori de qui, acciò la Signoria li provedi, et manda la parte, e li à ditto, la Signoria pro-vederà. Aricorda si spazi el suo orator, e si conciedi di trazer i sali per la Marcha et soto la montagna, a contento di quelli citadini ; et se li dagi risposta con boni effecti. Da Sibinichò de li servidori e soldati di le for- 530* teze, non dice il zorno, ma scrivono a la Signoria nostra di la soa miseria. Stano pezo cha in galie ca-thelane ; la camera è consumada in mandar ambasadori con salario, ducati 15 al mexe el primo mexe, poi ducati X ; dice mal di sier Lorenzo, è qui orator, qual à vadagnà più di ducati 300 ; e dice molte cosse zercha il dazio di molini eie., e non se li dia dar restauro ; e di una termenation fata per quel conte, li daciari non siano astreti, fino non si habi ordine de qui ; perhò suplicano si provedi ; e li danari, dà la Signoria per la fabrica, vien manzati da li oratori vieneno de qui.