451 MCCCCC, LUGLIO. soleva esser la canzelaria, si farà dii resto; et è stà impido ili lerem fino al ponte driedo el muro, fo le- 1 vado di la contrascarpa del fosso, el qual terem è stà tolto dii monte; a liora se empie l’altro pezo de dieto muro, fato dal ponte versso el porto, et si seguirà compir il muro fin sul porto ; muncha il terzo, et poi si melerà il lerem. Et le cortine di muro, principiate per l’inzegner in la terra, quella vien di la Zudeciia soto il palazo, e quella di la citadella sono redute a bon termine ; è stà principià una f'or-nasa di chalzina, e a far i repari a la cortina versso el consier da le Castrade, e seguirasse el lavor sul porto. In li castelli sono stà fati magazeni di moni-lion e vituarie, e caxe per li provisionati. Del dillo rezimento, di 18. Zercha le letere dii Zante et dii castelan di la Parga, et scriveno il suma-rio notato di sopra. Et lele ditte letere, in colegio si stete assa’ di mala voia, et fo ordinato mandar ducati 3000 al zollerai per la nave di sier Beneto di Prioli, qual si parte, et scritoli mandi 1500 ducati a Napoli di Ro- • mania, et biscoti per la dita nave che li porta. Iiem, fo connesso a li patroni a l’arsenal, compri 1’ artilarie comprò sier Beneto Zustignan ai consoli fo di la nave Marcella, per la valuta ; et cussi fonno comprate eie. Vene sier Nicolò Michiel, dotor e cavalier, pro-vedador, et sier Pollo Pixani, el cavalier, olim avo-gadori, solicitando si fazi comandamento a sier Antonio Grimani, vadi al suo eonfìm ; qual rispose, anderà doman infallanter. Di Pranza, di l’ oralor, date a Liom, tre letere a dì 22 el 23. In la prima, come a di 21 zonse lì el Cardinal Roani, li andò contra, qual parlò hmori fice di la Signoria nostra ; era con lui missier Zuun Jacomo, missier Francesco Bernardin Visconte, Marchesin Stanga, ligati questi do a cavallo, ma non pareano ligati. lire l’aspetòinuna chiesia a messa. Item, è venuti oratori luchesi, senesi, di Savoia e dii ducila di Lorena. Item, ditto Cardinal par non sappi di le cosse dii turco, et monsignor di Li-gnì à ditto mal di missier Zuàn Jacomo, e stanno su queste pratiche. Item, per le altre letere par siano stati in consulto zercha lo armar ; à concluso dar do nave, zoè do zenoese, e armarle im Provenza, perchè zenoesi non voi armar a Zenoa, e cussi ha expedito quelle di Provenza ; sarano tarde. La nave Loysa non è zonta ancora, ergo eie. Item, di soccessi di Hongaria, il re scrive a li soi oratori non si parlino, li manda scudi 1000, eh’è ducati 5G0, li qual esso orator li bau retenuti e fato letere di cambio per qui, e la Signoria li mandi. E il re dii subssidio è contento dar la decima dii clero tutta conira infide-les, non voi dir altro, voi saper quanto dà la Signoria nostra prima, sì che son rimasti in aspèlar risposta, e mandano ditte letere per via nostra, acciò habi recapito. Di Cadore, di sier Zuam Navaier, captiamo, do teiere, di 29 el 30. Come todeschi, di quelli soto il conte di Goricia, voleno venir a tuor piegore a uno monte nostro; dicono ha ver privilegio da Federico Barbarossa. Tamen per l’altra par non sia tante cosse, e di sopra non se intende movesta alcuna fa-zino todeschi. Dii Gradiscila, di sier Piero Marcello, proveda-dor, di 27. Manda la mostra fata a Lazaro Grasso, e li soi provisionali et balestrieri ; doman anderà a Udene a farla a li stratioti e a le taie et cernide. È gran carestia di biave da cavalo ; vai il staro soldi 48, e la farina lire 5 ; voi monition et farine. Da Vegia, di sier Piero Malipiero, conte, di 22. Come à aviso da sier Nicolò de Parte, consolo in Segna, de 21, e a bocha per sier Jacomo Crai, cita-dim de Veia, come turchi XV milia vien per una via superior e lontana, e fato zalre, et passato il fiume Lim, e li cavali, andati in aqua fino il zenochio, vieneno per Crestoviza in Friul, verano a referir al bosco de Los ; et dita letera si ave per via di Friul. Da Brexa, di rectori, di 27. Come hano da Mondin da Par, bergamasco, è zorni 15 si partì da Bol-zam, stato a Yspurch, dice esser zente alozate a Lubiana, al Vernich et a Logium, per dubito di Goricia ; et in Baviera è ordinà stagino preparati ; et lhoro non voi, solum per il suo duella. Item, a Yspurch è li fioli dii Moro, el XXV milanesi, e vedendo il re non haver ajuto da’ alemani, li usò parole, dicendo voler dar la corona et governo a quelli in la dieta, tandem li dà speranza ; non ha visto perhò movesta. A Presenon e Trento sono dì altri milanesi, e a Trento è il generai tli frati bianchi, qual voi andar al lurcho, ma prima a Viena eie. Di sier Pollo Trivixarn, el cavalier, podeslà di Brexa, di 29. Come ha dal conte Alvise Avogaro, stato a Mantoa da una sua sorella, et il riporto di Mallo di Gaionceli, qual parti la vizilia dii corpo di Christo da Maran, è stato eliam a Yspurch, dice esser stà fato comandamento tutti stagi in bordine, e in li lochi dii ducha di Baviera si facea le monstre ; et sguizari con il re di romani non è sigilà la pace ; et in la dieta di Costanza hanno concluso non voler acordo con ditto re, ma voleno tuor soldo dove li piace ; e il re voi tuor impresa contra la Signoria